(ASAPS) – Non ci perdiamo in fronzoli e cominciamo subito
la rassegna degli episodi dell’ultima settimana. Premettiamo solo che non si
tratta di tutti gli episodi e che alcuni di questi cominciano a pervenire alla
mail dell’osservatorio. Il primo episodio è avvenuto a Jesi, lo scorso 18 febbraio: i carabinieri erano intervenuti al
pronto soccorso, dove i sanitari stavano medicando un 32 enne tunisino,
clandestino. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza e ferito all’occhio destro,
era piuttosto agitato e all’arrivo dei militari li ha subito aggrediti. Un
carabiniere è stato raggiunto da un calcio: è stato arrestato per resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Due gli episodi di Palermo,
avvenuti il 20 febbraio: una nigeriana ha preso a sassate i poliziotti che la
stavano inseguendo durante una retata di prostitute. Una pietra ha preso in
pieno un agente, che è rimasto ferito. La donna è finita all’Ucciardone. Poche
ore prima un pregiudicato palermitano di 28 anni, si trovava a bordo di una
moto rubata. Quando è stato fermato, attorno alla pattuglia si è radunato un
folto gruppo di persone, che hanno favorito la fuga del ladro, poi fermato da
altre pattuglie. Dalla Sicilia alla Sardegna, per la precisione a Olbia, sempre il 20 febbraio. Due
uomini, di cui uno 50ene ed un altro 21enne, si stavano picchiando all’interno
di un bar, dove sono accorse le volanti. Quando gli agenti sono intervenuti, i
due si sono coalizzati ed hanno reagito con calci e pugni, rimediando in cambio
di essere arrestati. Ancora l’alcol protagonista a Cremona, dove un 30enne in stato di ebbrezza, è stato denunciato
(20 febbraio) per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo si era
scatenato in mezzo alla strada, creando scompiglio, fin quando non è
intervenuto per bloccarlo un poliziotto fuori dal servizio. A quel punto i due
hanno avuto una colluttazione, finita in questura con l’aiuto di una pattuglia
di carabinieri. L’uomo ha anche fornito false generalità . L’ultimo episodio
del 20 febbraio è avvenuto a Sassuolo,
ed è destinato – pare – ad avere un seguito: un 29enne marocchino, clandestino,
pregiudicato, stava lanciando sassi e bottiglie contro le vetrate della Cisl di
Sassuolo: sono intervenuti gli agenti del commissariato, coadiuvati dai
carabinieri, ma l’uomo ha reagito prendendoli a calci e pugni e cercando di rifugiarsi
sotto l’autovettura di servizio dell’Arma. È stato poi arrestato per
resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre vari altri
stranieri usciti dal palazzo inveivano contro di loro. Il marocchino è stato
processato per direttissima e condannato a sei mesi. Nei giorni successivi un
filmato effettuato con un telefonino finisce su internet e poi viene consegnato
alle autorità: da “sbirri pikkiati” a denunciati? Staremo a vedere. Il giorno
successivo le danze si aprono in Sardegna, a Cagliari, dove un pregiudicato 64enne prima ha picchia
selvaggiamente la moglie, colpendola con calci e pugni, minacciandola con un
coltello alla gola, e poi scappa. I carabinieri lo intercettano e vengono
aggrediti, ma l’uomo finisce in manette per maltrattamenti in famiglia e
resistenza a pubblico ufficiale. Ancora i Carabinieri nel mirino della violenza
a Senigallia dove un tunisino
28enne, alla guida di un’auto rubata inseguita dai militari, si era schianta
lungo la statale. Quando giunge in caserma, ubriaco fradicio, spacca a pugni
una vetrata e finisce in manette. Un poliziotto in borghese di Bologna subisce invece la frattura del
setto nasale colpito da una testata sferrata da un marocchino di 24 anni, il
quale gli aveva offerto droga. Il
magrebino, che addosso aveva 4 grammi di hascisc, è stato arrestato per
detenzione ai fini di spaccio e lesioni finalizzate alla resistenza. Violenza
anche a Portogruaro, dove il 21
febbraio una pattuglia della Polizia locale era intervenuta in soccorso di un
automobilista che era finito contro un palo dell’illuminazione pubblica:
all’uomo, dopo le cure, è stato chiesto di soffiare nell’etilometro, perché in
evidente stato di ebbrezza. A questo punto ha aggredito i due agenti con calci
e pugni e solo con l’arrivo dei Carabinieri la situazione è tornata sotto
controllo. Gli agenti della Questura di Treviso,
sempre il 21 febbraio, si sono trovati alle prese con un cittadino moldavo di 27, sorpreso a
danneggiare le auto in sosta. All’arrivo della Polizia ha semidistrutto una
volante ed ha mandato due agenti all’ospedale dopo averli presi a calci e a
pugni. L’individuo, in preda ai fumi dell’alcol, è stato arrestato per
violenza, danneggiamento, lesioni, violenza contro pubblico ufficiale. Alcol
protagonista anche a Lecce, (22
febbraio), dove un 37enne che aveva la patente ritirata per guida in stato di
ebbrezza, si trovava ancora una volta al volante ubriaco. Accompagnato in
Commissariato, ha cercato di fuggire e sferra una testata ad un agente, che
patisce la frattura del setto nasale. A Caserta
avviene un fatto incredibile: sull’Intercity Napoli-Milano la Capotreno viene
aggredita da un immigrato marocchino di 34 anni, clandestino e pregiudicato per
droga, che l’abbraccia ed inizia a palpeggiarla. La donna è riuscita a divincolarsi,
ed ha avvertito con il cellulare gli agenti della Polizia ferroviaria della
stazione di Caserta. L’uomo è stato arrestato. Il 22 febbraio si chiude con
altri due episodi a Bologna, città
che negli ultimi tempi ha registrato un picco nelle aggressioni. Il primo episodio ha visto protagonista un
algerino clandestino di 25 anni, che alla semplice vista degli agenti, era
scappato. Quando è stato preso ha sferrato calci e pugni ai due poliziotti, che
solo dopo una lunga colluttazione sono riusciti ad ammanettarlo. Il secondo fatto è invece avvenuto
all’interno di un bar del centro, dove
due agenti avevano chiesto i documenti a un senegalese di 34 anni. Quando è
emerso che l’africano non aveva il permesso di soggiorno, prima si è colpito
con dei bicchieri e poi si è spaccato in testa una bottiglia, aggredendo
successivamente i poliziotti che cercavano di bloccarlo. Il giorno successivo,
il 23 febbraio, sempre a Bologna,
uno studente di 24 anni, di Rovigo ha bloccato due agenti che stavano
inseguendo uno spacciatore, riuscito così a fuggire. Quando in Questura gli è
stato chiesto il perché, ha spiegato di
averlo fatto per goliardia. Uno scherzo, insomma, conclusosi con la sua
denuncia per favoreggiamento personale, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto
di fornire le proprie generalità. Poche ore dopo, sempre a Bologna, un marocchino ubriaco era salito sul bus importunando i
passeggeri. L’autista lo ha invitato a scendere, ma il 34enne lo ha preso a
pugni mandandolo in ospedale. Dopo la fuga, il magrebino è stato raggiunto da
una volante, che lo ha sorpreso con una bottiglia di birra ancora in mano,
usata poi per minacciare e tentare di colpire i poliziotti. All’interno di una
gelateria di Terni (23 febbraio) un
romeno di 25 anni, anche lui clandestino, è stato arrestato per resistenza,
violenza, lesioni e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento:
l’equipaggio di una Volante erano intervenuti perché l’uomo, ubriaco, stava
creando disturbo ai clienti e ingiuriava le commesse. Durante il controllo, ha
aggredito le divise con calci e pugni, ferendole e danneggiando l’autovettura
di servizio. Nei guai un altro extracomunitario, che a Brescia ha tenuto testa
a lungo ai carabinieri del Nucleo radiomobile di Chiari. Un tunisino di 23
anni, in stato di ubriachezza e drogato, era arrivato con le sue gambe al
pronto soccorso, dove ha dato in escandescenze. I militari, al loro
arrivo, sono stati subito aggrediti e
dopo il via libera dei medici è stato accompagnato al comando. Qui, ha
devastato la sala d’attesa, fino al suo arresto. Una gravissima aggressione in
danno della Polizia Municipale è avvenuto a Roma, il 24 febbraio: nella zona di Montesacro, sassi e bombe carta
sono stati lanciati verso le forze dell’ordine schierate per la manifestazione
in ricordo di Valerio Verbano, il militante di sinistra ucciso il 22 febbraio
del 1980. Due vigili urbani sono rimasti feriti in modo non grave, uno per lo
scoppio di una bomba carta, l’altro per una bastonata. Gli organizzatori
accusano estremisti di destra, che non sono stati però trovati. Un ecuadoriano
di 46 anni, ubriaco, è stato arrestato a Perugia
dai Carabinieri, dopo che aveva minacciato i passanti con una spatola da
muratore. I militari, aggrediti, gli hanno trovato un coltello nel calzino
destro. Infine Napoli, dove un
pregiudicato italiano di 40 anni, al quale doveva essere notificata la revoca
degli arresti domiciliari, ha aperto la gabbia dei due suoi cani rotweiler,
aizzandoli contro i poliziotti. L’uomo, che pensava di farla franca, è stato
però arrestato dagli agenti dopo un inseguimento di circa 500 metri. (ASAPS) |
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