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Rassegna stampa alcool e guida del 27 febbraio 2006


http://www.cittadellascienza.it/news_dal_mondo/index.cfm?sw=1&id_cat=8&ID_LANCI=4504

Cittadellascienza.it

L’alcol spegne centinaia di geni nel cervello

Un team di ricercatori australiani ha scoperto che l’alcol spegne l’espressione di centinaia di geni nell’amigdala, una struttura chiave del nostro cervello.
Sarebbe proprio questo spegnimento alla base dei sintomi sofferti da alcuni alcolisti, come il sonno interrotto e la depressione.
La ricerca è stata condotta da Rosemarie Kryger e Peter Wilce dell’Alcohol research unit dell’Università di Queensland a Herston, Australia, e ne da notizia il settimanale di divulgazione scientifica britannico New Scientist.
I ricercatori si sono concentrati sull’amigdala perché questa è la struttura chiave nel sistema emozionale del cervello che fa da interfaccia tra i segnali provenienti dai sensi e la risposta comportamentale. Una serie di esami in imaging del cervello hanno dimostrato che questa struttura è molto attiva negli alcolisti. La ricerca australiana ha dimostrato che in questa popolazione, si esprimono nell’amigdala ben 772 geni in modo differente rispetto a quanto accade nelle persone sane. Di questi 772, due terzi sono espressi a bassi livelli negli alcolisti, provocando una degenerazione dei neuroni e un metabolismo più veloce dell’alcol nel cervello.


ADNKRONOSSALUTE.IT

ALCOL: IL DISAGIO VA ’IN SCENA’, AL VIA A TEATRO PROGETTO PREVENZIONE ASL MILANO

Milano, 27 feb. Il dramma dell’alcolismo va ’in scena’. Si aprira’ con uno spettacolo in tre atti unici firmato da Harold Pinter l’edizione 2006 di ’MilanoAlcol’, rassegna informativa-culturale promossa dal Dipartimento Dipendenze dell’Asl Citta’ di Milano con la collaborazione di Comune, enti e associazioni. L’appuntamento con ’Night, Victoria Station e Party Time’ e’ per domani sera alle 20.45 al Teatro Verga (via Verga 5) del capoluogo lombardo. La rappresentazione, a ingresso gratuito e organizzata dal Noa Montemartini, sara’ dedicata al tema dell’incomunicabilita’: malintesi ed equivoci che caratterizzano la dipendenza dall’alcol vissuta in famiglia. Sul palco la Compagnia teatrale dell’universita’ degli Studi di Milano. ( ... )


IL MESSAGGERO (UMBRIA)

Carnevale, solo festa niente rischi
“Cioccolata doc”: Martedì grasso in discoteca con musica e consigli

di PAOLA RIDOLFI

Un carnevale sicuro, per divertirsi senza strafare, se si è dei ragazzi. Discoteche con ballo ma senza sballo se si è più grandi. Perchè ci si può divertire anche solo con il piacere di stare insieme. Così è stato il carnevale di San sisto, che ha visto centinaia di persone partecipare in allegria alle sfilate. Così sarà domani, martedì grasso, durante la feste delle scuole medie superiori, organizzata alla discoteca Matrioska, dove sarà presentato l’evento ”Cioccolata doc” ell’ambito delle iniziative inerenti al progetto del Comune ”Discoteca D’ok”: alla distribuzione gratuita di cioccolata calda verrà affiancata la diffusione di materiale informativo per spiegare i pericoli che corrono i ragazzi assumendo atteggiamenti a rischio, dall’abuso di alcol e droghe, alle malattie sessualmente trasmesse
Non ci sarà, invece, la sperimentazione degli alcool-test, in quanto la discoteca, data l’età dei partecipanti, non somministrerà alcuna bevanda alcolica.
Ma l’esperienza non si fermerà qui. Il progetto Discoteca D’ok dà infatti la possibilità ai ragazzi che lo desiderano di partecipare in prima persona, alla realizzazione di nuove iniziative e materiale informativo: l’obiettivo è sempre lo stesso, la prevenzione di comportamenti a rischio e alla tutela della salute.
Un progetto che nasce da lontano, nel 1998 con l’obiettivo di fare prevenzione al disagio giovanile all’interno dei contesti aggregativi di massa quali, appunto, le discoteche, i pub e i locali notturni in genere. L’idea di base è realizzare eventi che attirino l’interesse e, contemporaneamente, creino uno spazio ed un tempo in cui si possa avere un contatto con i ragazzi. Se non sono i giovani, insomma, che si avvicinano ai servizi sociali per essere informati, sono gli stessi servizi che vanno nei luoghi frequentati da loro.
Ma i ragazzi possono anche avere un ruolo attivo all’interno di questo progetti: vengono infatti coinvolti, attraverso microprogetti, nella realizzazione di materiali, attività, performances che siano frutto della loro creatività e facciano informazione per i loro stessi coetanei. Oltre a questo gli operatori del progetto si occupano anche di un aspetto informativo legato ai fenomeni di disagio e alla promozione dell’agio. (Per maggiori informazioni è possibile contattare gli operatori al numero verde 800689606, presso la sede in Via Palestrina, 40; tel. 075.5838379, o collegarsi al sito www.discotecadok.org, e-mail: ddoc@email.it)

Chi vuole subito ”mettersi alla prova” con divertimento e trasgressione senza rischi può partecipare domani, alle 20 alla sfilata in notturna, sempre a San Sisto. Parteciparanno tutti i rionni: "La Torre" con I Fantastici 4; "Il Cedro" con Peter Pan; "Borgo Novo" con ”I Mondiali 2006”; "Il Toppo" con le Olimpiadi Invernali; "Perugia 2" con Rock Politik (Perugia 2 è Rock); "Viale San Sisto" con ” ...Tropicana Yeah!” (Per informazioni: Pro Loco S. Sisto tel. 075 5289563)


L’ARENA

In marzo anche il ritiro dei ragazzi in preparazione della Pasqua

Adolescenti a Casa Serena Incontri sulle dipendenze

Nuovo ciclo d’incontri formativi per gli animatori degli adolescenti, organizzato da Casa Serena, Centro pastorale adolescenti della diocesi, in collaborazione con la Comunità dei giovani-Progetto Parsifal.
Le serate si svolgeranno martedì 7, 14, 21 e 28 marzo alle 20.45 a Casa Serena e verteranno sulle dipendenze nell’adolescenza, in particolare da sostanze come la droga, l’alcool, il fumo, le dipendenze di carattere alimentare e anche quelle dal mondo dell’elettronica.
«Durante gli incontri», spiega don Simone Maraia, coordinatore di Casa Serena, «psicologi e pedagogisti daranno alcune chiavi di lettura per capire cosa s’intende per dipendenza, come la dipendenza si manifesta nell’adolescente, e quali interventi educativi è necessario porre in atto per contrastarla».
Sempre in marzo si svolgerà - e sempre a Casa Serena - si svolgerà il ritiro spirituale in preparazione della Pasqua: gli adolescenti potranno scegliere se partecipare al ritiro nel giorno di sabato 25 oppure in quello di domenica 26. Gli adolescenti, tra l’altro, sono «reduci» dal Meeting invernale svoltosi in occasione della ventottesima Giornata della vita promossa dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana.
Al meeting, organizzato con la collaborazione dell’Azione cattolica giovani, hanno partecipato di 475 tra animatori ed adolescenti provenienti da 37 parrocchie veronesi. Tema di quest’anno, «il rispetto della vita». «Il meeting», dice don Maraia, «ha permesso agli adolescenti di passare una domenica diversa dalle altre, fermandosi a riflettere sull’importanza e sul valore della vita. che è un valore in se stesso, indipendentemente dalle abilità e dalle capacità fisiche di ogni essere umano».

Massimo Ugolini


ENOTIME.IT

FISIOLOGICAMENTE PIU’ FACILE L’ALCOLISMO FEMMINILE
Il metabolismo delle donne rende più facile la dipendenza alcolica

Generalmente le donne si avvicinano all’alcol un po’ dopo rispetto ai maschi che statisticamente iniziano attorno ai 15 anni, ma una volta partite il loro cammino verso la dipendenza è molto rapido. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo, infatti fino ad una quindicina di anni fa l’alcolismo era un fenomeno che non riguardava quasi per nulla le donne. (*)

Questo cambiamento deriva dal fatto che sempre di più le donne si ispirano a comportamenti classicamente “di tipo maschile”, ma finiscono sovente per scimmiottare solo gli aspetti peggiori e più deleteri della mascolinità mettendo contemporaneamente a rischio la loro femminilità.
Ecco allora l’alcol visto come supporto psicologico, per sentirsi all’altezza della situazione e per vincere le paure, le ansie e le angoscie. Ma nel giro di poco tempo l’alcol diventa invece l’acceleratore di paure, ansie ed angoscie andando ad interferire sulla produzione di due importanti neurotrasmettitori, la dopamina e di serotonina, il cui squilibrio può innescare anche depressione cronica con disturbi del sonno e dell’umore.
Ma biologicamente parlando il sesso femminile è più “intollerante” all’alcol rispetto quello maschile, perchè il suo metabolismo avviene più lentamente a causa di una diversa disponibilità dell’alcoldeidrogenasi (Adh) e l’aldeidedeidrogenasi (Aldh), i due enzimi deputati alla “digestione alcolica”.
Quindi donne, rimanete splendidamente femminili e invece di mascolinizzarvi portate un po’ della vostra femminilità fatta di sensibilità, capacità di ascolto e di dialogo di voglia di cambiamento agli uomini, che ne hanno sempre più bisogno!

(*) Nota: l’alcolismo femminile è sicuramente inferiore a quello maschile, ma anche molto meno manifesto perchè vissuto prevalentemente tra le mura domestiche.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BARI)

Il programma approvato all’unanimità dalla commissione circoscrizionale
Estate con cultura e sport a Carrassi ruota tutto intorno a parco 2 Giugno

Su un’idea proposta dalla terza commissione circoscrizionale Sport - Cultura e Comunicazione (presidente Francesco ‘Ciki’ Campanella, vicepresidente Antonia Spinetti, componenti: Leo Palmisano, Giuseppe Ingrosso, Andrea Dammacco, Cinzia Deserio), il consiglio della circoscrizione Carrassi ? S. Pasquale, ha deliberato all’unanimità il programma culturale e sportivo per il 2006. Dopo il successo della prima edizione del «Parco in Festa» dello scorso luglio, la circoscrizione ha deciso di tenere la seconda edizione sempre a Parco 2 Giugno in quanto ideale contenitore culturale e di spettacolo, centrale rispetto a tre quartieri della circoscrizione e aperto anche a tutta la città. La volontà della commissione di far svolgere le manifestazioni nel parco è stata determinata non solo dal successo ma dalle ricadute di tipo sociale perché il parco si è rivelato punto di socializzazione fra grandi e piccoli, luogo di distensione per intere famiglie. Quest’anno, l’attività culturale, si svilupperà, a partire dal mese di maggio, con il «Parco in Festa» dedicato ai bambini: due giorni di divertimento con il coinvolgimento delle scuole elementari e medie. Seguiranno due giorni di musica per i giovani; una giornata sarà dedicata all’impegno sociale per gli adolescenti con spettacolo di musica disco denominato «no droga, no alcool» ed un concerto di musica popolare. Grande impegno sarà profuso nelle giornate dedicate agli anziani con la collaborazione già instaurata nel 2005 con i centri sociali di Japigia, Murat e con la cooperativa Gea. Nel mese di luglio, il ‘Parco in Festa’ sarà dedicato al teatro e alla musica jazz di qualità; dopo la pausa estiva il Parco in Festa ritorna con una manifestazione multietnica musicale e di gastronomia le cui finalità, oggi attualissime, sono l’incontro e il confronto fra culture e civiltà diverse che dialogano nello spirito della pace e della tolleranza. Per quanto riguarda le attività sportive dal settembre del 2006, la VI circoscrizione ha organizzato un corso di danza classica e moderna e un corso di nuoto; un corso di balli varii, un corso di calcio a 5, un corso di ginnastica dolce e, per concludere, una giornata in bicicletta per tutti i cittadini della VI circoscrizione alla riscoperta delle antiche ville sparse sul nostro territorio.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (LECCE)

Droga ed alcol Scattano le denunce

Due giovani di Nardò ed uno di Gallipoli, sono stati denunciati per possesso di due dosi di eroina e 10 grammi di marijuana, dai carabinieri della Compagnia gallipolina. Un operaio ed una casalinga di Gallipoli, inoltre, sono stati denunciati perché guidavano sotto l’effetto della droga e dell’alcol. Per porto di un coltello di genere proibito, nei guai è finito poi un altro operaio gallipolino. Due prostitute di Castrignano del Capo e di Cannole, invece, sono state espulse con foglio di via. E sempre in tema di denunce, un’altra ha riguardato il titolare di un pub di Alezio, che aveva organizzato una serata anche se gli era stata sospesa la licenza commerciale.


IL MESSAGGERO (LATINA)

Mistero a Ponza: muore sugli scogli
Prima un incidente in auto, poi la terribile scoperta del cadavere

di GIOVANNI DEL GIACCIO

Un “volo” di 70-80 metri e una tragica fine avvolta dal mistero. E’ quella del giovane Ottavio Graziano, 28 anni, trovato senza vita ieri mattina dopo una notte di ricerche andate a vuoto sull’isola di Ponza. E’ lì, in località Le Forna, che poco dopo le 2 ha avuto un incidente. Era appena andato via dal “Tunnel”, luogo di ritrovo dei giovani dell’isola. Era uscito visibilmente contrariato per una discussione con la ragazza. Alcune centinaia di metri in auto - il pullmino di un albergo per il quale lavorava - e poi lo scontro con due mezzi parcheggiati, un’Ape e un Fiorino. L’impatto violentissimo, al punto che alcune persone residenti nella zona si sono svegliate. Gli amici, intanto, lo avevano seguito temendo che potesse commettere qualche sciocchezza dopo la lite. Sono stati i primi a soccorrerlo, mentre erano stati già avvertiti i carabinieri e la centrale operativa del 118. Subito dopo essere stato tirato fuori dall’auto, però, anche se ferito e sanguinante il ragazzo si è allontanato a piedi. Quando i militari e il personale dell’ambulanza sono arrivati di lui si erano perse le tracce. E’ scattata la ricerca in zona, è stata fatta una verifica a casa ma non era rientrato, e solo ieri mattina poco dopo le 8 c’è stata la tragica scoperta. Il cadavere di Ottavio era sugli scogli di Cala Inferno, non distante dal luogo dove si era verificato l’incidente solo che in fondo a uno strapiombo. Com’è arrivato fin lì e soprattutto si è gettato volutamente oppure è caduto? E’ quello che dovrà accertare l’inchiesta del sostituto procuratore Raffaella De Pasquale. Il magistrato ha disposto l’autopsia che domani sarà effettuata dal medico legale Filippo Milano. Saranno ascoltati dai carabinieri del maresciallo Agostino Pellegrino anche la fidanzata del giovane - che dopo un periodo a Livorno dov’era imbarcato su un peschereccio era tornato a lavorare sull’isola - e gli amici che si trovavano con lui nel locale. Si cercherà di accertare, inoltre, se magari nella comitiva si era alzato un po’ gomito con le bevande alcoliche. Aspetto, quest’ultimo, che dovrà essere evidenziato anche dall’autopsia. La salma è stata trasportata all’obitorio di Latina e i funerali si terranno presumibilmente mercoledì a Ponza. Il giovane, che in passato aveva giocato con la squadra di calcio dell’isola, viveva con i familiari.


L’ADIGE

Cinque anni di procedimenti giudiziari e spese legali per un bicchiere di «Cordiale»

Cinque anni di procedimenti giudiziari e spese legali per un bicchiere di «Cordiale». È la storia di ordinaria burocrazia di cui è rimasto vittima un professionista trentino cinquantenne, a cui venne ritirata la patente e inflitta una pesante sanzione per guida in stato di ebbrezza. Peccato che l’uomo non fosse affatto "brillo" al volante, ma ci sono voluti sei anni di ricorsi e cause promosse dall’avvocato Andrea Bolner per dimostrare che quel brandy lo aveva bevuto per tirarsi un po’ su di morale dopo un grave incidente automobilistico. La vicenda - che si è conclusa, salvo un sempre possibile ricorso, nelle settimane scorse - inizia nel settembre del 2000. Quella sera intorno alle 21 e 30 il professionista rimane coinvolto in un brutto incidente mentre con la su Volkswagen transita da Mattarello. Una Fiat svolta all’improvviso provocando un incidente frontale: i danni sono gravi, tanto che sul posto intervengono i carabinieri. Per fortuna i due automobilisti coinvolti non sono feriti, anche se sono entrambi turbati dallo schianto. In particolare il professionista è rimasto intontito per lo scoppio degli air bags. Chiama quindi il fratello anche perché la sua auto è distrutta. Completati gli accertamenti, l’uomo va a casa del fratello dove accetta un bicchiere di «Cordiale» per riprendersi dallo spavento. In quel momento non immagina i guai che deriveranno dal bicchierino di brandy. Qualche ora dopo l’uomo, ancora intontito per l’incidente, decide di farsi accompagnare al pronto soccorso per un controllo. In ospedale, però, incontra i carabinieri che lo invitano a sottoporsi all’alcol test. A nulla valgono le proteste dell’automobilista che cerca di spiegare di aver sì bevuto, ma dopo l’incidente. Il test viene fatto comunque e risulta positivo: il tasso è pari a 1,71, valore che all’epoca era doppio rispetto a quello consentito. (*) Scatta la denuncia. Il commissariato del governo dispone la sospensione della patente per 60 giorni, nonostante la responsabilità del sinistro cadesse sull’altro automobilista la cui assicurazione, infatti, alla fine pagherà i danni. L’avvocato Bolner promuove ricorso al giudice di pace: alla fine la sentenza è favorevole all’automobilista. Sanzione e sospensione vengono infatti annullate (anche se ormai i 60 giorni senza patente sono stati "scontati"). Il giudice rileva infatti che non c’è "nesso eziologico" tra incidente e test alcolimetrico: il primo infatti era avvenuto alle 21, il secondo invece dopo la mezzanotte quando l’automobilista poteva aver legittimamente bevuto. Come un brutto sogno, i postumi burocratici dell’incidente tornano a farsi sentire a distanza di tempo quando ormai l’incidente sembrava dimenticato. Brutti sogni che nel 2004 prendono la forma di una cartella esattoriale da 700 euro relativa ad un vecchio decreto penale di condanna mai opposto e dunque diventato esecutivo. All’automobilista non rimane che tornare dall’avvocato Bolner e promuovere una nuova causa, questa volta contro l’Ufficio recupero crediti del tribunale di Trento che ha emesso la cartella. L’epilogo è nuovamente favorevole all’automobilista: il giudice Mancini annulla la cartella, ma al poveretto rimangono sulle spalle anni di battaglie legali e relative spese per un bicchierino anti shock di «Cordiale». S.D.

(*) Nota: facciamo due conti. Applicando la formula di Widmark (alcolemia in g/l = alcol ingerito in grammi / peso in kg x 0,72), per arrivare ad una alcolemia di 1,71, se fosse stato a digiuno e pesasse 50 kg, avrebbe dovuto ingerire superalcolici equivalenti a 62 grammi di alcol puro. (Cinque o sei cordiali). Molti di più se a stomaco pieno e con un peso maggiore. E i giudici se la sono bevuta?

Un etilometro omologato (circa seimila euro) costa probabilmente meno di cinque anni di procedimenti giudiziari.


L’ADIGE

Così ubriaco da non riuscire nemmeno a soffiare nella cannuccia dell’alcoltest

Così ubriaco da non riuscire nemmeno a soffiare nella cannuccia dell’alcoltest. Protagonista un giovane albanese residente in Rotaliana, fermato per un controllo della polizia stradale la scorsa notte a Mezzolombardo. La macchina guidata dal ragazzo, 25 anni, era stata notata da altri automobilisti perché proseguiva con andatura incerta. L’allarme è arrivato alla polstrada di Trento, che è intervenuta nella zona. L’automobilista era in evidente stato di ebbrezza alcolica e, come previsto dal codice della strada, il giovane è stato sottoposto all’esame per appurare la quantità effettiva di alcol che aveva in corpo. L’esame dell’aria espirata viene ripetuto due volte a distanza di 5 minuti l’una dall’altra. Ma l’alcoltest non è stato possibile: il giovane era così brillo da non riuscire nemmeno a soffiare nella cannuccia. L’albanese è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e la sua patente ritirata. Stessa sorte per due stranieri controllati dai carabinieri ieri notte: il primo, un ucraino di 33 anni, è stato fermato a Trento; il secondo, un ventenne macedone, è stato invece sottoposto ad alcoltest a Mezzolombardo. Aveva iniziato già nel pomeriggio ad alzare il gomito l’uomo di 54 anni fermato dalla polstrada sabato pomeriggio alle 15.30 sulla Valsugana all’altezza di Pergine. L’uomo, che era evidentemente alterato da sostanze alcoliche, si è però rifiutato di sottoporsi all’alcoltest con il risultato di trovarsi con una sanzione raddoppiata e venti punti in meno sulla patente. M. Vi.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Bagnolo Cremasco Si spoglia in casa, arrestato

Bagnolo Cremasco — Poco dopo mezzanotte i carabinieri di Crema, in collaborazione con i colleghi della stazione di Bagnolo Cremasco, hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale T.G. 46 anni, residente nel Cremasco. Sabato sera alle 22,30 chiama i carabinieri che arrivano nel suo appartamento. L’uomo è ubriaco. Provoca i militari che cercano di calmarlo. Nulla da fare: T.G. a quel punto si denudava e incominciava a picchiare la testa contro il muro. E’ stato bloccato e accompagnato in caserma dove gli è stata somministrato un sedativo. Poi è stato arrestato e oggi dovrebbe essere processato per direttissima presso il tribunale di Crema.


IL GAZZETTINO VENEZIA

Super lavoro per le forze dell’ordine

Notte decisamente calda e movimentata quella tra sabato e domenica per le forze dell’ordine. Nel periodo di Carnevale infatti ogni anno, a causa delle tantissime persone che si riversano in città, sono molto frequenti le liti tra ubriachi o provocate anche da futili motivi. E sono state numerose le liti scoppiate in città, nei locali e nei campi, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Nella mezzanotte di sabato in un locale a San Barnaba è scoppiata una lite tra due amici. Uno è finito contro la vetrata, rompendola. I litiganti sono stati portati al Pronto Soccorso dove sono stati medicati. Sul posto è intervenuta la Polizia.


IL GAZZETTINO VENEZIA

Inseguita e fermata in bacino San Marco una donna che aveva rubato un taxi
Sperona la Volante, arrestata

Quando si è accorta dell’arrivo della Polizia si è data alla fuga e è iniziato un vero e proprio inseguimento lungo il canale della Giudecca.
Protagonista della vicenda una ragazza di 21 anni, Veronica Stoppani di Venezia, già nota alle forze dell’ordine. Ieri notte, verso le 3, la donna, ubriaca, per fare un giro in laguna ha rubato un taxi acqueo che era ormeggiato presso San Basilio. Poi ha cominciato a guidare per i canali senza curarsi degli ostacoli che incontrava. Il taxi procedeva a zig zag e era andato a sbattere contro briccole e altre imbarcazioni ormeggiate.
La guida spericolata è stata notata da alcune persone che hanno subito chiamato la Polizia. La volante si è messa all’inseguimento del taxi "impazzito". Taxi che nel frattempo è andato a sbattere anche contro l’imbarcadero Actv delle Zattere. All’arrivo della Polizia la ragazza si è data subito alla fuga continuando a guidare il mezzo rubato poco prima. È così iniziato l’ inseguimento lungo il canale della Giudecca.
Il taxi più volte ha tentato di evitare il blocco da parte della Polizia andando a sbattere contro le fiancate dell’imbarcazione. Poi, in bacino San Marco, la donna ha messo in atto l’ultimo tentativo di fermare gli agenti speronando con la prua del taxi il fianco della volante. Alla fine è stata bloccata.
La donna, che ora è nel carcere della Giudecca, deve rispondere dei reati di furto, danneggiamenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I quattro agenti che erano a bordo della volante hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Per loro la prognosi è di dieci giorni.G.A.


IL GAZZETTINO (PD)

MANIFESTAZIONI
Aperta "Tecnobar&Food", oggi un convegno sull’alcolismo

Si è aperta in Fiera l’ottava edizione di Tecnobar & Food, il salone internazionale del bar e della ricettività, per operatori (orario 10-19). Fino a giovedì 2 marzo sono presenti 650 espositori su 35mila metri quadrati.

Tra gli appuntamenti di oggi il Convegno "Gastronomia e Tipicità", il workshop tra imprese venete del comparto alberghiero e buyer turchi, e la presentazione della campagna contro l’alcolismo nei giovani del Comune di Padova. Ieri alla cerimonia inaugurale sono intervenuti l’amministratore delegato di PadovaFiere Andrea Olivi, il Presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Padova, Luciano Salvò e il Presidente della Camera di Commercio Gianfranco Chiesa. (*) In mostra tecnologie e attrezzature alimentari, e migliaia di specialità enogastronomiche. Tra le nuove aree dell’edizione 2006, Hospitality, settore riservato alle attrezzature e sistemi professionali per alberghi e Gusti & Sapori, sezione riservata al meglio della produzione DOP e IGP italiana.Da segnalare, tra gli eventi food: Le degustazioni di formaggi con Alberto Marcomini, i corsi didattici di olio del Ministero delle Politiche Agricole, le degustazioni di carne a cura dell’Erit e i laboratori di cucina vegetariana. Ieri c’è stata la consegna del premio Ospitalità Alberghiera giunto alla quinta edizione, organizzato da Federalberghi Veneto, è riservato ai professionisti del settore alberghieroE’ Graziano Simonella il miglior maitre del veneto. Lavora al Park Hotel Brasilia di Jesolo Lido.

Oggi alle 14.30 si farà il punto sul progetto Ristoranti Verdi, il network di locali che propongono anche l’opzione vegetariana, nato due anni fa proprio durante la kermesse patavina. Un’iniziativa sempre più attuale, soprattutto alla luce dei recenti dati statistici pubblicati da Eurispes che indicano come in Italia il popolo vegetariano abbia toccato quota sei milioni di persone.

(*) Nota: forse ci è sfuggito qualcosa, ma nella “campagna contro l’alcolismo” del comune di Padova è stato chiesto l’intervento solo di persone interessate alla vendita di alcolici. Sarebbe come affidare ai pasticcieri una campagna contro il diabete.


IL GAZZETTINO (PD)

UN AUTOMOBILISTA IN VIA TOMMASEO. RITIRATE VETTURA E PATENTE
Ubriaco, guidava a 110 Km orari

Sfrecciava in piena notte ad una velocità di 110 chilometri all’ora in via Niccolò Tommaseo. L’improbabile seguace di Schumacher ha avuto però la sfortuna di incappare in una pattuglia delle Volanti che ha fatto scattare l’alt. Il conducente era totalmente ubriaco. Agli agenti non è rimasto altro da fare che sequestrare l’auto e ritirare la patente. È accaduto alle 3,50. L’automobilista, dopo un’abbondante bevuta, aveva lanciato la vettura ad una velcità pericolosa per sè ma anche per gli altri. In quel momento però, è stato notato e bloccato da una pattuglia della Polizia. Durante l’accertanto è risultato che il tasso alcolico superava i limiti fissati dal Codice stradale. (...)


IL GAZZETTINO (TV)

SABATO GRASSO

Della quarantina di interventi effettuati dal 118 tra la serata del sabato e la notte di domenica quasi una decina riportano accanto "esotossicosi etilica". Infatti in molti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Suem, per aver ecceduto nelle sostanze alcoliche. Sono per lo più giovani, che avevano deciso di trascorrere il "Sabato grasso" in feste private, ed in compagnia soprattutto di un bel bicchiere di vino. Fortunatamente tutti questi casi, che hanno interessato soprattutto la zona di Conegliano e la città di Treviso, si sono risolti con prognosi lievi, di qualche giorno.
Stavano festeggiando il Carnevale anche i ragazzi stranieri che insieme a delle giovani trevigiane sostavano sabato sera intorno alle 19 in via Zorzetto di fronte al supermercato Pam, lanciando bottiglie e volantini pubblicitari a terra. Complice la birra ingurgitata, importunavano in malo modo i clienti. È stato proprio uno di loro a richiedere l’intervento della polizia municipale, che giunta sul posto li ha identificati e li ha invitati a raccogliere ciò che avevano gettato.
È andata peggio invece per chi aveva deciso di mettersi alla guida: la Polstrada di Treviso ha infatti ritirato tre patenti ed effettuato decine e decine di controlli, sulle strade in comune di Quinto di Treviso. Lo stesso hanno fatto i carabinieri di Montebelluna. I militari poi hanno dovuto uno spettacolare incidente, che comunque ha lasciato fortunatamente illeso l’occupante dell’auto, rimasta completamente capovolta e semidistrutta dall’impatto contro il distributore Esso, di via Schiavonesca vecchia.


BRESCIA OGGI

CONTROLLI ANTI STRAGI DEL SABATO SERA
Ubriachi al volante, ritirate 21 patenti

16 dalla polizia di Chiari nella zona di Erbusco, altre cinque a Brescia

Il venti per cento degli automobilisti controllati la scorsa notte in Franciacorta aveva alzato troppo il gomito. Sono state 16 le patenti ritirate nell’ambito del controllo «anti stragi del sabato sera» coordinato dal comandante della polizia di Chiari, Pasquale Cardillo, con la collaborazione delle pattuglie dei distaccamenti di Iseo, Darfo e Desenzano. Gli agenti hanno operato nella zona di Erbusco. Alla fine della nottata sono state controllate 88 auto e 130 persone.
Degli 88 conducenti controllati, come detto, ben 16 non erano in condizioni di guidare. Al primo colpo d’occhio alcuni automobilisti sono apparsi poco lucidi, per cui gli agenti li hanno sottoposti al controllo con etilometro, il macchinario che, grazie a una semplice «soffiata», registra senza errori il tasso alcolemico nel sangue. E 16 automobilisti avevano un tasso abbondantemente al di sopra di quello consentito dalla legge. Per tutti è scattato il ritiro immediato della patente di guida. Chi viaggiava solo è stato costretto a lasciare anche l’auto.
Altre cinque patenti, sempre per guida in stato di ebbrezza, sono state ritirate dalla polizia stradale di Brescia, nell’ambito di un altro controllo.
Ogni sabato notte sono decine gli automobilisti che vengono trovati «alticci» al volante, nonostante le raccomandazioni di prudenza e l’invito a non mettersi alla guida se si ha esagerato con l’alcol. Tarda a diffondersi nella nostra provincia l’abitudine ormai consolidata in altri paesi nel Nord Europa: se proprio non si riesce a rinunciare a qualche bicchiere di vino e di birra, meglio guidare e bere a turno.
I controlli anti stragi del sabato sera verranno ripetuti anche nel prossimo fine settimana. w.p.


BRESCIA OGGI

In manette un calabrese di 30 anni residente a Lumezzane. I carabinieri di Salò cercano due complici e la pistola
Spara a un albanese, arrestato
Lite violenta Sparatoria nella notte a Gavardo

Tre spari nella notte a Gavardo, un albanese ferito che si trascina vicino alla strada, chiede aiuto e finisce all’ospedale con due fori di proiettile nel corpo, uno al braccio e uno all’inguine.

È cominciata così alle 2.45 la lunga notte di indagini dei carabinieri di Salò, comandati dal luogotenente Alfredo Negro. E poco meno di due ore dopo nella caserma di Salò c’era già quello che viene considerato il responsabile, un calabrese di 30 anni residente a Lumezzane. L’uomo è stato fermato, ma i carabinieri sono alla ricerca di due complici, due giovani che sarebbero stati in compagnia del 30enne nella notte di sangue. I due avrebbero le ore contate. E forse saranno proprio i due complici a consentire di trovare la pistola usata dal 30enne contro l’albanese. «Troveremo complici e pistola» dicono a denti stretti gli investigatori.

L’albanese Ylber Prela, 20 anni, operaio, residente a Villanuova, è ricoverato all’ospedale di Gavardo. La prognosi di guarigione è di trenta giorni. Non rischia la vita, è stato fortunato. Due volte. Il proiettile che lo ha colpito all’avambraccio destro ha trapassato il muscolo senza scalfire nemmeno un osso. Stessa fortuna anche con il secondo colpo: il proiettile ha trapassato l’inguine ed è uscito dal gluteo, sfiorando solo l’uretra. avrà dolori per qualche giorno, ma poteva anche andare decisamente peggio. A Gavardo poteva scapparci il morto.

Tutto ha inizio poco prima delle 2.45 in una discoteca che sta fuori Gavardo, lungo la strada per Prevalle. Nel locale, per motivi futili, forse una parola di troppo, sicuramente per troppo alcol, l’albanese e il calabrese hanno da ridire. Cominciano a darsi qualche spinta, sempre più violenta. Escono dal locale, e il 30enne della Valtrompia sale in auto, prende la pistola e da distanza ravvicinata spara tre colpi contro l’albanese. Due colpi vanno a segno. Il dolore è forte, insopportabile. L’albanese si accascia, il respiro gli si ferma in gola, sente l’inguine prendere fuoco. Il feritore fugge. Con lui anche due amici, i due ricercati.

Chiamando a raccolta tutte le sue forze il giovane albanese riesce a raggiungere la strada, vicina al parcheggio, e a chiedere aiuto ad alcuni automobilisti di passaggio. Il ragazzo viene soccorso e portato all’ospedale di Gavardo. I medici effettuano i primi controlli e tirano un sospiro di sollievo, i due proiettili sono usciti, non c’è nemmeno bisogno di operare. Dal pronto soccorso vengono allertati i carabinieri di Salò. Non si perde tempo. Il sopralluogo sul posto permette di recuperare i bossoli sparati contro l’albanese.

Il ventenne non è grave e racconta ai militari come sono andate le cose. La sua testimonianza è essenziale. Nel locale la lite è stata vista da più persone. I carabinieri fanno due più due, non è difficile arrivare al calabrese. Due ore più tardi i militari fermano il trentenne a Lumezzane. Era tornato a casa. All’appello mancano solo i due complici, i due amici che hanno aiutato il calabrese nella fuga, per poter mettere la parola fine a una vicenda che poteva avere un epilogo ben più drammatico.

Wilma Petenzi


LA SICILIA

Siculiana
Ubriaco provoca incidente

Siculiana. Ubriaco fradicio rischia di creare danni gravi a se stesso e a un altro automobilista di passaggio. Erano le 20 di sabato scorso quando un realmontino di 50 anni, S.G. a bordo della propria Fiat Bravo non si è fermato allo stop piazzato esattamente all’altezza dello svincolo che immette nel paese «degli sposi».
Il caso ha voluto che proprio in quel momento sopraggiungesse una Jeep condotta da un giovane agrigentino che in extremis è riuscito a limitare i danni, ma non il contatto con l’altra vettura. Preso atto che nessuno si fosse fatto male, sul luogo dell’incidente sono giunti i carabinieri della stazione di Siculiana. I militari hanno accertato che S.G. era palesemente in stato di ebbrezza alcolica, con un 1,63 milligrammi stimati dall’etilometro che non ammettevano replica. Per lui è scattata la denuncia penale, il ritiro immediato della patente e un maxi verbale da diverse centinaia di euro. Pare che S.G. fosse reduce dai festeggiamenti di carnevale, vissuti evidentemente tra qualche brindisi di troppo.

F.D.M


IL GIORNALE.IT

A Campo de’ Fiori torna il «Far West»

Maxi rissa sabato notte a Campo de’ Fiori. Distrutti una quindicina di tavoli e una trentina di sedie del pub «Sloppy Sam» che si affaccia sulla piazza, danneggiati alcuni pannelli divisori e strutture mobili esterne del ristorante vicino. Mezz’ora di «botte da orbi» e bottiglie «volanti» ai piedi della statua di Giordano Bruno che, da tempo, i residenti del quartiere vogliono che torni sbarrata da un’antica cancellata. «Un gruppo di giovani ubriachi dalle parole è presto passato ai fatti - racconta Fabio Virgilio, proprietario dell’omonimo ristorante -. Decine di ragazzi hanno cominciato a darsele di santa ragione, tutt’intorno bottiglie rotte e sedie tirate per aria. Sembrava il Far West e dei presidi di polizia di cui si è tanto parlato, ieri non c’era l’ombra. Abbiamo subito chiamato il 113, ma i poliziotti ci hanno messo un bel po’ prima di arrivare. Ad affrontare quel commando di scalmanati c’erano solo i vigili urbani, disarmati e impotenti». Arrivano finalmente cinque volanti dal commissariato Trevi e dalla Questura, alla vista degli agenti gli «irriducibili» se la danno a gambe, sparpagliandosi per i vicoletti del rione. «Non prima - aggiunge ancora Virgilio - di lanciare le ultime bottiglie contro le volanti». «È stato un miracolo che non ci sia scappato il morto - continua Shariar, dello “Sloppy Sam” -. Non ero di turno sabato, ma da quel che mi hanno detto, poteva accadere di tutto». A Campo de’ Fiori la «guerriglia» è appena ricominciata.


METRONEWS

Bologna: minaccia di incendiare moglie e figli, operaio arrestato dai carabinieri

Bologna, - (Adnkronos) - Dapprima ha cominciato a infastidire gli avventori del bar, poi ha cercato di incendiare il proprio scooter e infine ha minacciato di dare fuoco alla sua abitazione con tutta la famiglia dentro. E cosi’, alla fine, e’ stato arrestato e rinchiuso in camera di sicurezza in caserma a riprendersi dai fumi dell’alcol. E’ accaduto nella serata di ieri a Camugnano, comune dell’Appennino bolognese.


KATAWEB NEWS

RISSA IN CENTRO PER SENZATETTO, CC ARRESTANO 4 POLACCHI

C’e’ voluto l’intervento dei carabinieri della Stazione Roma San Pietro per sedare la rissa scoppiata ieri sera all’interno della tendopoli realizzata nei giardini di Castel Sant’Angelo. A chiamare il 112 e’ stato il personale che opera nella struttura destinata ad accogliere i senzatetto dove, poco dopo le 21, si sono presentati cinque polacchi in evidente stato di ubriachezza: dopo aver mangiato, hanno iniziato a scambiarsi spintoni e parolacce, per poi passare alle mani. Uno di loro, colpito con una sedia sul viso, ha perso quattro denti e riportato la frattura della mandibola: trasportato in codice rosso presso il pronto soccorso dell’ospedale "S. Carlo di Nancy", e’ stato ricoverato in prognosi riservata. Gli altri quattro connazionali, bloccati dai carabinieri, dopo essere stati a loro volta medicati sono finiti a Regina Coeli con l’accusa di rissa aggravata. (AGI)


ADNKRONOS

E’ accaduto vicino ad un residence abbandonato dove trovano rifugio cittadini stranieri
Milano, vigilante uccide marocchino durante una lite
Nella colluttazione la vittima avrebbe cercato di sottrarre la pistola alla guardia giurata

Milano, 27 feb. (Adnkronos/Ign) - Una colluttazione tra un vigilante e un immigrato finisce in tragedia. Tutto è successo tra le 8 e le 9 di questa mattina in via Cavezzali a Milano. Durante la lite un colpo sarebbe partito dall’arma della guardia giurata che ha ucciso un pregiudicato marocchino di 37 anni.
L’omicidio è avvenuto vicino a un residence abbandonato in cui trovano rifugio cittadini stranieri. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima avrebbe tentato per due volte di sottrarre la pistola alla guardia giurata. A quel punto durante la colluttazione Abdelkhalek Nakab, che ha precedenti per droga, ricettazione e furto, è stato colpito alla gola con un colpo partito dalla pistola d’ordinanza del vigilante V.P. di 42 anni.
A dare l’allarme alla polizia, intorno alle 9,20, è stato un addetto alle pulizie del residence che ha parzialmente assistito alla scena. Ora l’uomo sarà ascoltato dagli inquirenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Mentre secondo la testimonianza della guardia giurata, che è stato subito portato in Questura per essere interrogato, il marocchino era ubriaco e stava tentando di entrare nella proprietà di un’area sottoposta al proprio controllo.


SESTO POTERE.COM

ANNUARIO 2006: UNIONE ITALIANA VINI

(Sesto Potere) - Milano - L’edizione 2006 dell’annuario “Enotria”, interamente dedicata all’argomento “vino e salute”, si presenta in anteprima alla stampa giovedì 30 marzo, alle ore 11.30, presso la Sala Parlamentino del Palazzo dei Giureconsulti a Milano (via Mercanti 2). Alla conferenza stampa interverranno Andrea Sartori, presidente dell’Unione Italiana Vini, Alberto Bertelli, dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Sottocommissione “Vino e salute” dell’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino), e Marco Mancini, direttore responsabile di “Enotria”. L’iniziativa è in collaborazione con Ance, Associazione nazionale cardiologi del territorio.
È nel 1991 che per la prima volta si accendono i riflettori su questo argomento: un ricercatore francese di nome Serge Renaud “sciocca” il mondo rivelando alla televisione americana i sorprendenti risultati di uno studio epidemiologico sul rapporto tra consumo di vino ed effetti benefici per la salute. Lo studio passa alla storia sotto il nome di “paradosso francese”.
Da allora la ricerca ha fatto molti passi avanti e oggi è scientificamente provato che un moderato consumo di vino ha effetti positivi sulla salute. Molti però sono ancora i pregiudizi e i limiti dell’informazione e per questo “Enotria” propone un quadro d’insieme del rapporto vino e salute che non si limita soltanto ai puri dati scientifici, ma prende anche in considerazione molti aspetti di tipo economico, politico e istituzionale con cui sempre più spesso questo fenomeno deve confrontarsi.
“La ricerca”: molte sono state le difficoltà che il vino ha dovuto affrontare per entrare nel mondo della ricerca, non solo per motivi di ordine economico, ma anche e soprattutto “filosofico”. Grazie a interviste esclusive ai nomi più noti del mondo accademico internazionale, dagli Usa alla Francia, passando per il Sudafrica, l’Australia e toccando naturalmente anche l’Italia, impegnata in prima linea e con ricercatori di primissimo livello, viene delineato un quadro complessivo delle ultime ricerche scientifiche e delle prospettive che aprono gli studi in corso.
“La politica”: “Enotria” tocca l’aspetto istituzionale, analizzando il ruolo e le iniziative, poche e talvolta discutibili e confuse, messe in atto dall’Organizzazione mondiale della sanità, dall’Unione Europea e dal nostro Governo.
“L’alimentazione e la comunicazione”: ampio spazio viene dato al ruolo del vino in una corretta alimentazione (dieta mediterranea), agli aspetti legati alla medicina estetica, ai fitocomplessi, per arrivare alla comunicazione e al marketing.
“L’opinione del consumatore”: un sondaggio sul tema “vino e salute” condotto da “Enotria” su 500 consumatori tra Milano, Roma e Napoli offre uno spaccato interessante del livello di conoscenza sviluppato oggi in Italia e mettendo in luce l’esigenza di una maggiore e più qualificata informazione.
“Lungi da noi l’idea di considerare il vino un medicinale – spiega Marco Mancini, direttore di ‘Enotria’ -. Il vino è e resta un grande piacere per i sensi e per l’anima, ma perché ignorare la sua capacità, più volte scientificamente confermata, di prevenire alcune diffuse e pericolose malattie? Credo sia giusto ricordare l’affermazione di Serge Renaud, uno dei padri del ‘paradosso francese’: ‘A chi sbandiera i dati delle intossicazioni da alcol suggerirei di fare un paragone con il numero di infarti miocardici nei Paesi in cui non si consuma vino’ ”. (*)

(*) Nota: l’articolo non sbandiera dati sui presunti vantaggi del bere vino. In ogni caso ricorderebbero troppo i sondaggi elettorali per essere credibili.


IL MATTINO

IL SONDAGGIO
Insonnia, notti da incubo per un italiano su tre

La notte, che incubo. Per un italiano su tre è sempre più difficile dormire e la notte diventa un inferno. L’insonnia prende il sopravvento e, spesso, ogni rimedio per riposare, diventa inutile. Secondo una indagine di Salute Naturale, su mille italiani fra i 25 e i 65 anni, è appunto emerso che aumentano gli insonni: il 34% impiega più di 20 minuti per addormentarsi, il 24% si sveglia di continuo nel cuore della notte e per ritornare tra le braccia di Morfeo prova di tutto. Finisce così che il 75% degli italiani dorme ormai meno di sei ore a notte. E al risveglio, si è più stanchi e deconcentrati di prima. Si parte dagli insonni cronici: il 12% sotto i 39 anni, il 17% fra i 40 e i 54 e addirittura il 22% sopra i 55 anni. Il disturbo notturno in assoluto più frequente è quello della difficoltà a prendere sonno che colpisce in maniera pesante il 28% degli italiani di tutte le età. In media, un italiano su tre (34%) impiega più di 20 minuti ad addormentarsi; l’otto per cento, invece, regolarmente più di mezz’ora. Per addormentarsi, rivela l’indagine, si prova di tutto e di più: cresce così il ricorso a erbe e tisane rilassanti (59%), allo zapping (52%), ai sonniferi (46%) o si cerca di leggere un libro (41%); ci si fa un bagno caldo (34%) o si mettono i tappi alle orecchie se i rumori dalla strada non accennano a diminuire (25%). Un disagio insopportabile che a volte provoca altri malesseri e non pochi stress che poi bisogna curare con altri farmaci. E una volta addormentati, la battaglia non è finita: un italiano su quattro (24%) si sveglia di continuo nel cuore della notte e il 19% alle prime luci dell’alba cede e decide di alzarsi e mettere su il caffè. «Il vero problema non è solo l’insonnia cronica, quanto l’addormentamento e la difficoltà a mantenere il sonno - dice Marco Zucconi, neurologo del Centro medicina del Sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano - i risvegli notturni stanno diventando la norma, come del resto la tendenza a dormire sempre di meno. In generale le cause vanno anche ricercate nell allungamento dell età, ma anche alla cattiva alimentazione e al conseguente aumento diffuso del peso corporeo, nonchè‚ all’incremento del consumo di alcol e di sigarette». Insomma, meno di un italiano su dieci riesce a dormire per le otto, classiche otto ore di filato.


SALUTE (LA REPUBBLICA)

Effetti positivi del resveratrolo
La ricerca

IL RESVERATROLO, sostanza naturale presente in gran quantità nella buccia dell’uva rossa, ma anche nei mirtilli, nel grano saraceno ed altri vegetali, si è dimostrato capace di rallentare l’invecchiamento e i disturbi connessi come il deficit della memoria. Aggiunto alla dieta di laboratorio di un gruppo di pesci africani della specie Nothobranchius Furzeri, il resveratrolo ha determinato infatti un significativo aumento della aspettativa di vita. Lo studio, coordinato da Alessandro Cellerino della Scuola Normale Superiore di Pisa in collaborazione con Antonino Cattaneo, vicedirettore dell’istituto europeo di ricerca sul cervello (EBRI) di Roma e presidente della Lay Line Genomics che ha finanziato la ricerca, è pubblicato su "Current Biology".

Lo studio ha verificato anche la possibilità di usare il pesce africano come nuovo modello animale per la ricerche sull’invecchiamento e sulle sostanze che lo possono prevenire.


SALUTE (LA REPUBBLICA)

Gli immancabili
Gruppi e "famiglie" alimentari: perché è bene usarli tutti

di Claudia Bortolato

Verdura e frutta fresca, pasta e pane, carne, formaggi, uova, pesce: il benessere ha nell’alimentazione varia, equilibrata e moderata la sua base più solida e sana. Il che equivale a riempire la dispensa con gli alimenti giusti, dove, tra noti e meno noti, non dovrebbero mancare alcuni capisaldi.
Come l’olio extravergine d’oliva, meglio se spremuto a freddo. "Più che un condimento è un vero e proprio alimento che apporta, tra l’altro, acidi grassi polinsaturi, antiossidanti come polifenoli, fitosteroli, clorofilla e carotenoidi che, bloccando l’attività dei radicali liberi, esplicano un’azione protettiva ad ampio raggio nell’organismo.
"Importanti le scorte di pesce, soprattutto quello azzurro e il salmone, anche congelato o affumicato, per la ricchezza in acidi grassi "Omega 3", utili per la circolazione e per la chimica cerebrale del buonumore", ricorda il professor Benvenuto Cestaro, direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Milano".
Interessanti anche le spezie, che danno sapore ai piatti, facendo risparmiare in utilizzo di sale, e apportano antiossidanti, come fenoli e terpeni. Per chi gradisce, un piccolo spazio sugli scaffali può trovarlo anche la salsa di soia che, se fermenta naturalmente, favorisce i processi digestivi.
In cantina vale la pena di conservare qualche bottiglia di buon vino rosso, che contiene resveratrolo, potente antiossidante (non oltre un bicchiere a pasto). Consigliata anche una buona scorta di tè, meglio se verde, sulle cui virtù antiossidanti e anticancro abbonda la letteratura scientifica. (...)

(*) Nota: abbiamo già commentato molte volte di come sia fuorviante associare il resveratrolo al vino. Forse a causa della grande mole di articoli, consigli di nutrizionisti e promozioni variedel vino nella mente delle persone rimane poco delle informazioni sulla salute (sia buone che cattive). Sarà anche che resveratrolo è una parola difficile da pronunciare, ma poche persone sanno dire cos’è, anche tra gli estimatori del vino.


CORRIERE ECONOMIA

Oltre la benzina Da luglio sarà obbligatorio mettere nel serbatoio l’1% di biocarburante da lavorazioni agricole. E sarà il 5% nel 2010

Caccia all’etanolo, la battaglia di Sama
In Italia non c’è: andrà prodotto entro 4 mesi. Un business che attira molti. A partire dall’ex Ferruzzi

Saranno i biocarburanti a emancipare l’Occidente dalla schiavitù degli sceicchi? A oltre dieci anni di distanza dalla morte di Raul Gardini, le sue intuizioni sulla benzina da coltivare nei campi hanno ormai preso piede in tutto il mondo, complice il greggio a 60 dollari. E cominciano a diventare un business anche in Italia. Dal primo luglio 2006 sarà obbligatorio anche da noi mettere nel serbatoio dell’auto una miscela, che sia benzina o diesel, contenente l’1% di biocarburante ottenuto da coltivazioni agricole. Il decreto legge per il rilancio delle politiche agroenergetiche, passato qualche giorno fa al Senato, parte dall’1% per arrivare al 5% di biocarburanti in miscela nel 2010, quasi in linea con gli obiettivi di Bruxelles.

Ma per realizzare tutto ciò, l’Italia dovrà mettersi a produrre nel giro di quattro mesi un biocarburante, l’etanolo, di cui per ora non esiste traccia sul territorio nazionale, mentre sul biodiesel siamo molto avanti. Non a caso, sarà proprio il delfino e cognato di Gardini, Carlo Sama, attraverso la FerSam (Ferruzzi-Sama), a prendere il timone della riconversione degli zuccherifici italiani vittime della riforma varata da Bruxelles, che li porterà verso soluzioni agroenergetiche. L’esperienza raccolta in Brasile (la FerSam è attiva soprattutto in Sudamerica, con 34mila ettari di terreno) gli sarà molto utile, visto che il gigante del cono Sud è il leader mondiale di produzione dell’etanolo, tallonato dagli Usa.

Il Brasile produce oltre 16 miliardi di litri di etanolo all’anno, distillato principalmente dalle bagasse, gli scarti di lavorazione della canna da zucchero, e ne esporta 2 miliardi di litri verso il Giappone e la Svezia. «Se l’Italia non si darà una mossa per utilizzare in questo modo le sue eccedenze, ad esempio di barbabietole, e i suoi scarti, come quelli del vino, diventeremo anche noi suoi clienti», dice Piero Rosina, responsabile del settore Energia e ambiente di Value Partners. Con 25mila distributori di etanolo sparsi per il Paese, ormai le auto ibride benzina/etanolo si avviano a prevalere sul mercato brasiliano: sono già 3 milioni sui 17 totali ma coprono il 70% delle nuove immatricolazioni.

«I motori flex fuel della Magneti Marelli - commenta Rosina - ormai possono funzionare indifferentemente a benzina, etanolo o qualsiasi mix di questi due carburanti». Tutte le case automobilistiche che vendono veicoli ibridi sul continente americano li utilizzano, dalla Ford alla Volkswagen, dalla Fiat alla GM. E adesso stanno sbarcando anche in Europa, con il lancio di una Saab in Svezia e una Ford in Irlanda. In Francia Siplec, catena di grande distribuzione fra i principali rivenditori di carburante con le sue 1.100 pompe di benzina, metterà in vendita una miscela benzina/etanolo dall’inizio di marzo, per la prima volta in Europa.

Del resto l’etanolo, che sviluppa 113 ottani, è un carburante che consente alte prestazioni anche se usato puro: con un litro di etanolo si percorrono più chilometri che con un litro di benzina. E, a partire da quest’anno, lo useranno anche i bolidi della Indy Car Series a Indianapolis. Perfino per gli aerei si comincia a parlare di biofuel: Richard Branson, proprietario della Virgin, ha dichiarato di recente di voler convertire i suoi aerei all’etanolo ispirandosi ai brasiliani, dove già 400 aerei della Neiva (una sussidiaria di Embraer) volano facendo a meno del kerosene.

Gli Stati Uniti, secondo produttore mondiale, la Cina e l’India guardano con molta attenzione all’esperimento brasiliano. Nel suo recente discorso sullo stato dell’Unione, il presidente petroliere George Bush ha indicato l’etanolo come una delle principali alternative da sviluppare per battere la dipendenza dal petrolio. A dicembre, infatti, è partito l’Ethanol Capital Management, un fondo destinato a chi desidera investire sull’etanolo Usa. E la corsa mondiale all’etanolo sta perfino influenzando i mercati delle materie prime, dove le quotazioni dello zucchero grezzo viaggiano su livelli mai visti proprio per la sua destinazione energetica.

L’Unione Europea, molto indietro sulla produzione di etanolo, è invece all’avanguardia sul biodiesel, il gasolio di origine vegetale che deriva da semi oleosi, di colza, girasole, palma. Ma come per l’etanolo, per renderlo conveniente bisogna alleggerirlo dalle accise per i combustibili fossili, che vengono automaticamente applicate a ogni carburante, anche se non è di origine fossile. E quest’anno, in Italia, tutti i finanziamenti possibili sono stati dirottati sull’etanolo da scarti vitivinicoli (73 milioni di euro destinati alla produzione di 100 milioni di litri) a discapito del biodiesel, che ha visto la defiscalizzazione ridotta da 300mila a 200mila tonnellate, contro le 413 mila tonnellate della Spagna e il milione e 800 tonnellate della Germania, primo produttore europeo. Un terzo del mercato, già attivo dal 2001, viene così spazzato via con un colpo di spugna, proprio mentre gli altri Paesi si danno sempre più da fare. Misteri all’italiana.


L’ADIGE

In vent’anni la quantità ha lasciato il posto alla qualità. Oggi c’è la guerra dei prezzi e dei grandi produttori
Dal disastro del metanolo la cultura del bere bene

di TIZIANO BIANCHI ISERA - Come è cambiata la cultura del vino e del bere a 20 anni dallo scandalo del metanolo che costò una ventina di morti e un centinaio di invalidi permanenti, mai risarciti. Com’è cambiato il panorama dell’enologia nazionale. Intanto alcuni numeri forniti dal giornalista Nereo Pederzolli: nel giro di due decenni la produzione di vino, in Italia, è quasi dimezzata. Ma esportazioni e fatturato del settore sono cresciuti, sono cambiate le produzioni, i vignaioli, le abitudini dei consumatori. Si è diffusa una cultura del bere bene - e del business del bere bene - che è diventata perfino moda. Dopo le cifre il convegno di Isera ha portato una notizia tranquillizzante: oggi sul mercato italiano, grazie alle sofisticate tecniche di analisi di cui dispone anche l’istituto di San Michele, si trova solo vino ineccepibile sotto il profilo del rispetto degli standard sanitari. Insomma si può stare sicuri di un fatto: in giro non c’è più traccia del cosiddetto vino industriale, quello prodotto con acqua, zucchero, polverine, vinacce e - come nel caso di 20 anni fa - anche metanolo; ma quella fu una storia molto particolare, in cui si combinarono alle tradizionali tecniche di sofisticazione, anche una buona dose di ignoranza e soprattutto i grandi guadagni dei finanziamenti comunitari per la distillazione delle eccedenze. Quello che accadde nell’’86 fu proprio questo. Di quel tipo di vino in Italia da anni non ce n’è più, ha spiegato un esperto del nucleo antifrode. Intanto questo. E tuttavia i rischi sul mercato del vino, oggi sono altri. E forse altrettanto pericolosi. Non per la salute dei consumatori, ma per la tenuta del tessuto produttivo. Già, perché, ha spiegato il giornalista Paolo Massobrio, esperto del settore, dopo gli anni ’90, anni dell’Eldorado del vino, è arrivato il 2001 e l’inizio di una crisi drammatica. Che ha colpito prezzi e produttori. E insieme si sono affacciati sul mercato in maniera massiva i grandi produttori internazionali che hanno imposto prezzi stracciati e livelli di qualità più che accettabili. Questo da un lato. Dall’altro si è percepita la tendenza alla valorizzazione solo di alcune importanti, forti e ben strutturate, realtà viti-vinicole specializzate nei grandi vini internazionali a scapito delle produzioni legate al territorio e agli autoctoni. Una miopia che alla fine, se non verrà fermata sul nascere - ha denunciato Massobrio - una certa cultura proibizionistica strisciante che si sta facendo strada in Europa e in Italia e che potrebbe costare cara al comparto. E soprattutto ai vignaioli che sono rimasti fuori dal grande circuito mediatico.


AFFARI E FINANZA (LA REPUBBLICA)

Per gli esperti Diageo ha una crescita bilanciata
bevande alcoliche

Analisti positivi su Diageo. In seguito all’annuncio dei conti del semestre che si è chiuso a dicembre (utili netti in crescita del 20% a 1,2 miliardi di sterline, circa 1,7 miliardi di euro e vendite in salita del 9,2% a 5,3 miliardi di sterline), Morgan Stanley ha detto che il numero uno mondiale delle bevande alcoliche (produce, tra l’altro, il whisky Johnny Walker e la vodka Smirnoff) vedrà "un miglioramento del sentiment" del mercato. I risultati – ha osservato la banca Usa – evidenziano una crescita bilanciata dei marchi locali e globali, oltre a un’accelerazione sui mercati emergenti. E dimostrano che i cambiamenti nelle strategie messi in atto dal 2004 hanno portato a un modello di business più sostenibile. "Un semestre molto forte è stato anche il commento di Dr
Martedì, 28 Febbraio 2006
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