(ANSA) - TRIESTE - Si e’ concluso con la firma di un
protocollo di intenti tra Italia e Slovenia per la costruzione della tratta
ferroviaria Trieste-Divaccia e con l’ approvazione di una Dichiarazione
congiunta da parte di tutti i partecipanti l’ incontro dei ministri della
Quadrilaterale, presieduto oggi a Trieste dal titolare delle Infrastrutture
Pietro Lunardi, e alla quale ha partecipato anche il coordinatore europeo del
Corridoio 5 Loyola De Palacio. L’ intesa con la Slovenia, siglata con il
ministro dei Trasporti Janez Bozic, prevede di ’’accelerare la collaborazione’’
tra i due Paesi volta all’ esecuzione dello studio di fattibilita’ per la
realizzazione della tratta transfrontaliera Trieste-Divaccia’ e ad ’’assicurare
la concessione di risorse finanziarie a valere, tra l’ altro, su fondi dell’
Unione Europea e delle relative istituzioni finanziarie internazionali’’. Si
tratta di pochi chilometri di ferrovia in territorio sloveno del costo stimato
in circa 5 miliardi di euro, ma strategico per la realizzazione di quell’ asse
Est-ovest a sud delle Alpi da molti giudicato imprescindibile per la
competitivita’ dell’ intera Europa sullo scacchiere mondiale. Nella
dichiarazione congiunta, i rappresentanti di Italia, Slovenia, Croazia e
Ungheria hanno espresso un comune impegno per ’’promuovere il miglioramento
delle ferrovie lungo il Corridoio 5, espandere la cooperazione, favorire il
passaggio delle merci dalla strada alla rotaia, stanziare adeguati
finanziamenti. Non vi si parla esplicitamente di integrazione tra i porti dell’
Alto Adriatico, raccomandazione, invece, enfatizzata da De Palacio, che ha
sottolineato come la somma dei traffici di Trieste, Fiume e Capodistria non
superino la meta’ di quelli di Anversa e la necessita’, quindi, di un’ offerta
congiunta e integrata. Lunardi, presidente di turno dell’ organismo, carica che
passera’ presto alla Croazia, ha espresso soddisfazione per le intese
raggiunte, sottolineando che si tratta di ’’accordi veri e reali’’, in
riferimento a precedenti simili dichiarazioni d’ intenti che non avevano mai
avuto seguito. ’’E’ cambiato completamente lo scenario - ha detto - e la
necessita’ di sinergie e’ ormai chiara a tutti’’. Chiara, ma forse non del
tutto, secondo Loyola De Palacio, che ha sottolineato che ’’se io sono qui oggi
vuol dire che qualcosa non funziona ancora troppo bene’’. De Palacio ha
indicato in proposito quattro priorita’: realizzare il Corridoio 5, dare ai
porti dell’ Alto Adriatico la possibilita’ di competere, pianificare non solo
infrastrutture ma sistemi di trasporto integrato, e rafforzare la cooperazione
e gli scambi tra i Paesi dell’ area orientale del continente, dentro, fuori o
’quasi dentro’ l’ Unione che siano, il tutto con la consapevolezza dell’
esauribilita’ delle fonti energetiche e ambientali.(ANSA). |
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