Oggi sapresti superare l'esame della patente? Il nuovo Codice della strada spiegato a tutti in un libro del Corriere
Si lamentano delle multe ma non rallentano; insultano i ciclisti ma non pretendono piste ciclabili; adorano i monopattini elettrici finché non inciampano su uno parcheggiato male o sul marciapiede. In questo caos di clacson e giustificazioni per i guidatori italiani, arriva il 18 dicembre Il Nuovo Codice della Strada: un volume di 96 pagine che sarà distribuito gratuitamente con il Corriere della Sera, scritto da Alessio Ribaudo.
Non è solo un elenco di norme e sanzioni ma in 200 domande e 200 risposte chiare e dirette viene spiegata la riforma che entrerà in vigore sabato 14 dicembre. Il volume, però, non si limita a spiegare che cosa è cambiato nel Codice. Racconta storie vere e toccanti, come quella di Eleonora, travolta mentre cercava in autostrada di fare civicamente la cosa giusta posizionando il triangolo di segnalazione in autostrada; oppure come quella di Valeria uccisa in pieno centro storico mentre rincasava oppure di Francesco, vittima di una guida irresponsabile su un marciapiede a Roma. Storie che ti restano dentro, da cui sono nate associazioni e anche leggi importanti come quella che ha istituito l’omicidio stradale. Storie che ti costringono a guardare la strada con occhi diversi. Perché, spiega il libro, non bisogna parlare più di incidenti ma di scontri, collisioni: non sono casualità inevitabili ma scelte sbagliate personali, certo, ma anche collettive.
La copertina del libro di Alessio Ribaudo in uscita con il Corriere dal 18 dicembre
È anche un invito a guardarci allo specchio. Siamo pronti a cambiare? Tutti dovranno indossare il casco per salire su un monopattino elettrico? Dovrà essere targato e assicurato? Le forze di polizia potranno sottoporre i guidatori a test rapidi antidroga della saliva? Chi dovrà installare l’alcolock, il nuovo dispositivo che impedisce l’accensione dell’auto se il guidatore ha bevuto? Che cos’è e a chi si applica la mini-sospensione immediata della patente? Sono cambiate le norme sugli autovelox e i Tutor? E sulle «zone 30»? Una bussola per capire meglio sono le tante tabelle e i grafici esplicativi, con spiegazioni semplici, esempi concreti e un quiz di autovalutazione finale con 31 domande per capire se si è stati attenti nella lettura delle nuove norme e si verrà promossi con lode oppure è meglio ripassare con maggiore attenzione. Insomma, non è uno di quei volumi da leggere e dimenticare nella libreria ma da lasciare nel cruscotto della macchina: pronto all’uso in caso di dubbi.
Non mancano anche gli approfondimenti, come un intero capitolo dedicato alle cause delle collisioni stradali. Ad esempio, viene spiegato che sarà forse un caso ma, secondo il rapporto Aci/Istat, nel primo semestre del 2024, il numero delle vittime è cresciuto del quattro per cento mentre è diminuito del 13,9 per cento nelle autostrade che sono “vigilate” dal sistema Tutor e a Bologna, patria delle “zone 30”, gli scontri mortali nello stesso periodo sono calati del 10 per cento. Questo mentre nelle altre città sono aumentate mediamente del 7,9 per cento. Insomma pare esserci un’Italia che funziona e un’Italia che rimane indietro. Nel libro vengono spiegate anche sia le ombre della riforma e le difficoltà che incontreranno per essere messe in pratica. Dovranno essere emanati decreti attuativi e alcuni passi, prima ancora di entrare in vigore, sono già oggetto di tavoli tecnici del governo.
Restano un punto debole: poche piste ciclabili, guard rail spesso non a norma per i motociclisti, segnaletica confusa. È un problema strutturale, ma anche culturale. Il volume ci ricorda che la sicurezza non si costruisce solo alzando le multe o prevendendo più anni di carcere (anche se a qualcuno piacerà poco sentirlo dire). Servono infrastrutture migliori, una cultura del rispetto e, diciamolo, un po’ meno furberia. Il Nuovo Codice della Strada è un libro per chi guida, per chi cammina, per chi si muove in bici, sui monopattini o in moto. Insomma, per tutti. Perché la strada, alla fine, è un po’ come la vita: se non rispetti le regole, prima o poi ti fermi. E, purtroppo, non sempre è per cambiare una ruota ma per stendere lenzuola bianche. «La strada, come la vita, è fatta di scelte», riporta il libro. Scegliere di rispettare le regole non è solo un obbligo legale: è un atto di responsabilità verso noi stessi e gli altri. È un modo per ricordare che dietro ogni curva c’è una vita, e proteggerla è il più grande atto di civiltà.
Per approfondire, su tutte le tematiche affrontate ci sarà un dibattito in diretta sul sito del Corriere il 17 dicembre alle 12 moderato da Maria Serena Natale con ospiti in studio Alessio Ribaudo e il comandante della Polizia Locale di Verona, Luigi Altamura.
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