Carte tachigrafiche per aziende e autisti,
ecco cosa cambia davvero
di Claudio Carrano
Founder&Ceo di Infogestweb – Golia360
La variazione riguarda il periodo controllabile su strada:
Innanzitutto, è opportuno evidenziare che non varia alcun obbligo vigente per aziende e autisti.
Ecco perché:
- per i tachigrafi analogici si tratta semplicemente di tenere con sé i dischi cartacei relativi al giorno in corso e ai 56 giorni precedenti (invece che i soliti 28 dischi), sempre insieme alla carta tachigrafica se il conducente ne possiede una;
- Per i tachigrafi digitali, questi sono da sempre in grado di garantire nella propria memoria la registrazione di periodi ben più lunghi sia dei 28 che dei 56 giorni;
- Per le carte tachigrafiche (smartcard) dei conducenti, quelle in vigore ad oggi hanno già capacità più che sufficiente per contenere il periodo richiesto (sia di 28 che di 56 giorni), per cui non è richiesta alcuna sostituzione;
- Le smartcard di vecchia generazione (cosiddette “GEN1”) e che potevano avere una capacità di memoria insufficiente per contenere i 56 giorni richiesti, sono ormai scadute (venivano rilasciate fino ad agosto 2019) e non più utilizzabili se ancora in circolazione;
- Ovviamente rimane il fatto che i conducenti dovranno tenere con sé e a bordo tutti i documenti utili a provare l’attività del giorno in corso e dei 56 giorni precedenti (non più 28), quali gli scontrini per le deroghe e quant’altro ritenuto utile. Dopo i 56 giorni, i documenti più vecchi andranno consegnati all’azienda, che continua ad avere il solito obbligo di conservarli per almeno un anno...
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