Bologna
Marco Pollastri è il nuovo presidente dell'Osservatorio regionale per la sicurezza stradale. L'amarezza di Mauro Sorbi: «Non mi sono piegato»
«Ho cercato di svolgere un ruolo di garanzia, non allineandomi ai diktat o agli ordini di scuderia che provenivano da certi vertici di altri enti locali, che ripetutamente hanno chiesto le mie dimissioni. Questo mancato rinnovo è per me motivo di vanto». Non si può dire che Mauro Sorbi l’abbia presa bene.
L’ex consigliere dell’Udc, più volte al centro delle polemiche per le sue critiche alla Città 30 e i nuovi limiti imposti dalla giunta Lepore, non guiderà più l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione. La Regione ha spiegato che, conclusi i due mandati, Sorbi non poteva essere prorogato.
Al suo posto il governatore, Michele de Pascale, e l’assessora regionale alla Mobilità e Trasporti, Irene Priolo hanno scelto Marco Pollastri. Laureato in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, Pollastri è direttore del centro Antartide e presidente dell’Università Verde di Bologna Aps e ha svolto, tra le altre, attività di consulenza per imprese specializzate in formazione e ingegneria del traffico anche per il Politecnico di Milano.
Ha collaborato con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con centri di ricerca sui temi della sostenibilità e della sicurezza stradale. «Un professionista con una solida competenza sul campo che, siamo convinti, farà un buon lavoro», hanno scritto in una nota de Pascale e Priolo. Pollastri, dal canto suo, si dice «onorato» per il nuovo incarico che ricoprirà a titolo gratuito.
«Sono temi di cui mi occupo da tempo al centro Antartide, ora il mio pensiero va al suo fondatore, Giampiero Mucciaccio». Al centro Antartide è entrato con il Servizio civile. «Ho seguito molte campagne, ho fatto attività professionale e di consulenze con diverse aziende. Ho ancora co-coordinato un tavolo sull’educazione stradale permanente al ministero dei Trasporti».
Su Città 30 e nuovi limiti ha posizioni diverse al predecessore. «Sono un ingegnere e valuto le soluzioni sulla base della loro efficacia — conclude —. Il tema della velocità è una delle cause delle morti, quindi la riduzione è uno dei temi e la Città 30 è una delle soluzione. Da ingegnere mi interessa un approccio laico e oggettivo ai problemi».
da corrieredibologna.corriere.it
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