di Lorenzo Savastano*
Nuovi schemi di crypto-riciclaggio: il chain hopping
Il crescente impiego della tecnologia blockchain per la movimentazione di flussi finanziari, in alternativa ai canali tradizionali di banche e intermediari, ha dischiuso grandi opportunità per onesti imprenditori e callidi riciclatori.
Tra questi, i protocolli chain-cross bridges hanno offerto non solo sistemi scambio di cripto-attività più rapidi e meno costosi, ma anche modalità di occultamento delle tracce del “denaro sporco” prima inimmaginabili, grazie a schemi come quello del chain hopping. È per questo motivo che le nuove regole operative dei protocolli informatici impongono ora rinnovate competenze investigative da parte degli organi di indagine.
1. Nuove opportunità, vecchi problemi
Come sempre, nuove opportunità nascono da vecchi problemi. Lo stesso vale nel mondo del crimine finanziario, incluso quello che corre su blockchain.
Nel 2023 l’avvento dei chain-cross bridges, software in grado di rendere finalmente interoperabili tra loro più tecnologie di registro distribuito (DLT – Distributed Ledger Technology), hanno risolto problemi annosi come il costo, la sicurezza e la velocità di transazioni di asset digitali che “saltellano” da una blockchain all’altra, creando opportunità inedite nel panorama del crypto business.
Incluse, però, quelle a disposizione dei riciclatori cyber...
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Da il Centauro 272. (ASAPS)
Un interessante articolo sul tema emergente del crypto-riciclaggio: il chain hopping, di Lorenzo Savastano Maggiore della Guardia di Finanza.
Da il Centauro 272. (ASAPS)
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