La revisione si sposta in avanti
Grazie a una disposizione provvidenzialmente aggiunta nella legge di conversione del decreto Milleproroghe, che ha ormai sostituito la legge di bilancio nella risoluzione dei problemi irrisolti, tutto il calendario della revisione si porta avanti di qualche anno. Ancora una volta è lo Stato a dover correggere le proprie mancanze, perché la revisione nasce dalla pretesa di coprire con un obbligo la scarsa attività di prevenzione di sorveglianza svolta da parte della pubblica amministrazione. Dei 20.000 controlli all’anno che, ormai da un decennio, avrebbero dovuto essere condotti dai servizi regionali, ne sono stati eseguiti solo una parte con differenze importanti fra le regioni e, talvolta, anche all’interno della stessa regione. Ricordiamo che la revisione – prevista fin dal 1959 – è stata resa obbligatoria allo scopo di ridurre gli infortuni mortali, ma potrebbe fallire l’obiettivo: le statistiche dicono che oltre ¾ delle vittime sono utenti non professionali, che ben difficilmente porteranno il trattore al controllo...
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