di Giordano Biserni*
Alcune precisazioni sulla questione dei dati degli incidenti stradali nei 15 giorni successivi alla approvazione della modifica al cds, e alle conseguenti polemiche rispetto ai dati del Mit
In relazione al comunicato congiunto Asaps e Associazione Lorenzo Guarnieri onlus del 3/01/2024, che ha sollevato ingiustificate polemiche, credo sia opportuno precisare alcuni aspetti:
• Nessuno nel comunicato ha messo in dubbio la veridicità dei dati forniti da Polizia e Carabinieri per i rilievi di incidenti mortali nel periodo 14/12/2024 al 28/12/2024 per i quali risulta una riduzione della mortalità del 25% negli incidenti rilevati dai due organi di Polizia dello Stato, che rappresentano il 34% della totalità delle collisioni con lesioni a persone.
• Il nostro comunicato fa riferimento all’imprecisione delle dichiarazioni sui social del Ministro dei Trasporti che indicava per il periodo di 15 giorni una riduzione dei morti totali in strada in Italia del 25%, utilizzando solo i dati dei rilievi dei Carabinieri e della Polizia (che rappresentano il 34% dei rilievi di incidenti con lesioni in Italia – il restante 66% sono rilevati dalle Polizie Municipali), confondendo quindi un dato parziale con un dato generale e indicando in 50 le morti nel periodo e non considerando almeno 60 morti (da fonti pubbliche) avvenute in ambito urbano nello stesso periodo.
• Asaps e ALG hanno raccolto i dati da fonti pubbliche sulla mortalità nella strada nel periodo dal 14/12 al 28/12 negli anni 2023 e 2024. Nella nota metodologica viene scritto: i dati sono rilevati da fonti pubbliche (web e giornali) e riguardano le morti sul colpo e quelle che avvengono nei primi giorni successivi quando sono comunicate dai media. Pertanto, tali numeri sono sicuramente sottostimati (in entrambi gli anni) in quanto sono considerati morti in incidenti stradali quando la morte della persona avviene entro il trentesimo giorno dopo lo scontro. Da questi dati nel periodo indicato non si rileva una riduzione del 25% ma una possibile sostanziale stabilità della mortalità fra il 2023 e il 2024 nel periodo oggetto di studio. I dati definitivi e completi del 2024 (incluse le morti entro 30 giorni dall’evento) forniti da Istat saranno disponibili nel novembre 2025 dopo circa un anno. Nel caso risultasse nel periodo una riduzione del 25% o superiore ne saremmo molto felici. Ancora più felici se questa riduzione si mantenesse per tutto il 2025.
• Sulla base: di quanto indicato sopra; sul fatto che i dati indicati dal Ministro non contengono le morti in ambito urbano che nel primo semestre del 2024 sono cresciute del 7% (fonte Istat); della considerazione che all’Italia sono serviti 14 anni (da 2010 al 2023) per ridurre la mortalità del 25%, la dichiarazione che nei 15 giorni successivi all’entrata in vigore delle modifiche al codice della strada, la riduzione per la totalità delle morti sulla strada avvenute in Italia è del 25% è a nostro parere imprecisa perché basata su dati incompleti e può creare un’illusione non corrispondente alla realtà sulle strade d’Italia, rallentando l’attenzione dei cittadini su un tema che provoca più di 3.000 morti ogni anno sulle nostre strade.
Il lavoro degli osservatori ASAPS è una importante fonte indipendente che informa tempestivamente sulle tragedie sulla strada. Si basa su informazioni pubbliche e sui dati raccolti dai numerosi referenti dell’associazione sul territorio (che ringraziamo molto!) e rappresenta un punto di riferimento importante per chi si occupa di sicurezza stradale da più di 30 anni e svolge un importante ruolo di controllo, di critica e di stimolo per i cittadini e per le istituzioni. Ricordiamo come altro esempio l’importante battaglia iniziata nel 2017affinché il Ministero dei Trasporti accelerasse le procedure di revisione degli etilometri al fine di permettere alle Polizie Stradali di avere tempi ragionevoli per la loro revisione. La metà degli etilometri erano fermi perché il Centro revisioni di Roma non era operativo per problemi tecnici. Facemmo intervenire Striscia la notizia con Valerio Staffelli che venne presso la sede dell’ASAPS a Forlì. Era Ministro dei Trasporti Graziano Delrio (PD) al quale Staffelli successivamente consegnò un Tapiro per questo ingiustificato ritardo nelle revisioni. Così tanto per ricordare l’equidistanza di ASAPS sui temi della sicurezza stradale, senza preferenze per nessuno.
*Presidente ASAPS
da il Centauro n. 272
|
Clicca qui per iscriverti al nostro canale TelegramClicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per seguire la nostra pagina Instagram
|