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Notizie brevi 06/03/2006

ROMA, SI UCCIDE DOPO AVER ACCUDITO LA MOGLIE IN COMA PER 4 ANNI, DOPO UN TERRIBILE INCIDENTE STRADALE. RISCHIAVA DI PERDERE LA CASA ED HA DECISO DI FARLA FINITA

(ASAPS) ROMA – Quante volte abbiamo cercato di far capire che “incidente stradale” non è solo un fatto momentaneo, ma una piaga che devasta la vita di milioni di persone? Tutti conosciamo qualcuno che non c’è più, ucciso sulla strada; tutti conosciamo qualcuno che non può più camminare, che ha perso tutto. C’è chi ha perso figli, chi ha perso fratelli, mogli. Guido era un uomo che aveva sgobbato tutta la vita come dirigente di una grande azienda, che aveva cresciuto figli al meglio delle proprie possibilità e che a 65 anni di età, nel 2002, era al volante della propria auto, insieme alla moglie. Davanti a lui il verde, al semaforo. Poi un terribile schianto e gli occhi di sua moglie perdono per sempre vitalità. Gravissima, resta in coma vegetativo per 4 lunghi anni. L’assicurazione di chi era passato col rosso, gli ha dato 400mila euro di risarcimento. Ma i soldi, a chi vive queste esperienze, non servono, e per di più non bastano. Tra pochi giorni Guido avrebbe dovuto firmare con l’Inpdap il rogito per acquistare la casa dove viveva da più di dieci anni: la burocrazia però è cieca e pretendeva la firma anche di sua moglie, viva-non viva in un limbo di atti respiratori e di totale immobilità, di occhi che seguono a tratti qualcosa per poi sprofondare nuovamente nell’oblìo. La caparbietà dell’uomo sembrava aver avuto ragione di ogni ostacolo e alcuni giorni fa il termine di un procedimento amministrativo avrebbe dovuto concedergli la facoltà di agire “in nome” di sua moglie, accudita con amore e dedizione negli ultimi 4 anni. Ma le cose no vanno così. Un autore di fumetti, Tiziano Sclavi, immagina spesso che all’inferno i diavoli siano burocrati senza pietà. L’udienza slitta ad una data successiva al rogito: Guido non può sottoscrivere l’atto per conto di sua moglie, non potrà comprare la casa. È troppo. Acquista una pistola calibro nove e scende in garage. Scrive un biglietto di scuse per la famiglia e si toglie la vita. Una vita che gli aveva tolto tutto. (ASAPS)


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Lunedì, 06 Marzo 2006
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