(ANSA) FIRENZE – Incidenti stradali, solo 7 su 100
avvengono con il coinvolgimento di mezzi pesanti. Questo, in sintesi, il
risultato di una ricerca presentata domenica a Firenze sulla sicurezza nel
settore dell’ autotrasporto delle merci, negli ultimi anni in Italia. La
ricerca e’ stata illustrata nel corso di un convegno e promossa dal comitato
albo degli Autotrasportatori oggi rappresentata dal vicepresidente Giorgio
Colato. Presenti, tra gli altri, anche Luigi Enrico Zanda della ottava
Commissione Permanente del Senato e Michele La Fortezza per la
società di traumatologia della strada.
L’analisi ha evidenziato che dal 2000 al 2003, anno di introduzione della
patente a punti, il numero di incidenti con il coinvolgimento di veicoli per
l’autotrasporto è diminuito, passando da 15.721 a 14.572. Sempre
nel 2003, in
base a dati Istat, “gli incidenti che coinvolgono gli autotrasportatori sono
stati solo il 7% del totale, che scendono al 4% se consideriamo casi con
decessi o feriti”. Il tutto a fronte di un aumento del 42% del traffico pesante
negli ultimi 10 anni. “Tale risultato – ha detto Giorgio Colato – ridimensiona
significativamente il concorso di tutti i veicoli adibiti al trasporto rispetto
al totale degli incidenti. L’Italia – ha aggiunto – è nella media rispetto a
altri paesi, ma occorre ancora fare molto se vogliamo arrivare a diminuire del
50% il numero di incidenti da oggi al 2010”. Dello stesso avviso anche Luigi Enrico
Zanda, il quale ha aggiunto che la “sicurezza stradale dipende anche dal
funzionamento dell’ intero sistema dei trasporti italiano. Non dobbiamo
considerare solo la manutenzione delle strade ma anche il funzionamento del sistema
ferroviario, delle cosiddette autostrade del mare o quello aereo. Dobbiamo far
crescere in maniera coordinata e complessiva tutto il sistema, soltanto
così potremo dar sollievo alle nostre
strade e avere maggiore sicurezza”. Sul tema è poi intervenuto Michele La Fortezza che ha lanciato
la proposta del foglio rosa a 16 anni per aumentare la sicurezza alla guida sul
modello già sperimentato in Francia.
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