(ASAPS) – Si dice che “il lupo perda il pelo ma non il
vizio”. Non è sempre vero, specialmente quando gli alcolisti si impegnano in
durissimi percorsi riabilitativi affidandosi ad esperti come i nostri amici
dell’Aicat, ma ci sono alcuni episodi che ci ricordano sempre più spesso quanto
sia facile ormai passare il segno. A Bolzano,
per esempio, un automobilista aveva per ieri mattina (07 marzo) un importante
appuntamento presso la commissione medica per la rivalutazione dei propri
requisiti psicofisici alla guida. La sua patente gli era stata ritirata qualche
tempo prima per guida in stato di ebbrezza e doveva dunque dimostrare la
propria abilità alla conduzione. La dipendenza dall’alcol gli ha giocato però
un bruttissimo scherzo: proprio come fanno i tossicodipendenti quando si
drogano un attimo prima di entrare in comunità, l’uomo di è presentato ubriaco
fradicio ai medici che dovevano valutare il suo recupero. Un altro etilometro è
entrato in funzione ed ha evidenziato un tasso alcolemico di 2 grammi di alcol per
litro di sangue: 3 volte superiore al consentito. Ovviamente ha perso la
speranza di tornare presto al volante. Più cruenta, invece, la storia accaduta
a Bologna, dove un altro conducente
di bus ha fatto le spese dell’aggressione da parte di un ubriaco, ancora una
volta straniero. Si tratta di un polacco di 30 anni, ben noto alle forze di
polizia. Dopo essere salito su un autobus della ATC, ha cominciato ad
infastidire il conducente piazzandosi a pochi centimetri dal parabrezza. Quando
l’autista gli ha chiesto di spostarsi, il polacco è partito con un pugno andato
a segno. Poi, mentre l’aggredito chiamava il 113, l’assalitore ha cercato di
sottrargli il telefono con tutte le sue forze, ferendolo anche alle mani.
(ASAPS)
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