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Trasporto 08/03/2006

Una stazione verso il futuro


 di Patrizia Amaducci

 

Inaugurato il primo impianto per la vendita di AdBlue, presso la stazione di servizio Agip di Assago Ovest, alle porte di Milano.

 

Ottobre 2006 si avvicina. Questo è il prossimo step imposto dalla Comunità europea in materia di motori Euro 4 (ottobre 2009 sarà quello per l’Euro 5).

Lo sanno i costruttori di veicoli industriali che già da tempo sono pronti con motorizzazioni rispettose della normativa, alcune già sul mercato, altre in imminente arrivo.

Lo sanno i trasportatori che hanno già cominciato a fare i conti con il portafoglio e con le due diverse strade da percorrere: o il sistema EGR, (adottato da Man e Scania) o il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction), utilizzato dagli altri costruttori, che vede al gasolio l’affiancamento dell’AdBlue, una soluzione acquosa a base di urea, che permette al motore di abbattere le emissioni dei gas di scarico e di ridurre i consumi (fino al 5% rispetto all’Euro 3).

Lo sanno anche in Eni che lo scorso 3 febbraio hanno inaugurato, il primo impianto in Italia attrezzato per erogare l’AdBlue (soluzione realizzata dalla Divisione Refining & Marketing di Eni) presso la stazione di servizio Agip di Assago Ovest, alle porte del capoluogo lombardo, al centro di importanti direttrici internazionali di traffico pesante.

Inodore, incolore e non pericoloso, l’AdBlue è comunque sensibile alle temperature (a quelle inferiori a -11°C tende a cristallizzare mentre lo stoccaggio prolungato a temperature superiori a 30°C può dar luogo a formazione di ammoniaca) oltre ad avere problemi di compatibilità con alcuni materiali, il che deve essere sempre considerato sia nelle fasi di trasporto, sia in quelle di stoccaggio.

AdBlue richiede quindi che l’erogazione avvenga in tutta sicurezza da impianti adeguati come quello realizzato ad Assago dove si è svolta anche tutta la fase sperimentale del processo condotta con il supporto di EniTecnologie.

In che modo? Stoccando l’AdBlue in un serbatoio interrato per poi erogarlo da una colonnina speciale, isolata termicamente, per garantire la stabilità del prodotto nel tempo. L’erogatore, poi, è dotato di una pistola “intelligente”, cioè in grado di riconoscere il serbatoio per l’AdBlue al momento del rifornimento.

Il distributore Agip di Assago è solo il primo ma l’obiettivo che si è data la società del cane a sei zampe è quello di rendere operative nei prossimi anni 300 stazioni di servizio Agip in Italia e oltre 50 nella rete europea. Sulla rete Agip l’AdBlue sarà comunque disponibile in contenitori da 10 litri.

 

Conosciamo l’AdBlue

l’AdBlue è una soluzione di acqua e urea dalla quale scaturisce l’ammoniaca che, fatta transitare da un filtro catalico, pulisce i gas di scarico dagli ossidi di azoto (Nox), trasformandoli in azoto e acqua.

Quanta ne occorre?

I motori Euro 4 richiedono in percentuale circa 1,5 litri ogni 100 litri di gasolio, il 4-5% del combustibile, mentre per i motori Euro 5 serve qualcosa di più, almeno il 6-8%.

 

 



da Uomini e trasporti -- Anno XXV n. 215 Marzo 2006
Mercoledì, 08 Marzo 2006
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