Lo scorso anno gli italiani hanno speso 1.929,7 milioni di euro per far revisionare le loro auto presso le officine private. L’aumento è del 25% rispetto al 2004. Una cifra che si riferisce sia al pagamento della tariffa fissata per le revisioni per complessivi 488,3 milioni di euro, sia al costo delle operazioni di manutenzione e riparazione, che viene detta "attività di prerevisione", necessarie per consentire agli autoveicoli di superare i controlli previsti, costo, quest’ultimo che ammonta a 1.441,4 milioni di euro. Sono dati elaborati dall’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca della rassegna espositiva internazionale di attrezzature, prodotti e servizi per l’assistenza ai mezzi di trasporto (prossima edizione 22a, a Bologna dal 23 al 27 maggio 2007). Nel corso del 2005 le revisioni effettuate dalle officine private autorizzate sono state 12.644.132 con un aumento del 24,1% rispetto all’anno precedente, mentre il numero delle officine private autorizzate ad eseguire i controlli periodici è aumentato ancora (+1,7%) passando a 5.340 unità rispetto alle 5.251 del 2004. In conseguenza di questi andamenti, nel 2005 il fatturato medio per officina per la pura attività di revisione è stato di 61.142 euro contro i 50.086 del 2004. Questo risultato - sottolinea l’Osservatorio Autopromotec - deriva esclusivamente dal maggior numero dei veicoli chiamati alla revisione nel corso dell’anno. Per le officine di revisione, oltre alle difficoltà che derivano dalla insufficienza di lavoro, permane un più che evidente problema di inadeguatezza dei compensi. Sui 38,61 euro attualmente versati dall’automobilista per la revisione del proprio veicolo, ben 12,79 (33,1%) vengono assorbiti da tasse e concessioni governative, mentre il compenso per l’officina (invariato dal 5 giugno 1999) rimane di soli 25,82 euro. Si tratta di una cifra chiaramente insufficiente – secondo l’Osservatorio Autopromotec - a coprire il costo del servizio, che comporta numerosi controlli da eseguirsi con apposite apparecchiature e con personale tecnico addestrato, sotto la guida di un responsabile tecnico. Se la tariffa attuale per le officine (la più bassa in Europa) non sarà adeguata, allineandola almeno a quelle in vigore nei maggiori paesi europei, si rischia di ingenerare effetti negativi sulla sicurezza, favorendo di fatto il fenomeno delle revisioni fittizie o eseguite in modo approssimativo da parte di operatori non professionalmente qualificati. Le revisioni - sottolinea l’Osservatorio Autopromotec - sono molto importanti per mantenere in condizioni di efficienza i veicoli ed in più assicurano notevoli benefici alla sicurezza della circolazione ed alla tutela dell’ambiente. Il Codice della Strada per gli automobilisti che non fanno eseguire la revisione prevede una sanzione di 143 euro ed il ritiro della carta di circolazione. La sanzione raddoppia in caso di recidiva e, quando il veicolo non revisionato circola in autostrada, il Codice prevede anche il fermo amministrativo. Ma per chi non è in regola vi sono conseguenze anche dal punto di vista delle coperture assicurative. Alcune compagnie prevedono infatti nei propri contratti una specifica clausola di "esclusione e rivalsa" nei confronti degli automobilisti che circolino con auto non revisionate secondo gli obblighi di legge. (pgc) | |
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