Vi
siete mai chiesti cosa fare quando vi tocca agganciare un rimorchio alla
vostra auto? Quali, ad esempio, i limiti di categoria o di traino possibili
per l’autovettura che possedete? Ecco una piccola guida che certamente
vi aiuterà nell’impresa. Alla
vostra macchina potete agganciare vari tipi di rimorchi, ognuno adatto
ad un uso specifico. Per sapere quanto potete trainare fate riferimento
alla carta di circolazione e più esattamente alla sigla 0.1 e 0.2:
la prima indica in chilogrammi il peso massimo trainabile della vettura
se il rimorchio ha il sistema frenante, la seconda se si tratta di un
rimorchio privo di freni. Considerate
che per viaggiare sicuri è meglio non spingersi al di là
della capacità di traino e nel caso si debba trainare rimorchi
adibiti al trasporto di attrezzature sportive è meglio scegliere
carrelli a più ruote, così che in caso di foratura siano
minori i rischi che si corrono. Cosa
dice esattamente la legge? Qualora il rimorchio non abbia più di
due ruote allora è considerato parte integrante dell’auto
e prende il nome di carrello appendice. Ecco
le caratteristiche e gli obblighi da rispettare per chi lo usa:
•
larghezza massima 2,55 metri;
•
lunghezza totale (compreso il veicolo trainante) 12 metri;
•
altezza massima 4 metri;
•
peso complessivo non superiore a 750 Kg;
•
sistema di segnalazione visivo composto da luci, stop, frecce e catarifrangenti;
•
gancio traino omologato e regolarmente collaudato;
•
targa ripetitrice uguale a quella del veicolo trainante (da richiedere
all’Ispettorato della Motorizzazione Civile)
•
patente di categoria "B" per il conducente;
Qualora
si circoli con un rimorchio non in regola si va incontro ad una sanzione
amministrativa, mentre la revisione va effettuata alla stessa scadenza
prevista per l’autovettura. Inoltre i carrelli appendice non pagano
tassa di proprietà ed assicurazione, dovete però comunicare
l’installazione del gancio traino alla vostra impresa assicuratrice,
la quale potrà sensibilmente aumentare il premio polizza. Esistono
poi altri tipi di rimorchi quali le roulotte ed i carrelli con peso superiore
a 750 chilogrammi o con più di due ruote, i quali debbono essere
immatricolati e pagano una tassa di proprietà di circa 20 euro.
In questo caso debbono osservare alcune prescrizioni più rigide
delle precedenti e sottoporsi periodicamente alla visita di revisione
presso gli ispettorati della Motorizzazione civile (ora Dipartimenti dei
trasporti terrestri) o nelle officine autorizzate. Infine,
un ultimo commento spetta anche alle spese che si debbono sostenere per
fornire la propria autovettura di un gancio traino (su alcune macchine
può essere montato di serie). Questa operazione, commissionabile
anche ad una autofficina specializzata, deve poi essere registrata e trascritta
sulla carta di circolazione del veicolo, in quanto per ogni vettura esistono
vari tipi di gancio e non sempre sono tutti idonei all’utilizzo che
se ne vuole fare. L’installazione
costa mediamente dai 350 ai 500 euro e sempre di più si va diffondendo
l’installazione dei ganci cosiddetti "smontabili" che evitano
il danneggiamento del paraurti delle altre auto in caso di tamponamento
e quando si compiono manovre di parcheggio. Infine,
è utile sapere che bisogna rispettare il peso trainabile descritto
dal costruttore del gancio, a fronte del quale non solo si incorre in
una contravvenzione alquanto salata, ma si possono incontrare amare sorprese
anche per quanto riguarda la "salute" del proprio veicolo e
delle parti di carrozzeria più vicine all’attacco del gancio.
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