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Articoli 24/01/2003

Traino di rimorchi e carrelli Guida al traino col gancio

Traino di rimorchi e carrelli
Guida al traino col gancio

di Roberto Rocchi

Vi siete mai chiesti cosa fare quando vi tocca agganciare un rimorchio alla vostra auto? Quali, ad esempio, i limiti di categoria o di traino possibili per l’autovettura che possedete? Ecco una piccola guida che certamente vi aiuterà nell’impresa. Alla vostra macchina potete agganciare vari tipi di rimorchi, ognuno adatto ad un uso specifico. Per sapere quanto potete trainare fate riferimento alla carta di circolazione e più esattamente alla sigla 0.1 e 0.2: la prima indica in chilogrammi il peso massimo trainabile della vettura se il rimorchio ha il sistema frenante, la seconda se si tratta di un rimorchio privo di freni.  Considerate che per viaggiare sicuri è meglio non spingersi al di là della capacità di traino e nel caso si debba trainare rimorchi adibiti al trasporto di attrezzature sportive è meglio scegliere carrelli a più ruote, così che in caso di foratura siano minori i rischi che si corrono. Cosa dice esattamente la legge? Qualora il rimorchio non abbia più di due ruote allora è considerato parte integrante dell’auto e prende il nome di carrello appendice. Ecco le caratteristiche e gli obblighi da rispettare per chi lo usa:
• larghezza massima 2,55 metri;
• lunghezza totale (compreso il veicolo trainante) 12 metri;
• altezza massima 4 metri;
• peso complessivo non superiore a 750 Kg;
• sistema di segnalazione visivo composto da luci, stop, frecce e catarifrangenti;
• gancio traino omologato e regolarmente collaudato;
• targa ripetitrice uguale a quella del veicolo trainante (da richiedere all’Ispettorato della Motorizzazione Civile)
• patente di categoria "B" per il conducente;
Qualora si circoli con un rimorchio non in regola si va incontro ad una sanzione amministrativa, mentre la revisione va effettuata alla stessa scadenza prevista per l’autovettura. Inoltre i carrelli appendice non pagano tassa di proprietà ed assicurazione, dovete però comunicare l’installazione del gancio traino alla vostra impresa assicuratrice, la quale potrà sensibilmente aumentare il premio polizza. Esistono poi altri tipi di rimorchi quali le roulotte ed i carrelli con peso superiore a 750 chilogrammi o con più di due ruote, i quali debbono essere immatricolati e pagano una tassa di proprietà di circa 20 euro. In questo caso debbono osservare alcune prescrizioni più rigide delle precedenti e sottoporsi periodicamente alla visita di revisione presso gli ispettorati della Motorizzazione civile (ora Dipartimenti dei trasporti terrestri) o nelle officine autorizzate. Infine, un ultimo commento spetta anche alle spese che si debbono sostenere per fornire la propria autovettura di un gancio traino (su alcune macchine può essere montato di serie). Questa operazione, commissionabile anche ad una autofficina specializzata, deve poi essere registrata e trascritta sulla carta di circolazione del veicolo, in quanto per ogni vettura esistono vari tipi di gancio e non sempre sono tutti idonei all’utilizzo che se ne vuole fare. L’installazione costa mediamente dai 350 ai 500 euro e sempre di più si va diffondendo l’installazione dei ganci cosiddetti "smontabili" che evitano il danneggiamento del paraurti delle altre auto in caso di tamponamento e quando si compiono manovre di parcheggio. Infine, è utile sapere che bisogna rispettare il peso trainabile descritto dal costruttore del gancio, a fronte del quale non solo si incorre in una contravvenzione alquanto salata, ma si possono incontrare amare sorprese anche per quanto riguarda la "salute" del proprio veicolo e delle parti di carrozzeria più vicine all’attacco del gancio.

 



di Roberto Rocchi

da "Il Centauro" n. 73
Venerdì, 24 Gennaio 2003
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