LETTERE (...) I morti di alcol sono ignorati Perché in Italia ogni 22
minuti una persona muore per problemi legati al consumo di alcol e la cosa non
fa notizia? Eppure si trova una eco a tutto, tutto fa notizia. Sorprende
davvero questo stato di torpore, di indolenza, di pigrizia a volersene
occupare. O forse l’interesse la fa da padrone. Il sindaco di Riva ha
inaugurato una birreria assieme ad un vescovo (abbiate pazienza ma lo scrivo
minuscolo), a Rovereto un volantino tra religione e volontariato invita, sabato
prossimo, ad una degustazione di prelibati vini. Il ricavato va ad un certo don
Guido missionario nel mondo… Davvero sconcertante ma sembra per pochi, in molti
sembrano condividere che feste e occasioni siano sempre accompagnate da questa
sostanza che ci ostiniamo a validare in ogni maniera. Difendiamo il vino in
nome della cultura associandolo al copioso sudore del contadino, alle sue
fatiche inenarrabili…E vorremmo avvicinare i giovani a questa cultura ma loro
preferiscono altre sostanze. Il vino a loro non piace e prontamente ecco che il
mercato colora e mistifica brodaglie insensate astutamente fredde e zuccherate.
Cosicché anche le ragazze scelgono di approcciarsi volentieri. Perché ci
ostiniamo a far finta di non vedere queste cose? Sono pure nostri figli. E,
caspita, abbiamo insegnato noi a bere a questi ragazzi. Ma preferiamo definirli
annoiati, figli di un tempo privo di valori (solo loro non hanno valori, ma
guarda un po’ ...). Ci fa comodo incolpare la discoteca, la scuola ma continuiamo
a consumare il nostro bicchiere, a bere (certo, moderatamente...) ad ogni
occasione sentenziando, con l’alito "alcolico", rispetto ai valori da
seguire (sempre per gli altri …) Qualche sera fa ero a Ronzo per una serata,
invitato da un gruppo di giovani della Val di Gresta a "parlare di
alcol". Erano una quindicina, qualcuno con i genitori. Hanno persino preso
appunti, li ho visti interessati, informati, attenti e consapevoli. Abbiamo
fatto qualcosa di interattivo, non una lezione sull’alcol ma abbiamo parlato
dei rischi del bere, della difficoltà ad essere se stessi quando si è in
compagnia, della difficoltà di bere un’aranciata se il gruppo decide per la
birra. E abbiamo parlato di come sarebbe opportuno saper fare scelte giuste
rispetto a fattori di rischio (per ogni rischio, per ogni sostanza, per ogni
devianza). La presenza dei genitori significa molto, significa che non c’è
delega a nessuno quando si parla della propria salute e del proprio benessere.
La famiglia è garante in sinergia con la scuola, le associazioni, il comune, lo
sport. E per essere garanti (affettivamente ed effettivamente garanti) bisogna
aprire gli occhi come genitori, aprire il cuore e mettersi in discussionei sul
nostro personale rapporto con l’alcol. Contemporaneamente bisogna promuovere
incontri, vigilare sulle istituzioni, sulle feste, sulle sagre, sulle occasioni
pubbliche ove il coronamento del tutto è sempre la solita bevuta tra falsa
cultura e vero business (per chi somministra la sostanza). Queste poche righe
sono destinate forse ad essere lette con poca considerazione ma mi piace
pensare che i giovani della val di Gresta mi inviteranno ancora. E magari
saranno in trenta! Franco Baldo , presidente Club Alcolisti in Trattamento Mori IL GIORNALE DI VICENZA L’indagine della Regione Alcol, allarmano i dati sul
consumo fra i quindicenni
I ragazzi vicentini consumano
abitualmente birra (la bevanda in assoluto preferita), vino e liquori: sono fra
i più “regolari” nel Veneto di Salvatore Nigro Il consumo di alcol
tra gli adolescenti vicentini assume le dimensioni di un fenomeno tutto da
scoprire, tanto più preoccupante se visto nell’ottica dell’età scolare.
Un’indagine della Regione Veneto mette a fuoco una realtà ancora poco
conosciuta e piuttosto sottovalutata da quanti vivono con gli adolescenti, ad
iniziare dai famigliari e dagli operatori scolastici. - Si può parlare di dipendenza da alcol tra i ragazzi
vicentini, almeno nella fase iniziale? «Per alcolismo dobbiamo intendere un consumo abituale di
alcolici al di fuori dei pasti, consumo che, in soggetti predisposti, può
portare all’innesto della dipendenza. Il consumo abituale, però - afferma
Alessandro Pilan, psicologo e psicoterapeuta per le dipendenze patologiche e
consulente dei disturbi adolescenziali presso la cooperativa sociale Nuova Vita
di Vicenza - non vuol dire automaticamente alcolismo, che scatta in presenza di
fattori psicologici e neurologici, tali da far emergere disturbi latenti della
personalità. Per quanto riguarda il discorso alcol tra i giovani direi di non
sottovalutare il fenomeno e di stare allerta affinché lo si possa gestire». - Si può focalizzare di più il problema? «Se spostiamo i tempi dell’analisi agli anni precedenti
l’adolescenza, vediamo come il consumo iniziale di bevande alcoliche trovi gli
adulti favorevoli ai primi bicchieri, quasi un viatico verso l’età adulta. Al
di fuori della famiglia le cause spaziano dall’emulazione per reggere il
confronto con i coetanei all’emozione che il bere può arrecare, dall’esigenza
di fare l’esperienza della sballata alla necessità di trasgredire, di andare
oltre le regole sociali imposte dagli adulti». - Quali le
conseguenze del bere? «Le conseguenze
riguardano anzitutto il rischio di una futura e possibile dipendenza,
capace di provocare effetti dirompenti a tutti i livelli, da quelli relazionali
alle difficoltà nel contesto scolastico e famigliare, con fenomeni frequenti di
violenza, fino a sfociare nell’autoemarginazione». (*) - Sono possibili degli interventi correttivi? «Prima di
parlare di interventi correttivi bisogna fare un passo indietro e rivedere il
rapporto con l’alcol nella fase iniziale. Anzitutto in famiglia: non
sottovalutare mai il consumo di alcol tra i ragazzi ma considerarlo una
sostanza pericolosa se supera una certa quantità. Ancora: i genitori devono
porsi come modelli positivi nel rapporto con l’alcol perché non basta condannarlo
solo a parole. La fase degli interventi è successiva, quando le parole non
bastano più ed allora sarà meglio recarsi nelle strutture specialistiche
presenti sul territorio dove si trattano i soggetti dipendenti dall’alcol. È
importante, però, non demonizzare i casi di dipendenza, non vergognarsi di
averne in famiglia, non arrendersi ma contattarci quanto prima perché la
terapia ha maggiore efficacia se intrapresa nella fase iniziale». - Si può parlare di prevenzione? «Certamente, anche se diventa difficile indicare dei
percorsi validi per tutti. Oltre la normale vigilanza, da parte degli adulti,
il luogo più idoneo alla prevenzione è la scuola che può avere un ruolo
decisivo - conclude Pilan - nell’informare i giovani sui pericoli che si
corrono e può mettere in atto un efficace percorso di prevenzione, magari con
l’aiuto di specialisti esterni ed in sintonia con le famiglie degli studenti». La struttura di Vicenza che tratta la dipendenza legata
all’alcol ha il numero di telefono 0444/505 925. (*) Nota: è preferibile parlare di problemi correlati all’alcol e non di alcolismo. Nel secondo caso si sottovalutano tutti i problemi causati da modalità di bere diverse dalla condizione di dipendenza. L’allarme deve scattare prima dei segnali di dipendenza, altrimenti ci si limita a fare una prevenzione secondaria. VIRGILIO NOTIZIE SICUREZZA STRADALE/ NEL 2005 INCIDENTI MORTALI IN CALO DEL
7,1% Nei fine settimana il numero più alto di vittime Napoli, 13 mar. (Apcom) - Nel 2005, in Italia, è diminuito
il numero degli incidenti stradali, confermando il trend positivo registrato
nel 2004. Nell’ultimo anno si è registrato un calo degli incidenti mortali e
delle vittime, rispettivamente del 7,1% e del 7%. Un calo del 7% circa si è
verificato anche per gli incidenti con lesioni e per i feriti. Questi alcuni
dei dati resi pubblici oggi, a Napoli, da carabinieri e Polizia stradale
nell’ambito della tappa di "Progetto Icaro", la campagna di sicurezza
stradale che, quest’anno si è svolta nel capoluogo partenopeo. Il fine settimana resta, anche per il 2005, il momento di
maggior pericolosità e sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 32 anni quelli
che si mettono al volante in stato di ebbrezza. Le ore notturne e la fascia tra
le 4.00 e le 6.00 sono quelle in cui si verificano più incidenti. Nei soli
giorni di sabato e domenica si sono verificati quasi il 40 per cento del totale
degli incidenti mortali (1.210) e delle persone decedute (1.386). di questi, 361
incidenti mortali (il 29,8%) con 427 vittime (il 31%) si sono verificati nelle
ore notturne del fine settimana, tra la mezzanotte e le sei di mattina. Durante i sabato e le domeniche del 2005 sono stati controllati, con etilometri e precursori, 108.217 conducenti (+34,9% rispetto al 2004), di cui 16.718 (pari al 15,4%) sono stati trovati in stato di ebbrezza alcolica e denunciati. Oltre il 72% dei conducenti risultati positivi ai controlli aveva un’età compresa tra i 18 e i 32 anni (19,7%). Il 63,9% di quelli risultati positivi aveva un tasso alcolemico superiore a 1 g/l. Durante i controlli, Polizia stradale e carabinieri hanno denunciato 729 conducenti per guida sotto l’influenza di stupefacenti, ritirando 18.778 patenti di guida e 10.662 carte di circolazione. IL GAZZETTINO (RO) ULSS 18 Gli studenti imparano a vincere la
tentazione di alcol e droghe (n.a.) Statistiche e sondaggi su alcol e sostanze stupefacenti dimostrano che il consumo tra adolescenti è in aumento costante, perché l’età media di chi ne fa uso continua a diminuire. Se le prime esperienze arrivano «perché lo fanno tutti, e allora perché non dovrei farlo anch’io?», il Sert dell’Ulss 18 ha elaborato un progetto che, nell’istituto "Marco Polo" di Rovigo, ha coinvolto una cinquantina di studenti. "La salute mi riguarda" ha formato nell’anno scolastico 2004/05 una quindicina di alunni delle classi seconde del "Marco Polo" a diventare "modelli di comportamento", orientandoli alla prevenzione delle tossicodipendenze. Gli stessi studenti, ora, con l’esperienza e la formazione messe sulle spalle un anno fa, sono diventati gli "insegnanti" anti-dipendenze per gli attuali allievi delle seconde classi. «È opinione condivisa da psicologi e docenti che le informazioni e i modelli di comportamento assumano maggior efficacia e credibilità se sono diffusi dal "gruppo dei pari"», spiega Maria Antonietta Stellin, la "prof" referente del progetto promosso per l’Ulss 18 dalla psicologa Maria Angela Rossi. «Il messaggio trasferito da studente a studente - conclude - è che "lo sballo" non è necessario per stare bene. Prima di "sballare" è meglio ragionare, e cercare piuttosto le "trasgressioni" che non pregiudicano il proprio benessere». ASCA CALCIO: PREFETTURA, VIETATI ALCOLICI PER
ROMA-MIDDLESBROUGH Il Prefetto di Roma Achille Serra - su proposta del
Questore Marcello Fulvi e d’intesa con il Sindaco Walter Veltroni - ha vietato
dalle ore 08.00 alle ore 24.00 del 15 marzo p.v., in occasione dell’incontro di
calcio Roma-Middlesbrough, valevole per gli ottavi di finale di Coppa U.E.F.A.,
la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Il
provvedimento - si legge in una nota - e’ stato motivato dalla necessita’ di
prevenire IL MESSAGGERO (ANCONA) JESI/IL LAVORO DELLA POLIZIA MUNICIPALE Controllo costante, servono uomini di MATTEO TARABELLI JESI – Centoquarantacinque anni di storia. Quasi un secolo e mezzo di impegno e dedizione a tutela della sicurezza. La polizia municipale di Jesi continua a svolgere il proprio lavoro, nonostante la ristrettezza d’organico. Sono poco più di trenta infatti i vigili urbani operanti in città, anche se secondo la normativa vigente dovrebbero essere quasi il doppio. Attualmente, l’organico è composto dal comandante, Enrico Lancellotti, da cinque ufficiali, dieci vigili scelti e da poco più di quindici vigili urbani. Un problema pesante segnalato all’amministrazione comunale anche in occasione della consueta festa di gennaio, anniversario annuale della fondazione del Corpo (anno 1861), quando furono illustrati gli incoraggianti dati del 2005, come la diminuzione degli incidenti stradali. «La presenza costante sul territorio, l’utilizzo degli autovelox e le rotatorie hanno ridotto il numero dei feriti sulle strade cittadine» ha spiegato il comandante Lancellotti. Nel corso del 2005, la polizia municipale ha accertato 13.300 infrazioni, ritirando 18 patenti e 44 carte di circolazione. Gli incidenti stradali sono stati 252, di cui 130 con feriti e 1521 sono state le violazioni per eccesso di velocità. Ma non sono esclusivamente gli illeciti stradali ad impegnare quotidianamente i vigili urbani. Ci sono anche il trasporto coattivo in ospedale delle persone con gravi problemi psichici e l’accompagnamento dei minori in strutture protette. Da non sottovalutare poi, la consueta prassi di trattare con gli ubriachi alla guida a salvaguardia del quieto vivere LA SICILIA Favara, auto nella scarpata muore
un bimbo di 8 anni Schianto nella notte. E’ stato sbalzato fuori
dall’abitacolo e la vettura gli è finita addosso. Illeso il padre: aveva
bevuto Favara. Morire a
otto anni forse perché il padre era ubriaco. Salvatore Kessler, di Favara, era
un bambino pieno di vita come del resto lo sono tutti i ragazzini della sua
età. Gaetano Ravanà IL GAZZETTINO (Venezia) IN VIA ORIAGO Ubriaco fugge dopo l’incidente
Investito da un auto che fugge, chiama le volanti che poco dopo rintracciano l’investitore: D.J, 53 anni, polacco, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. IL GAZZETTINO (VENEZIA) RITIRATE 37 PATENTI Ubriaco, dorme in autostrada
Trentasette patenti ritirate in poche ore. È il bilancio
dei controlli eseguiti in questo fine settimana e continuati anche nella notte
tra sabato e domenica dagli agenti della Polstrada di Mestre. Decisamente
singolare il caso di un camionista lituano che, in preda ai fumi dell’alcol, ha
pensato di addormentarsi fermando il Tir in corsia di marcia, lungo
l’autostrada, a Cessalto: oltre alla Polstrada, temendo il peggio, sono
intervenuti i vigili del fuoco e il 118. In realtà l’uomo si era solo
addormentato al volante, ubriaco fradicio. Caricato in ambulanza, gli è stata
ritirata la patente. Nella sola scorsa nottata sono stati 23 gli automobilisti rimasti appiedati, di cui 7 per eccesso di velocità e per guida in stato di ebbrezza. Tra questi da segnalare il "pilota" pizzicato in tangenziale a 161 chilometri all’ora contro un limite di 80: il giovanotto, 22 anni, guidava a più del doppio della velocità consentita ed era pure "allegro": contro un limite di 0,50 gli è stato riscontrato un tasso alcolico di 1,81. 14 invece le patenti ritirate nella sola mattinata di sabato, tra cui quella del conducente di una Audi A6 che correva a 212 chilometri all’ora. "Appiedato" anche un ventiduenne protagonista di un incidente avvenuto a Marghera: stava tornando da una festa in discoteca, il controllo con l’etilometro - 1,64 contro 0,50 - gli ha comportato il ritiro della patente. CORRIERE ROMAGNA Ubriaco vola sul guard rail della
Superstrada
RIMINI - L’Audi A3 seriamente danneggiata; 20 metri di guard rail da ripagare; la patente ritirata e conseguente denuncia alla procura della Repubblica, perché l’etilometro chiesto in prestito dalla Polizia municipale ai carabinieri, inequivocabilmente racconta che ha drizzato la curva per aver bevuto un goccio di alcol di troppo.Finale di sabato con il botto quello andato in scena al chilometro 8+850 sulla corsia della Superstrada che da monte porta a mare.A chiedere l’intervento inutile - fortunatamente - dell’ambulanza e del Reparto Infortunistica dei Vigili urbani, alcuni automobilisti di passaggio che alle 4 circa hanno visto la berlina tedesca condotta dal 23enne sammarinese, drizzare a velocità molto sostenuta una curva a destra, strisciare e far saltare una ventina di metri di barriera di protezione, prima di finire la propria corsa semidistrutta.Per fortuna del conducente - come detto - la solidità della propria auto gli ha evitato qualsiasi guaio di natura fisica.Oltre ad imprestare l’etilometro, l’equipaggio del Radiomobile dei carabinieri ha aiutato i vigili a controllare e regolare il traffico durante i rilievi. CORRIERE ADRIATICO L’uomo, originario di Ravenna, è grave Centauro in coma etilico si
schianta in autostrada
ANCONA - Terribile schianto ieri notte, poco prima delle 21, lungo l’autostrada A14 nel tratto di corsia in direzione Nord subito dopo la galleria di Sappanico. Un uomo originario di Ravenna, alla guida di una moto Mv Agusta modello Brutale, si è schiantato contro una Ford nel tratto di strada dove attualmente vi è un restringimento di carreggiata a causa di alcuni lavori in corso. Il ravennate non si è accorto delle auto in colonna che procedevano ad un’andatura moderata. L’impatto è stato così inevitabile e violento. L’uomo è volato in aria ricadendo poi sull’asfalto e rimanendo immobile. Immediata la chiamata alla centrale operativa di “Ancona Socccorso”. Gli infermieri professionali del 118 hanno così organizzato tempestivamente l’emergenza inviando sul posto il proprio equipaggio a bordo dell’automedica di Torrette giunta con un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano. Il centauro è apparso da subito in condizioni gravissime. Dopo che i medici gli hanno tolto il casco con la dovuta cautela, sono subito iniziate le fasi necessarie alla rianimazione. Il personale del “118-Ancona Soccorso” si è accorto però immediatamente che l’uomo era in condizioni gravi non tanto per l’impatto avuto con la macchina quanto per il fatto che si trovava in coma etilico. Il motociclista aveva dunque bevuto fino all’eccesso per poi mettersi in sella alla moto in condizioni a dir poco precarie. Successivamente, sul luogo dell’incidente, sono intervenuti anche gli uomini della polizia stradale di Pescara che hanno proceduto nell’effettuare i rilievi. L’uomo è stato quindi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette per poi essere trasferito in sala urgenza. Le condizioni del motociclista, pur non essendo in pericolo di vita, sono comunque gravi. IL MESSAGGERO Molesta una ragazza, rischia il linciaggio di PAOLA VUOLO ROMA E’ accaduto a Roma, alle 21 di sabato sera. Il
carabiniere di quartiere ferma un tunisino ubriaco che molesta una ragazza di
14 anni sul tram. Il militare salva la giovane dal tunisino, e il tunisino dal
linciaccio dei passeggeri. A Sassuolo ieri la gente ha sfilato per gridare la
propria solidarietà ai carabinieri trasferiti a Bologna, dopo il video choc che
li fa vedere mentre pestano un marocchino. LA SICILIA Priolo Ha accoltellato l’ex suocero subito arrestato dalla
polizia Priolo. Durante una violentissima colluttazione ha vibrato una micidiale coltellata allo stomaco del padre padre dell’ex convivente, il quale, dopo essere stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico, si trova ricoverato, con la prognosi riservata, all’ospedale «Umberto I». Il mancato omicida è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Priolo. Si chiama Corrado Tanzi ed ha 31 anni. Il ferito si chiama Sebastiano Carrubba. All’ospedale di Siracusa sono dovuti ricorrere anche la figlia e la madre di Sebastiano Carrubba: la prima ha riportato una ferita da taglio alla fronte, la seconda ha invece avuto riscontrate delle ecchimosi sparse. All’ospedale di Augusta, invece, è stato accompagnato dai poliziotti di Priolo il mancato omicida al quale i medici hanno riscontrato una ferita da taglio alla mano destra con lesione al tendine, giudicata guaribile in 30 giorni. La sanguinosa aggressione è successa ieri pomeriggio, in un’abtiazione di via Magnisi. Corrado Tanzi, in evidente stato di ubriachezza, pretendeva delle spiegazioni sull’aborto farmacologico cui si era sottoposta la sua ex convivente, con la quale il rapporto sentimentale si era bruscamente interrotto giorni prima. Il padre della ragazza ha esortato l’ex genero a lasciare la casa ma, per tutta risposta, si è visto aggredire e, durante la colluttazione che ha dovuto ingaggiare, è stato raggiunto da una coltellata allo stomaco. MANTOVA.COM Minacce sotto la finestra della ex
moglie. Arrestato
Un 36enne di San Benedetto Po è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri. L’uomo, da poco separato, ieri mattina si è presentato ubriaco e armato di coltello sotto alla casa della ex-moglie a Pegognaga, urlando minacce e offese. La donna, spaventata, ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti arrestandolo IL MESSAGGERO (MARCHE) SAN BENEDETTO Vandali ancora in azione: danni al
Ristorante Rondò
SAN BENEDETTO - Una notte ancora di violenze. E ancora di
vandalismisi. Dopo i roghi di auto di Grottammare, i teppisti hanno scatenato
la loro idiozia contro il Ristorante Rondò , nel cuore della rotonda di Porto
d’Ascoli, a San Benedetto. Tavoli fracassati, una vetrina sfondata e l’insegna
luminosa distrutta, il bilancio delle bravate. «Non ne possiamo più -afferma Francesco Lettera, il titolare del ristorante- soprattutto perchè è una cosa continua. Ogni fine settimana qui attorno è pieno di ubriachi che ne combinano di tutti i colori. Solo pochi giorni fa ci avevano sfasciato l’insegna luminosa, la volta precedente era toccato a una vetrata laterale e adesso se la sono presa anche con quella centrale». E c’è pure la vigilanza di una società privata. «E’ servito a poco - prosegue Lettera - perchè i vandali continuano a spadroneggiare. La scorsa sera avevo chiuso il locale all’una e mia moglie, quando è scesa in mattinata, ha trovato questa devastazione. E’ uno stillicidio continuo, danni che si sommano gli uni agli altri. Ma noi stiamo qui a lavorare, facciamo dei sacrifici e non credo sia giusto che ci giochiamo tutto per lasciar divertire quattro sciocchi. Possibile che non si possa far nulla, che le forze dell’ordine non possano esercitare un controllo più assiduo? Siamo stanchi, veramente stanchi». IL MESSAGGERO(RIETI) BIVIO CONCERVIANO Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere. Tolto il tabacco, ieri mattina un quarantenne di Rieti, ha rischiato di sfracellarsi insieme alla giovane moglie, tutto per qualche grappino di troppo. L’uomo era partito con la sua compagna per una gita domenicale al Lago del Salto: sole a volontà e aria tersa, ma un po’ freddina. Allora che c’è di meglio di un paio, magari tre grappini per scaldare l’atmosfera? Purtroppo Bacco alla guida si rivela perdente su tutta la linea e, a causa di un semplice sasso finito in mezzo alla carreggiata, al bivio di Concerviano va a sbattere con l’auto contro una scarpata, per fortuna senza precipitarvi. Arrivano i primi soccorritori del 118 e l’odore pungente e inconfondibile dell’alcool colpisce gli infermieri. La donna non presenta ferite ma lui, il quarantenne furbetto e in vena di divertirsi, riporta un brutto trauma alle ossa nasali e una bella contusione toracica. Se la caverà con dieci giorni di prognosi. (...) REPUBBLICA.IT FOGGIA: RIFIUTA DI DARE 100 EURO, VIOLENTANO LA MOGLIE Avevano chiesto 100 euro al marito e al suo rifiuto hanno violentato la moglie. E’ accaduto a Borgo Segezia dove i carabinieri della compagnia di Foggia hanno arrestato quattro cittadini rumeni: Ragalia Dumitri e Octavian Nederu du 30 anni, e Sandel Ciuca e George Danica di 37 anni. Per loro le accuse sono di tentata estorsione, sequestro di persone e violenza sessuale di gruppo. Vittima della violenza una donna di 41 anni e il marito di 39 anch’essi rumeni. La vicenda e’ avvenuta a Borgo Segezia nella tendopoli che si trova nei pressi della parrocchia della Madonna di Fatima, il cui parroco don Ivone da tempo si prodiga per aiutare i tanti extracomunitari che vivono in condizioni igienico sanitarie disastrose. Sabato sera i quattro uomini si sono avvicinati alla tenda dove dormiva la coppia. Forse anche perche’ sotto l’ebbrezza dell’alcool, uno dei quattro ha prima chiesto una sigaretta e poi 100 euro, altrimenti - ha detto - avrebbe abusato della moglie. CORRIERE ADRIATICO Ubriachi al volante. Ritirate sei patenti
CIVITANOVA - Continuano i controlli della polizia stradale
sugli ubriachi al volante. Gli ultimi sono stati effettuati dagli agenti di
Macerata nella notte fra sabato e domenica scorsi lungo la statale fra
Civitanova e Porto Recanati. In tutto sei le patenti ritirate ad altrettanti
automobilisti che avevano alzato troppo il gomito prima di mettersi alla guida. Si tratta di un servizio preventivo che di certo, negli anni, ha scongiurato numerosi incidenti. Le comitive che escono per una serata in allegria o al ristorante debbono fare una scelta drastica. Un componente del gruppo deve restare sobrio. Anche perché oltre al ritiro della patente ci sono una multa salata e una denuncia. CORRIERE ROMAGNA Troppo alcol in corpo Patente “azzerata” forlì - Per l’eccesso di alcol nel sangue si è visto togliere 20 punti dalla patente (che aveva appena ottenuto) in un sol colpo e adesso - se vorrà mettersi al volante - dovrà tornare a sostenere l’esame per il rilascio del documento di guida. E’ successo ad un forlivese di 21 anni, “beccato” dagli agenti della Polizia stradale di Rocca San Casciano in servizio a Forlì nella notte tra sabato e domenica. Il ragazzo si trovava a bordo di una Mercedes quando l’etilometro gli ha riscontrato 0,90 grammi di alcol per litro di sangue, col limite di legge a 0,50. Altri due casi analoghi sempre sabato notte: in piazzale della Vittoria un 36enne tunisino residente a Forlì, alla guida di una Fiat Punto, ha fatto toccare l’1,55 allo strumento degli agenti, mentre - alle 3 - un forlivese 27enne, in piazzetta Savonarola ha raggiunto l’1,12. BRESCIA OGGI A Desenzano Ubriachi ritirate 11 patenti
Undici patenti di guida sono state ritirate nelle prime
ore di ieri mattina dalla polizia stradale, impegnata in controlli sulle strade
di Desenzano e Sirmione. Dieci ragazzi e una ragazza sono risultati positivi
alla prova dell’alcol-test; in cinque casi il tasso era tre volte superiore al
limite. Il più giovane dei denunciati per guida in stato di ebbrezza ha 20 anni, il più vecchio 30. Il ventenne era alla guida di una Porsche, e si è dato alla fuga dopo l’alt. È stato bloccato dopo un breve inseguimento. (...) LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(BASILICATA) Sulla statua del patrono S.
Gerardo spunta una bottiglia vuota di birra Potenza Una bottiglia di birra vuota, completamente «scolata» in gergo da strada, posata «delicatamente» sul braccio della statua di San Gerardo, protettore di Potenza e dei potentini. Un gesto provocatorio? Uno sberleffo a tutta la città? Un messaggio rivolto direttamente al sindaco: siamo noi i padroni del centro storico, in barba a tutti i tuoi divieti e le tue ordinanze? Semplicemente una bravata di quei «quattro» ragazzi che hanno pensato bene di scavalcare la barriera attorno al tempietto per far parlare un po’ di se? Comunque la si voglia leggere si è trattato di un gesto di sfida, lanciato proprio dal simbolo della città stessa: il tempietto di San Gerardo. Sicuramente non può bastare un’ordinanza del sindaco per arginare un fenomeno sempre più preoccupante, diffuso soprattutto fra i giovanissimi che il sabato sera,sciolte le briglie da parte della famiglia, scolano tranquillamente le loro bottiglie di birra. L’acool è la «droga» dei giovanissimi, una bottiglia di birra è alla portata di tutti e ti consente di «sballarti"e portarti fuori dalla realtà. Chi ha compiuto quel gesto non dimentichi però la famosa canzone potentina intitolata proprio al Santo Protettore: «San Gerardo prutettore d’ Putenza general adda fa venì nù mal a chi l’anna disprzza». Maria Ragone CLUBPAPILLON.IT DEL 13 MARZO 2006 VINO SALVADENTI Dal Canada arriva la notizia che il vino rosso svolge un’azione
benefica contro i disturbi che colpiscono denti e gengive. (*) Secondo lo
studio di un’università del Quebec un componente della bevanda, i polifenoli,
si dimostra in grado di proteggere dalle periodontiti, malesseri che provocano
tremolii e perdita di denti e affliggono il 15% della popolazione adulta
mondiale e il 65% degli ultracinquantenni
(*) Nota: dobbiamo rassegnarci a leggere ancora notizie come questa. L’elenco delle patologie che verranno associate ad un effetto benefico del vino è ancora lungo. Mancano le unghie incarnite, il ginocchio della lavandaia, le borse sotto gli occhi... Alla bottega di via piazzi I più richiesti tè e caffè, la
novità birra agli spinaci (m.bar.) Secondo Marianna Gugiatti, volontaria della
Bottega del commercio equo e solidale di via Piazzi, il fiorire di negozi e
ristoranti che propongono le tradizioni gastronomiche di paesi lontani è un
fatto sicuramente positivo, perché permette di avvicinarsi a culture diverse,
ma «è necessario porre attenzione ai criteri con cui i prodotti vengono
importati». Il principale obiettivo della rete a cui anche la Bottega di
Sondrio fa riferimento è quello di garantire ai produttori delle materie prime
importate dal sud del mondo guadagni adeguati. «Questa forma di commercio -
prosegue Gugiatti - si fonda sul rispetto della dignità dei lavoratori
impegnati nelle piantagioni da cui la merce che vendiamo qui in Italia
proviene». E di prodotti alimentari "esotici", la Bottega di Sondrio
è ricca. Si va dai generi più tradizionali, sempre i più richiesti, come il
caffè, il the e lo zucchero di canna. Ma varrebbe la pena di provare anche cibi
più curiosi, come le confetture preparate con frutta esotica, il cioccolato,
prodotto facendo esclusivamente ricorso al burro di cacao e non ad altri grassi
vegetali, il guaranà, coltivato da una tribù brasiliana e presente nell’elenco
dei presidi di Slow Food. «La novità di questi giorni - ci informa Gugiatti - è
la birra. Si tratta di una bevanda prodotta da una birreria belga utilizzando
materie prime provenienti da coltivatori aderenti alla rete del commercio equo
e solidale. (*) Nella preparazione vengono utilizzati semi di quinoa, una
pianta simile allo spinacio, che cresce in Bolivia e che è molto utilizzata
dalla popolazione locale». (*) Nota: hanno sempre più successo iniziative di commercio equo e solidale. Sempre più persone scelgono consumi alternativi a prodotti che sono correlati a situazioni di sofferenza e vessazione. Gli alcolici sono pure loro prodotti commerciali correlati a condizioni di sofferenza e vessazione, ma la scarsa sensibilizzazione verso questi problemi fa si che un modo simile di affrontarli sarebbe scarsamente recepito. La
Nuova Venezia la scuola guida per bere vino di lorenzon La Nazione (La Spezia) Padroncino al volante ubriaco Corriere della Sera (Abbonati) Vino dentro Il
Sole 24 Ore
Martedì, 14 Marzo 2006 email
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