190 i partecipanti all’incontro formativo su "Segnali Stradali e Sicurezza" organizzato questa mattina a Palazzo Cittanova, da Provincia di Cremona, tramite il Settore Manutenzione Strade e Viabilità e il Cisal, d’intesa con Centro Studi 3M. Molte province e comuni, anche di altre regioni, la polizia locale, la polizia stradale, Aem, Regione Lombardia. Soddisfatta l’Assessore Provinciale Viabilità Fiorella Lazzari che nell’introdurre l’incontro ha ricordato a partire dal piano della sicurezza, l’importanza di un’azione coerente. "Gestiamo 900 km di strade, è determinante vi sia omogeneità d’intervento tra diversi enti proprietari". E ha ribadito la filosofia perseguita dalla Provincia di Cremona: "eliminare le ridondanze, perché troppi cartelli generano confusione e incertezza". Sulla bontà di questa impostazione è tornato il Dirigente del Ministero Infrastrutture Francesco Mazziotta: "Tre secondi per decidere. Se un cartello fa pensare vuol dire che ha fallito la sua funzione, deve essere chiaro, istantaneo, ben posizionato, in buono stato di conservazione e adeguato al codice della strada". Ha poi illustrato responsabilità e competenze degli enti proprietari, quantitavamente quasi 10 mila in Italia, l’importanza della pianificazione, i segnali obbligatori e opzionali. "Mai mettere a caso dei soldi per la segnaletica, va scelta con intelligenza tra tanti dispositivi, e in base alle condizioni ambientali e di luce". Per evitare l’accondiscendenza alle "mode del momento", dalle luci complementari alle rotatorie, Mazziotta è stato chiaro: "l’utilità di certi dispositivi va misurata con il contesto". Tre gli esempi analizzati. Con l’invito alla cautela. "Il semaforo intelligente, che non esiste, semmai esistono progettisti intelligenti, può essere usato per avvisare l’utente che ha superato i limiti e lo punisco facendolo fermare, per recuperare il tempo andrà più forte una volta ripartito. Se inizio a pensare di elevare multe, uso il semaforo in modo improprio". Rotatorie e sicurezza. "Sono efficaci su strade a traffico non elevato, con rami di accesso bilanciati, con diametro adeguato e segnaletica di avviso chiara". E gli avvisatori di velocità? "Sono un’altra moda - ha spiegato Mazziotta - non hanno fondamento scientifico o un riscontro reale di efficienza: è una informazione e come tale va bene, ma non può essere null’altro". "Siamo autisti di macchine non di treni". "I cartelli non commentano le strade e meno ce ne sono meglio è". Su caratteristiche tecniche dei cartelli, requisiti di pianificazione, esecuzione e verifica dei materiali, per le diverse prestazioni, è intervenuto Giuseppe Folchieri, Centro Studi 3M. Al tavolo dei relatori anche Patrizia Malabarba, Dirigente Settore Strade della Provincia. |
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