Ma
l’aspetto ancora più allarmante è che il 13% dei ragazzi di 15 anni beve
alcolici abitualmente. Si tratta, secondo lo studio, della percentuale più alta
d’Europa. Sono dati seri, rilevati dall’indagine intitolata «I determinanti
sociali che influenzano le abitudini alimentari e l’attività fisica degli
adolescenti», presentata nei giorni
scorsi a Firenze al Convitto della Calza nel corso della giornata italiana
dedicata alla salute e ai comportamenti dei giovani in età scolare. Alla
ricerca hanno risposto 4.386 ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni. L’indagine
ha portato alla luce anche che il 27% dei quindicenni maschi ha già fumato
hashish o marijuana. Si fermano al 18% le femmine. Il 2% dei quindicenni ha provato droghe pesanti,
il 2,6% cocaina. Fuma
sigarette il 16% dei quindicenni, una percentuale paragonabile a quella della
popolazione adulta. Silvio Garattini, farmacologo di fama europea, fondatore e
direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche
Mario Negri di Milano, ha dichiarato al QN: «Gli
alcolici sono sostanze il cui limite fra utilizzo senza conseguenze per la
salute e tossicodipendenza non è individuabile con precisione. Di regola,
l’assunzione di oltre 50 grammi di alcol al giorno comporta il rischio di
diventare alcol-dipendente. Ma questi confini sono molto personali e
solitamente mutano da soggetto a soggetto». Che danni provoca l’assunzione di alcolici? «Molteplici.
Dall’aumento della probabilità di insorgenza del tumore, soprattutto in
associazione con il fumo, alla manifestazione di malattie epatiche con
conseguenti tumori e cirrosi. Devastanti sono poi gli effetti sul sistema
nervoso centrale e sul comportamento. Conseguenze spesso visibili ad occhio
nudo e seriamente pericolose per la società». Il messaggio è pronto per l’invio con i seguenti file o
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