IL GIORNALE La moglie vuole la separazione: le
stacca il braccio col machete
È stata operata per 8 ore all’Humanitas di Rozzano, Marika
Mezzadra, 27 anni, aggredita a colpi di machete dal marito senegalese, Daouda
Diop, 38 anni, che poi si è messo a guidare per la città come un pazzo. Fino a
quando è stato intercettato e inseguito da una equipaggio della polizia.
L’africano non è stato fermato dalla polizia ma da un autobus contro cui si è
schiantato. E ora si trova anche lui in ospedale in condizioni disperate. Il tempo di visitarla, stabilire le sue esatte condizioni
per capire se può sopportare l’intervento, vista la grave emorragia, e di
attrezzare la sala operatoria. Alle 5 del mattino inizia l’intervento, che si
conclude solo alle 13, per riattaccarle il braccio. Intervento per i medici
«tecnicamente» riuscito, anche se ora bisognerà vedere quanta funzionalità
potrà riprendere l’arto così duramente colpito. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (LECCE) Festa al «London» con i ragazzi dell’Erasmus Al via «tour de pub», gli scatenati party a cura di
Coolclub Al London Tavern iniziano i divertenti martedì «Tour de pub». L’iniziativa, organizzata dal pub di via dei Verardi (nei pressi del Cinema Massimo) in collaborazione con «Erasmus student network» e «Coolclub», è la nuova attesa festa dedicata a tutti gli studenti Erasmus; una nuova occasione per ascoltare buona musica, per incontrarsi, per bere e degustare in compagnia. Il via stasera, con un appuntamento speciale a prezzi speciali per birra e cicchetti, e con tanta musica da una ricca e variegata consolle. Ad animare le serata infatti saranno le selezioni di un caledoscopoico trio di dj salentini: «Tob Lamare», «Sonic the Tonic» e «Skacco», che faranno a ritmo indie rock, punk, new wave, ma anche funky e disco, in un miscuglio di suoni che abbraccia anche ska, electro, e il fascino retrò degli anni 60’, 70’, 80’. Si aggiunge il martedì quindi alla programmazione del London Tavern, è il pub che ospita ogni settimana appuntamenti all’insegna della musica e del buon bere. Domani il locale organizza una giornata dedicata all’assenzio. «Fiumi di parole e fiume di assenzio», degustando il nettare dei poeti si potranno leggere e ascoltare poesie. Sul palco del London Tavern microfono aperto a tutti i poeti in erba che si vogliono cimentare le rime. Infotel: 3383339229- www.coolclub.it. IL MATTINO (CASERTA) Difende donna picchiata dal figlio polacco ucciso Giovane polacco ucciso a coltellate dal figlio alcolizzato della donna che l’ospitava per aver preso le sue difese nell’ambito di un litigio familiare. L’episodio si è verificato nella serata di ieri in un’abitazione del centro di San Cipriano, sotto gli occhi di alcuni testimoni. L’omicida è stato arrestato pochi minuti dopo dai carabinieri. LA PROVINCIA DI CREMONA Foggia. Davanti agli occhi del convivente. Sono tutti
romeni Stupro di gruppo al campo nomadi FOGGIA — Stuprata, ripetutamente e a turno, in presenza del suo convivente che è stato picchiato violentemente con calci e pugni: è accaduto a Foggia ad una donna di 30 anni di nazionalità romena, violentata da quattro suoi connazionali, tutti clandestini, che avevano fatto irruzione nella tenda della coppia chiedendo denaro. I quattro sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persone, tentata estorsione e lesioni. L’ episodio è avvenuto in una tendopoli a pochi chilometri da Foggia. I quattro romeni, palesemente ubriachi, hanno minacciato l’uomo dicendogli: «O paghi 100 euro o violentiamo tua moglie» e l’uomo, non disponendo della cifra richiesta, è stato prima malmenato con calci e pugni e poi è stato costretto ad assistere alle violenze compiute ripetutamente sulla compagna. Uno dei tre, prima di stuprarla ha stordito la donna sbattendole la testa ripetutamente contro un sasso, sotto gli occhi divertiti dei complici che attendevano il loro turno. La donna e il suo compagno, poi, approfittando di un momento di distrazione del branco, sono riusciti a fuggire, a rifugiarsi nella vicina chiesa della Madonna di Fatima e a chiedere aiuto al parroco che ha, immediatamente, chiamato i carabinieri. I quattro sono fuggiti ma i militari li hanno individuati poche ore dopo ed arrestati. Gli investigatori dell’Arma sospettano che i quattro abbiano stuprato altre donne che, forse, non hanno parlato per paura. IL GAZZETTINO (BELLUNO) CALALZO Il
bilancio di Bruna Botter Mongillo, dal 1993 responsabile dell’associazione
calaltina Schiavi dell’alcol già da ragazzi «A 11 o 12 anni
ricoverati per coma etilico. E molti hanno anche il problema droga» Calalzo Alcol nell’omertà più totale. Con un velo di tristezza ma
anche tanta soddisfazione, Bruna Botter Mongillo racconta la vita del Club
Alcolisti di cui è responsabile. L’associazione ha molto di cui andare
orgogliosa, come i traguardi raggiunti dagli alcolisti in trattamento, la nuova
sede. Vive però nel disinteresse generale, dei medici di base, delle famiglie,
come se il problema non toccasse più di tanto la società quando invece ne è una
brutta piaga. Soprattutto in Cadore. Tornando agli adulti, «l’alcolista arriva a un certo punto
che non mangia e deperisce. Perde il lavoro, ma non gli interessa. Vive solo
per l’alcol. Il brutto è che è difficile agganciare i soggetti, e passa sempre
troppo tempo da quando si manifesta la dipendenza a quando iniziano a seguire
il gruppo». Donne, di media età, si sono rivolte al Club, hanno vinto la loro
dipendenza conquistando serenità, autonomia, si aiutano a vicenda nella vita di
tutti i giorni, anche solo per spostarsi con l’auto. «Dove c’è alcol non c’è
pace - conclude la responsabile - ed è una soddisfazione vedere le persone che
si riprendono la propria vita, che torna la serenità in famiglia, che
riscoprono che la vita è bella anche senza la bottiglia». La nuova sede del club è nella biblioteca civica
"Enrico De Lotto", dove è stato inaugurato lo sportello cadorino del
Centro Servizi per il Volontariato. Il Club opera il mercoledì dalle 17.30. Eleonora Riva (*) Nota: il Club degli alcolisti in trattamento non fa “terapia di gruppo”. ANSA.IT DISCOTECHE: NASCE CODICE ETICO CONTRO OGNI FORMA SBALLO PRESENTATO DAI GESTORI AL SALONE SPECIALIZZATO SIB DI
RIMINI (ANSA) - RIMINI, 13 MAR - Angeli della notte, Guidatore designato, alcool test a disposizione nei locali, convenzione con radio-taxi e hotel a prezzi agevolati, squadre anti-rischio sulle strade del ritorno, tolleranza zero contro odio razziale, baby cubiste e alcool ai minori. Sono tra i contenuti del ’Codice etico per le imprese dell’entertainment’, presentato al Sib (la 20/a Mostra Internazionale delle Tecnologie per Eventi, Spettacolo e Locali) di Rimini Fiera dal Silb, il Sindacato Italiano Locali da Ballo. Un vero e proprio testo di autoregolamentazione e comportamento che il mondo dei locali serali e notturni si e’ dato per tutelare i giovani che frequentano gli spazi dell’intrattenimento. Tra i punti salienti, in primis c’e’ la formazione di personale interno per il primo soccorso, gli Angeli della notte, preparati a riconoscere sintomi e comportamenti a rischio e quindi in grado in grado di fare prevenzione e intervenire in modo adeguato in caso di emergenze. Il Codice prevede poi la promozione del cosiddetto Guidatore designato, una figura che viene ufficializzata e individuata all’ingresso del locale. Sara’ lui a guidare l’auto al ritorno e in cambio dell’impegno a non assumere alcolici durante la serata gli verranno offerti l’ ingresso omaggio e bevande analcoliche a prezzo ridotto. Per chi temesse di aver abusato nel bere, le discoteche metteranno a disposizione l’alcool-test. Inoltre, adottando il Codice, tutti i locali aderenti al Silb si impegnano a promuovere la vendita degli analcolici ad un prezzo piu’ basso rispetto agli alcolici. Ed ancora, verranno avviate convenzioni con radio-taxi e hotel per ottenere prezzi agevolati per quanti si trovassero nella condizione di non poter rientrare soli. Per collaborare a garantire la massima sicurezza dentro e fuori dai locali e lungo i tragitti di deflusso, il Codice prevede l’istituzione di una Squadra anti-rischio composta da personale del locale e delle forze dell’ordine. Per mantenere sicurezza e tranquillita’ all’interno del locale i gestori aderenti al Silb si faranno carico di selezionare il pubblico, rifiutando l’accesso a chi dia evidenti segni di alterazione psicofisica o assuma atteggiamenti provocatori anche attraverso l’abbigliamento, per esempio esibendo simboli che incitino all’ odio razziale. Infine il Silb richiama alla ’tolleranza zero’ nei confronti delle esibizioni di baby cubiste e somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni. Secondo i dati diffusi dal Silb, hanno aderito al Codice di comportamento gia’ un centinaio di locali notturni. ’’Il nostro Codice e’ uno strumento finalizzato ad assicurare la piena tutela della clientela - ha spiegato il presidente del sindacato, Renato Giacchetto -. Un impegno diretto da parte dei gestori dei locali per il divertimento sicuro. Sicuro sia perche’ organizzato in strutture realizzate e gestite nel rispetto delle norme di tutela della salute e dell’incolumita’ di chi li frequenta, sia perche’, grazie alla sinergia con il Ministero dell’Interno e l’Istituto superiore di sanita’, adotta regole ben precise in merito a temi sui quali da molti anni l’ associazione e gli imprenditori sono fortemente impegnati, come la lotta alla droga e all’abuso di alcool, la sicurezza stradale e la tutela dei minori’’. Un plauso all’iniziativa e invito ad applicare concretamente queste importanti dichiarazioni d’intenti e’ giunto dal vice prefetto Giancarlo Dionisi, vicedirettore del Centro studi e ricerche del Dipartimento Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno: ’’La strada intrapresa e’ quella giusta - ha detto - Il Codice cura con completezza i diversi aspetti della sicurezza nelle discoteche: dagli incidenti stradali alla prevenzione e contrasto dei fenomeni legati alla droga, all’ alcolismo, alla tutela del lavoro minorile’’. Ogni anno 14 milioni di persone frequentano discoteche, locali da ballo o ritrovi notturni. Il Silb rappresenta 2.527 titolari di locali, per un totale di 3.394 esercizi. Con un fatturato annuo di oltre 1,4 miliardi, l’industria della notte si conferma anche leader del piu’ vasto comparto del turismo. Sono 53.000 i lavoratori direttamente impegnati, ma l’ indotto e’ molto piu’ vasto: si va dai fornitori, alle aziende legate al settore della musica e dello spettacolo e tutto il comparto che si occupa a 360 gradi del mondo dell’ intrattenimento. Nel biennio 2004/2005, secondo il Silb, il volume dei nuovi investimenti e’ stato di circa 262 milioni, il che - e’ stato sottolineato - dimostra anche l’impegno degli imprenditori dell’ entertainment a rinnovare e migliorare l’offerta. (ANSA). LA STAMPA Decalogo anti ”sballo” Discoteche prezzi agevolati per gli astemi Roma Hanno tutto l’interesse che i
locali da ballo non vengano continuamente identificati come luoghi “da sballo”.
Così, attraverso il loro sindacato, i gestori di discoteche ed altri luoghi di
ritrovo serali e notturni (Silb-Fipe) hanno messo a punto un codice di
comportamento a tutela dei giovani, i
clienti più numerosi. Tra i punti salienti del decalogo, la formazione di personale
interno per il primo soccorso; definiti “angeli della notte”, saranno coloro
che, grazie ad una preparazione specifica, potranno riconoscere sintomi
allarmanti e intervenire con la prevenzione. Altra iniziativa, la promozione all’ingresso
del locale del “guidatore designato”, che diventa così non più solo un
consiglio ai ragazzi, ma una vera e propria figura ufficiale. È colui che
guiderà l’auto al ritorno dopo essersi impegnato a non consumare alcool per un
rientro a casa in tutta sicurezza. Per lui il biglietto omaggio e consumazioni
analcoliche scontate. Per chi invece temesse di aver abusato nel bere, le
discoteche metteranno a disposizione l’alcool test. Tutti gli aderenti al
sindacato, inoltre, promettono di vendere gli analcolici ad un prezzo più basso
degli alcolici (*). Saranno poi avviate convenzioni con radiotaxi ed hotel per
chi si trovasse nella condizione di non poter rientrare da solo. Una sorta di
“squadra anti-rischio”, tra personale del locale e forze dell’ordine,
collaborerà poi perché sia garantita la massima sicurezza dentro e fuori ai
locali e lungo i tragitti di deflusso. Di più. I gestori aderenti all’iniziativa si impegnano a
mantenere la sicurezza e la tranquillità nei locali, garantendo che il pubblico
sarà selezionato, che verrà rifiutato l’accesso a chi da evidenti segni di
alterazione psicofisica o assuma atteggiamenti provocatori anche attraverso
l’abbigliamento, ad esempio esibendo segni che incitino all’odio razziale. Il
Silb-Fipe richiama poi l’attenzione sulla tolleranza zero su esibizioni di baby
cubiste e somministrazione di alcolici a minorenni. “Il nostro codice – spiega
Renato Giacchetto, presidente del sindacato – è uno strumento finalizzato ad
assicurare piena tutela della clientela. I locali sono importanti luoghi di
aggregazione giovanile e per questo vogliamo che tutti abbiano la garanzia di
un divertimento sicuro”. (d.dan) (*) Nota: per loro stessa ammissione, fino ad oggi questi
locali si sono concentrati sul guadagnare, mettendo in secondo piano la salute
e la sicurezza dei loro clienti. ANSA SAN PAOLO, 17.07 Brasile: partitella finisce in tragedia (ANSA) - SAN PAOLO, 13 MAR - Un incidente stradale alla fine di una partitella di calcio della domenica a Bahia ha causato 12 morti e 19 feriti gravi. Il camion scoperto che riportava a casa una delle due squadre assieme a numerosi amici e tifosi ha sbandato e ha urtato frontalmente un pullman turistico. Non si conoscono ancora le cause esatte dell’incidente, ma si ritiene probabile lo stato di ebbrezza del conducente del camion. Y47 (Riproduzione Riservata) L’AUTO AFFARE L´alcol al volante è mattiniero Aumentano i ritiri delle patenti di Nicola Rezzara Un brutto inizio d´anno per chi si mette alla guida dopo
aver acceduto con gli alcolici. Tra gennaio e febbraio, infatti, il corpo
intercomunale di polizia municipale, che opera in dieci comuni da Crespadoro a
Montebello, ha già ritirato 12 patenti per guida in stato di ebbrezza, o sotto
l´effetto di sostanze stupefacenti. I dati sulle infrazioni sanzionate nei
primi due mesi dell´anno, e che violano gli articoli 186 (ebbrezza) e 187
(sostanze stupefacenti) del codice della strada, segnalano un incremento
rispetto alla media degli anni precedenti. ANSA NAPOLI, 12.46 Sicurezza stradale:
nel 2005 meno 7% incidenti (ANSA) - NAPOLI, 13 MAR - Diminuisce del 7% il numero degli incidenti in Italia confermando il trend positivo certificato dall’Istat nel 2004. Il fine settimana, con il 40% del totale degli incidenti,e’ il momento di maggior pericolosita’ e sono soprattutto i giovani tra i 18 ed i 32 anni quelli che si mettono al volante in stato di ebbrezza. I dati sono stati illustrati a Napoli nell’ambito del "Progetto Icaro" promosso dal Ministero dei Trasporti e dalla Polizia di stato. I25 (Riproduzione Riservata) IL MATTINO NAZIONALE PROGETTO «ICARO»: MILLE STUDENTI IN PIAZZA PLEBISCITO. I
DATI DELLA POLIZIA Più sicurezza sulle
strade, in calo i morti Diminuisce il numero degli incidenti stradali in Italia
confermando il trend positivo certificato dall’Istat nel 2004. Nell’ultimo anno
si è registrata una diminuzione degli incidenti mortali e delle vittime
rispettivamente del 7,1% e del 7%, mentre gli incidenti con lesioni e le vittime
sono diminuiti entrambi di circa il 7 per cento. Resta il fine settimana il
momento di maggior pericolosità e sono soprattutto i giovani tra i 18 ed i 32
anni quelli che si mettono al volante in stato di ebbrezza. I dati sono stati
illustrati ieri nell’ambito della tappa napoletana di «Progetto Icaro», la
manifestazione promossa dalla Polizia di Stato, con la collaborazione dei
Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, della Fondazione Ania per la Sicurezza
Stradale, di Sicurstrada e dell’Unicef, per la promozione e la
sensibilizzazione della cultura della sicurezza stradale. Gli incidenti
rilevati da polizia stradale e carabinieri confermano per il 2005, la maggiore
pericolosità del fine settimana, ed in particolare delle ore notturne. Nei soli
giorni di sabato e domenica si sono verificati quasi il 40% del totale degli
incidenti mortali e delle vittime. In particolare, gli incidenti mortali sono
stati 1.210 (il 39% del totale) mentre le persone decedute 1.386 (il 39,9% del
totale). Di questi, 361 incidenti mortali (il 29,8%) con 427 vittime (il 31%)
sono avvenuti nelle ore notturne di sabato e domenica, tra la mezzanotte e le
sei del mattino. Durante tutto il 2005, sono proseguiti i controlli, specie nel
fine settimana, per contrastare le cosiddette «stragi del sabato sera». Nel
corso dei servizi, attuati nelle notti dei weekend, soprattutto lungo le più
importanti strade adducenti ai luoghi di ritrovo giovanile, sono stati
controllati con etilometri 108.217 conducenti (+34,9% rispetto al 2004), di cui
16.718 - pari al 15,4% - sono stati trovati in stato d’ebbrezza alcolica e
denunciati (*). Il progetto ha fatto tappa, come detto, a Napoli, a piazza
del Plebiscito dove rimarrà sino a oggi. «Sono più di 1000 gli studenti di
Napoli e provincia che hanno aderito all’iniziativa - ha affermato Raffaella
Amati, vice questore aggiunto della polizia stradale, durante la manifestazione
in Piazza Plebiscito - i ragazzi hanno dimostrato particolare attenzione e curiosità
verso le problematiche stradali sia durante la teoria che la pratica». E in
piazza è stata allestita per l’occasione in un circuito stradale, il Parco
scuola mobile del traffico, ove agli studenti, accompagnati da operatori della
Sices, la società italiana Centri educazione stradale di Roma, è proposto un
percorso da effettuare in scooter per i più grandi e in mini-auto per i
bambini, rispettando i segnali stradali e muniti di casco «salvavita». Al
termine del circuito ai «corretti» guidatorì sarà consegnato un certificato di
buona condotta firmato dai poliziotti della carovana di Icaro. Numerosi sono
stati i testimonial della manifestazione, da Francesco Paolantoni a Enzo Paolo
Turchi, agli attori del telefilm «La Squadra», Andrea Marrocco e Mario Porfido. (*) Nota: un aumento del 35 per cento dei controlli con
etilometro è una buona notizia, ma i controlli complessivi (bisogna aggiungere
quelli compiuti dalle altre Forze dell’Ordine) in Italia sono francamente
troppo pochi, soprattutto se confrontati con quelli di altri stati europei che
stanno ottenendo grandissimi risultati sul fronte della prevenzione. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da migliorare. IL GAZZETTINO (VE) GONDOLIERI & TASSISTI «I test alcolici sono una sicurezza per noi, ma anche per
i passeggeri» Sono stati loro
stessi a chiederla. Per gondolieri, conducenti di taxi e trasportatori
(compresi i sostituti) ci sarà l’obbligo alla certificazione del non consumo di
alcool e di sostanze stupefacenti. È una delle novità introdotte dal nuovo
piano del traffico acqueo illustrato nei giorni scorsi dal vicesindaco
Vianello. Si tratta di una novità sentita come esigenza dalle
categorie stesse. «È un’ottima idea - commenta Alessandro Collavini, presidente
della cooperativa di gondolieri Manin - Ogni due anni facciamo tutti i
controlli per verificare il nostro perfetto stato di salute, ma sono d’accordo
a fare anche questo». Collavini spiega quali sono le condizioni che deve avere
un gondoliere. «Per la gondola servono buone gambe e riflessi pronti. Dunque
ovviamente non bisogna assolutamente fare uso di droghe e neanche di sostanze
alcoliche. Ben venga dunque la certificazione». Giuseppina Agosti IL GAZZETTINO (VE) AUTOPSIA «Una coltellata inferta per uccidere il marocchino» Villaverla (m.a) Una coltellata nella regione posterolaterale del ginocchio destro della profondità di circa dieci centimetri: il colpo inferto dall’alto in basso. Circostanza che secondo gli investigatori suffraga la tesi dell’omicidio volontario, secondo la difesa, invece, può essere compatibile con la versione fornita dall’indagato: Sahid Mauhjoure, marocchino di 28 anni, morto dissanguato venerdì scorso a Villaverla in casa del suo presunto assassino, il venticinquenne connazionale Mohamed Bouhaj, si sarebbe ferito da solo, cadendo sul divano dove era stato dimenticato un coltello da cucina. Ieri pomeriggio, su incarico della procura, l’anatomopatologo Andrea Galassi ha effettuato l’autopsia sul corpo della vittima, alla presenza del collega Nicola Tarantino, consulente di parte nominato dal legale Paolo Mele Senior, avvocato di fiducia di Bouhaj che questa mattina verrà interrogato dal gip. Sempre ieri pomeriggio il pm Marco Peraro, titolare dell’inchiesta, e i carabinieri del reparto operativo hanno sentito ancora una volta, come persone informate sui fatti, gli altri due extracomunitari che hanno assistito al dramma: sono stati loro, da quanto trapelato, a dire che lo stesso Bouhaj avrebbe confessato di aver colpito l’amico al culmine di un violento litigio. Da sottolineare che la posizione di entrambi è piuttosto delicata perché possono rischiare l’incriminazione per concorso in omicidio e in omissione di soccorso. Nel frattempo emergono nuovi particolari su quanto accaduto al termine di una giornata passata a bere da un bar all’altro: gli effetti del pesante abuso alcolico, a base di birra e vino, sono stati amplificati anche dall’assunzione di hashish, tanto da impedire a tutti di rendersi conto della gravità dello stato di Sahid. «È lui stesso che si è rifiutato di andare all’ospedale - continuerebbe a ripetere l’imputato - e allora gli abbiamo tamponato il taglio con un impacco di caffè macinato e una fasciatura. Era sul divano e chiedeva continuamente acqua». L’ultimo bicchiere glielo hanno dato alle 9 del mattino, alle 11 Sahid è morto impregnando di sangue il materasso su cui era sdraiato. I riscontri dei militari hanno rilevato tracce ematiche sparse per tutta la stanza e qualcuno aveva tentato di cancellarle. IL MESSAGGERO Roma- Middlesbrough : alcol vietato in Centro La vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e
superalcoliche saranno vietate dalle ore 8.00 alle ore 24.00 di domani, in
occasione dell’incontro di calcio Roma-Middlesbrough, valevole per gli ottavi
di finale di Coppa Uefa. Lo ha deciso il prefetto di Roma Achille Serra, su
proposta del Questore, Marcello Fulvi, e d’intesa con il sindaco Walter
Veltroni in previsione di una grande afflusso di tifosi inglesi. Il divieto riguarderà il Municipio I, all’interno di Villa Borghese e nell’area intorno allo stadio Olimpico. IL MESSAGGERO L’ASSESSORE «Bisogna conquistare la loro fiducia» Raffaela Milano:
«E’ soltanto la paura che li spinge a rifiutare qualsiasi aiuto» di VERONICA CURSI e MARCO DE RISI Quel cappotto grigio, vecchio e rattoppato, non è bastato
a salvarlo dal freddo. E a niente sono servite quelle bottiglie di birra,
comprate con gli ultimi spiccioli elemosinati, e bevute in fretta, in una notte
fredda e ventosa, con la speranza che un po’ d’alcool potesse riscaldarlo. Ieri
mattina un barbone lituano di 26 anni è stato trovato sul ciglio di una strada,
all’Esquilino, con la bava alla bocca e il corpo intirizzito dal gelo. Lì,
sopra un marciapiede all’angolo tra via Gioberti e piazza Santa Maria Maggiore,
dove ogni giorno migliaia di persone passeggiano con le buste della spesa in mano,
un ragazzo di strada ha perso la vita. Nascosto tra un cartone rotto e una
piccola coperta rossa, il suo corpo giaceva immobile davanti agli occhi
indifferenti dei passanti. «Alexander Adamovic - questo secondo un suo compagno
di strada, Lescek Mosca, polacco, 43 anni, il nome della vittima - è morto
solo, per colpa del freddo». E’ stato proprio lui, Lescek, a trovarlo, ieri
mattina, intorno alle 10. Lui a chiamare immediatamente il 118. «Quando l’ho
visto lì, accucciato sulla strada, con la testa a penzoloni - racconta l’uomo
ancora sconvolto - pensavo stesse dormendo. L’ho preso per un braccio, ho
cercato di svegliarlo, ma il suo corpo era gelido, rigido. Allora ho capito
subito... Si rende conto, morire a 26 anni per il freddo, ma Dio dov’è?». Su quel marciapiede davanti all’Upim, Alexander ci stava
da qualche mese. Aveva scelto quell’angolo, come molti suoi compagni di strada,
perché nelle notti gelate, il riscaldamento acceso nel grande magazzino, esce
dalle grate che costeggiano il palazzo riscaldando quanto possibile. Domenica
notte, però, per dormire, Alexander aveva scelto un posto troppo lontano da
quell’angolino caldo. Forse si era addormentato improvvisamente ancor prima di
accucciarsi davanti alle grate. Fatto sta che quella distrazione, in una notte
gelata, gli è costata la vita. Sul caso sono intervenuti gli agenti del
commissariato Esquilino, diretti dal dirigente Adriano Lauro. Il corpo del
barbone, che non presentava nessun segno di violenza, era talmente martoriato
dal freddo e dalla vita di stenti, che il medico legale giunto sul posto,
durante una prima visita, aveva ipotizzato un’età sui 40 anni. Ieri comunque la
salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia che
accerterà le cause del decesso.Ma Lescek, l’amico clochard, assicura. «Sono
sicuro che quel corpo è di Alexander - dice con la voce ferma - Non posso
sbagliare. Ci conoscevamo da gennaio e proprio ieri sera ricordo che ci
lamentavamo della temperatura insopportabile. Per noi queste sono situazioni di
routine. Parliamo, beviamo, dormiamo. Questa è la nostra vita». Già, una vita da barboni. Fatta di alcool e cartoni rotti.
Di visite alla Caritas «giusto per mangiare qualcosa», e di elemosine
all’angolo di una strada. Una vita difficile, spesso fatta per scelta, in cui
morire per il freddo è ormai routine. Solo da dicembre si contano oltre una
decina di morti. Barboni colpiti dalle rigide temperature invernali, spiazzati
dal gelo. Proprio come Alexander, che in quella zona era conosciuto soprattutto
da baristi e commercianti. «Lo vedevo quasi ogni giorno - racconta Biagio,
titolare di un bar su via Gioberti - se ne stava ore seduto per strada a
chiedere l’elemosina. Ma non era una persona cattiva, non ha mai fatto del male
a nessuno». Ieri, su quella strada affollata, dove Alexander ha perso la vita è rimasto il suo cappotto. Quel lungo paltò grigio di lana, che forse, questa volta, nelle notti gelide riuscirà a scaldare altri clochard più fortunati di lui. IL MATTINO (SALERNO) «Conto salato» Rompe la testa al banconista Eboli. Alla richiesta di pagare la consumazione, ritenuta esosa, afferra la bottiglia dal bancone e la frantuma sulla testa del barista, che finisce in ospedale. E’ accaduto l’altra notte nel noto bar Eden, in pieno centro in via Carlo Rosselli, alla presenza di pochi, attoniti avventori. A subire la violenza, senza avere il tempo di tentare una benché minima reazione è stato il proprietario, il 52enne Alfredo Rinaldi. Il cliente, risultato poi anche ubriaco e sprovvisto di permesso di soggiorno, è un rumeno 27enne, Tomas Marcin. Il fermo del giovane, dai carabinieri del maggiore Nobile Risi, è stato poi tramutato in arresto con una sfilza di accuse. Dopo la condanna per lesioni aggravate, per lo straniero scatterà l’espulsione. an.br. IL MESSAGGERO (ABRUZZO) I CENTO GIORNI Neanche la neve ha fermato i ”ragazzi di San Gabriele” di TEODORA POETA ISOLA - Hanno resistito al freddo e alla neve. Senza tregua, nè timore. Pronti a chiedere una Grazia a San Gabriele, il Santo protettore dei giovani, in vista dei fatidici esami di maturità. Ieri, ad Isola, ai piedi del Gran Sasso, gli studenti abruzzesi all’ultimo anno delle superiori hanno rinnovato la quasi trentennale tradizione dei ”100 giorni”, che prevede il pellegrinaggio, o qualcosa che dovrebbe avvicinarsi molto a questa forma di preghiera, al santuario teramano, muniti della penna da usare agli esami da far benedire. Al freddo, però, i giovani hanno risposto alzando il gomito un po’ più del solito e alle 13, sotto la tenda del posto medico, era già arrivato un caso «abbastanza grave di intossicazione da alcool», oltre ad altri meno gravi. Per non parlare dei 23 ragazzi beccati dai carabinieri a fumare hashish e marijuana e segnalati, nonostante le implorazioni, al prefetto ed un altro denunciato a piede libero per detenzione di un coltello a serramanico, con un bilancio di fine serata di 13 grammi di hashish, 2 grammi e mezzo di marijuana e 13 spinelli già confezionati sequestrati. La festa, però, non si è fermata ed è proseguita per tutta la mattinata, fino al primo pomeriggio. Per i rifocillamenti non si è badato a spese. Ventuno studenti dell’Itis ”Alessandro Volta” di Pescara, ad esempio, hanno portato 700 arrosticini, 25 litri di vino ed una cassa di birra. E per la Grazia a San Gabriele? «Torneremo!» è la risposta. «Sono giovani - evidenzia padre Mario, rettore del santuario -. Questa giornata è interamente organizzata da loro ed è giusto che la vivano come meglio credono». Tra i presenti ci sono anche alcune mamme. «Mia figlia Stefanie mi ha chiesto di accompagnarla e non l’ho imposto io - precisa, sorridendo, Felicia Maccallini di Avezzano, arrivata insieme ad un’amica, Maria Fracassi -. Questo appuntamento è veramente bello e merita di essere vissuto. Sì, abbiamo visto qualcuno girare con le bottiglie di birra e di vino, ma sono giovani e devono divertirsi, sempre, però, senza esagerare troppo!» CORRIERE ADRIATICO Settecento
studenti da Bano per i cento giorni dall’esame, intervengono le forze
dell’ordine La festa diventa
una “guerra” di piatti SENIGALLIA - Lancio di piatti e posate da Bano per festeggiare i cento giorni all’esame. Sembra la scena di un film ed è invece è ciò che è accaduto ieri pomeriggio, verso le 14.30, all’interno del ristorante sul lungomare Da Vinci. Settecento studenti, tutti maggiorenni frequentanti le V superiori di alcuni istituti tecnici di Ancona, Jesi, Falconara e Sassoferrato, hanno scelto di ricordare i cento giorni che li separano dall’esame di maturità pranzando insieme. E fin qui nulla di strano se non fosse che durante il convivio i giovani si siano fatti prendere troppo la mano con il vino, tanto da arrivare a fine pasto completamente brilli. I commensali hanno iniziato, quasi per gioco, a far volare in aria piatti, bicchieri, posate e tutto quanto avevano a portata di mano. Per poi uscire e proseguire gli alticci festeggiamenti, occupando la strada concludendo i bagordi in spiaggia. Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia e vigili urbani ma il titolare non ha sporto denuncia verso i clienti irrequieti. “Non è successo nulla di grave - racconta Bano - si è trattato di ragazzi che festeggiavano. Certo qualcuno batteva i pugni sul tavolo, facendo un pò di confusione ma è normale quando tanti ragazzi si ritrovano insieme. Poi prima di servire vino e birra ho aspettato che mangiassero tanti tortellini per non farli bere a stomaco vuoto”. Nessun pericolo per le stoviglie volate in aria. “Abbiamo apparecchiato con piatti, bicchieri e posate di plastica - conclude il titolare - proprio perchè potevamo prevedere un pò di euforia”. CORRIERE ADRIATICO l’appello Meno poltrone più giovani” PORTO SAN GIORGIO - Meno politica e urbanistica e più
interesse per il disagio giovanile che sta investendo Porto San Giorgio. A lanciare l’appello è il consigliere comunale di San
Giorgio Democratica Fabio Bragagnolo che spiega ancora meglio il suo punto di
vista: L’attuale amministrazione - sostiene Bragagnolo - dovrebbe accantonare
la politica delle poltrone, dei palazzi e del cemento per concentrare
l’attenzione sul disagio giovanile, vero problema per la città. Lo dimostrano i
tanti fatti criminosi degli ultimi mesi, le continue risse, i suicidi e l’alto
numero di ubriachi e tossicodipendenti presenti in città. CORRIERE ADRIATICO Rissa tra stranieri alla stazione: un ferito Immigrato ubriaco aggredisce gli agenti Pesaro - Brutto episodio nella serata di domenica. Verso le 20 è stata segnalata la presenza in via Saffi di un uomo vistosamente ubriaco. Sul posto è giunta una pattuglia della squadra volante della Questura, ma alla vista degli agenti l’uomo - un marocchino con regolare permesso di soggiorno - si è scagliato contro i poliziotti. Sono partiti calci e pugni tanto che un agente ha riportato una lesione a un dito. Per l’extracomunitario subito è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Sempre domenica sera, nei pressi della stazione ferroviaria, s’è scatenata una lite tra stranieri. Alle 23.15 un uomo presentatosi al pronto soccorso del San Salvatore per essere medicato ha riferito di essere stato colpito da un connazionale. Sul fatto indaga la polizia. IL GIORNALE DI VICENZA dati 2005 della polizia stradale. La patente a punti salva
i vicentini: 26 morti (53 nel 2002) Meno multe. Camionisti a parte In calo anche gli scontri L’alcol resta una piaga Poche le infrazioni per cinture e cellulare, mille le
patenti ritirate Un incidente su sei provocato dalla guida in stato di
ebbrezza, un fenomeno che tocca picchi elevati nelle notti del fine settimana.
Le strade più pericolose sono la Postumia e la Valsugana Ventisei gli arresti,
143 le denunce di Diego Neri Migliorano i vicentini al volante. Più disciplinati che in
passato: sempre inclini a bere un goccio di tropp
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