Esattamente come andare in moto. Con le stesse sollecitazioni, le stesse
esigenze di freno, frizione e cambio. E perfino con lo stesso suono. L’unica
differenza è che è assolutamente inutile mettersi il casco, perché il tutto
avviene fra le pareti di casa nostra. Si chiama infatti "Riding Trainer", ed è
un vero e proprio "allenatore all’uso delle due ruote" che Honda Italia sta
diffondendo in molte concessionarie e centri di guida sicura per insegnare
l’educazione stradale ai 14-18enni e in generale ai principianti di ogni età. E
che da fine aprile sarà in commercio al prezzo di 3000 euro circa.
Immaginate un telaio a traliccio (numerato da Honda) su cui sono montati
una sella, un manubrio identico a una moto con davanti, al posto della strada,
uno schermo piatto da 19" a sua volta attaccato ad un computer dedicato HP con
tanto di garanzia triennale "onsite". Una volta saliti a bordo, si può scegliere
fra un ciclomotore, un veicolo di media o di grossa cilindrata con cambio
manuale (moto) od automatico (scooter), da guidare su tanti differenti percorsi
in città (centro, periferia), su strade extraurbane (montagna, lungomare,
autostrada), di giorno o di sera o con la nebbia. Non mancano effetti sonori
realistici come il salire di giri della moto, il bloccaggio delle ruote in
frenata, il cavalletto laterale che sfrega sull’asfalto nelle pieghe più
accentuate.
Alla fine di ogni esercizio l’allievo può inoltre rivedere,
anche con una visuale differente, il proprio percorso e gli eventuali errori,
con tanto di pagella e giudizio finale (che si può anche stampare, se
necessario). L’hardware dispone poi di una doppia uscita video, che permette di
proiettare le immagini dell’esercizio in fase di svolgimento anche su uno
schermo esterno, visionabile quindi da altre persone.
Inserito come strumento didattico nella Carta Europea
per la Sicurezza Stradale siglata da Honda per ridurre di 25.000 unità le
vittime di incidenti stradali in Europa entro il 2010, questo simulatore di
guida è stato realizzato sfruttando i risultati della ricerca MAIDS, uno studio
europeo commissionato dall’ACEM (Ass. Costruttori Europei) e coordinato da
cinque università del Vecchio Continente (Pavia per l’Italia), che ha analizzato
circa 1000 incidenti di motoveicoli: portiere d’auto che si aprono
improvvisamente, veicoli che sorpassano contromano, che rallentano senza motivo
o che svoltano senza freccia, pedoni che attraversano improvvisamente la strada.
Insomma tutto ciò che capita quando si guida una moto.