(ASCA) - Roma, 16 mar - Gli incidenti stradali sono ancora un grave problema per il nostro Paese: se e’ vero che diminuiscono di numero (-1,7%, dal 2000 al 2004) e’ anche vero che colpiscono un numero sempre piu’ ampio di persone. Dal 2000 al 2004 gli individui che sono stati coinvolti in incidenti stradali sono saliti del 52,9%, passando da 210 mila circa a 322 mila circa, ma si stima che le persone coinvolte negli incidenti stradali siano molte di piu’, pari almeno a 1.430.000, molte delle quali non denunciano nemmeno l’evento, il piu’ delle volte per non incorrere nelle sanzioni di tipo assicurativo, o perche’ gli incidenti lievi sono cosi’ diffusi da costituire una costante diluita nella quotidianita’ (il 46,6% sono tamponamenti). E’ quanto rivela il Terzo Rapporto annuale Censis/Cnpi sulla sicurezza in Italia, che viene presentato in queste ore a Roma, presso il Cnel. Secondo i dati, molti italiani hanno paura della mobilita’ fisica: dei viaggi ferroviari, di quelli aerei e di quelli stradali, la cui sicurezza negli ultimi cinque anni e’ diminuita del 28,3%. Per gli italiani la ’’patente a punti’’ e’ stata utile per prevenire gli effetti negativi di un incidente, piu’ delle cinture di sicurezza e del casco, rileva l’indagine, precisando , pero’, che gli italiani hanno comunque comportamenti molto rischiosi quando guidano: superano sovente i limiti di velocita’ (33,6%), parlano al telefonino senza auricolare (27,3%), fumano (15,7%) e qualcuno mangia (10,4%). Le infrazioni piu’ frequenti, negli ultimi tre mesi, sono state: andare troppo veloce (21,7%), passare con il semaforo rosso (11,5%) e non rispettare i passaggi pedonali (11,8%). Le cause prevalenti degli incidenti stradali sono legate nel 38.8% dei casi alla stanchezza che provoca distrazione, in secondo luogo al mancato rispetto della segnaletica (17,1%). E se il veicolo considerato piu’ pericoloso e’ il mezzo a due ruote (31,9%), in realta’ quello con cui accadono la maggior parte degli incidenti stradali e’ l’automobile (81,9%), per cui le persone alla guida di un auto si sentono piu’ sicure e sono indotte a sottovalutare i rischi sempre presenti. La citta’ e’ il luogo in cui ci si fa piu’ male (66,7%) perche’ e’ in citta’ che si concentrano moltissimi problemi che sono di ostacolo alla sicurezza stradale: il traffico (57,5%), i parcheggi non regolari (43,8%), la sporcizia nelle strade (35,7%), la segnaletica stradale assente (27,9%), la scarsa illuminazione stradale (27%). Nella fase successiva all’incidente il vero problema e’ rappresentato dai rapporti con le assicurazioni, dalla fase della definizione della colpa, all’accertamento del danno: per questo i periti assicurativi godono di una fiducia bassissima da parte degli italiani (in una scala da 1 a 3, con 1 = max fiducia, i periti assicurativi ottengono un punteggio di 2,2). I vigili del fuoco, invece, sono i tecnici piu’ apprezzati (punteggio=1,3). Gli italiani, in definitiva, sentono il bisogno di un perito (come il perito industriale o l’ingegnere) che nella fase successiva all’incidente non faccia gli interessi delle sole aziende assicurative (30,2%). |
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