(ASAPS) PARIGI – Gli danno tutti ragione, ora che è morto,
e forse il suo progetto sarà realizzato. È la storia, assurda, di Jean-Jacques
Vanoost, 66 anni, sindaco di Prandelles, una piccola città al nord del paese,
falciato da un’auto sulle strisce pedonali della strada statale 42, che
attraversava il centro del territorio di cui era a capo. Da tempo il primo
cittadino aveva sollecitato interventi per la messa in sicurezza di quella
traversa e per la realizzazione di una bretella che aggirasse il centro urbano.
Rimasto puntualmente inascoltato, aveva chiesto ai vertici dell’ente francese
che si occupa delle strade statali di mettere almeno un semaforo in prossimità
dell’attraversamento pedonale posto proprio davanti ad una scuola, senza
ricevere nemmeno una risposta. Il destino si è accanito con il signor Vanoost:
il giorno prima un’auto si era schiantata contro una casa proprio nel tratto
cittadino della RN42 e il sindaco aveva deciso di fare un sopralluogo per
verificare l’entità dei danni. Mentre attraversava la strada, un’auto l’ha
investito. Paradossalmente i rilievi della Gendarmeria hanno accertato che la
velocità del veicolo non era eccessiva e il conducente era nel pieno delle sue
facoltà. Niente capro espiatorio, resta la parola di un sindaco che lottava per
la sicurezza stradale e che aveva capito come stavano le cose: la strada era
pericolosa e basta e qualcuno doveva intervenire. Ovviamente, la morte del
sindaco ha provocato una forte emozione tra i suoi cittadini, che ora intendono
andare fino in fondo. (ASAPS) |
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