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FERMATELI! - "Brindisi contro le stragi", un’iniziativa assurda.

La protesta e un appello dell’Aicat. Si associa anche l’Asaps.

FERMATELI!

"Brindisi contro le stragi"

Una iniziativa assurda. La protesta e un appello dell’Aicat. Si associa anche l’Asaps.

O queste persone sono in malafede, o non hanno la minima idea della materia che trattano, e di quello che stanno per fare.

Ed è gravissimo che, su una materia tanto delicata, intervengano attivamente persone incompetenti.

Stiamo parlando di una amministrazione pubblica!

Mi appello a tutti coloro che hanno un minimo di cognizione (e di informazione scientifica) su alcol e sicurezza stradale, perchè si mobilitino per fermare questo delirante progetto.

Alessandro Sbarbada, AICAT

 

 

 

CORRIERE ROMAGNA (Rimini) del 25/03/2006

"UN BRINDISI CONTRO LE STRAGI" 

RIMINI - Le stragi del sabato sera si combattono anche con un buon bicchiere di vino. E’ quanto emerge dal secondo monitor commissionato dalla Provincia ad Astraricerche: sondaggio su scala nazionale che misura le abitudini alimentari e non solo. L’anno scorso un’appendice era dedicata agli oli romagnoli, quest’anno ai vini: cinque Doc, a fine anno saranno sette. L’assessore alle attività produttive Mauro Morri - dopo avere evidenziato i benefici del buon bere - ieri ha anticipato l’iniziativa della Provincia (Geno Vino) che partirà il 22 aprile dal Cocoricò: “Portiamo il vino in discoteche, nel preserale. Dopo Riccione, andremo a Cesenatico (al Verdi), poi a Milano Marittima (Pineta)...”.Il responsabile di Astraricerche Enrico Finzi ha messo in luce il dato dello studio secondo cui le stragi del sabato sera non sono associate al vino. “Bere vino a inizio serata non è pericoloso, i ragazzi poi lo sudano prima di uscire verso le 4, purché non bevano altro (*)”.Cominciamo dall’inizio. La ricerca è stata condotta in gennaio: 974 interviste a un campione di italiani fra i 18 e i 44 anni corrispondente a 24 milioni di persone.I risultati: il 91 per cento sostiene che bisogna bere in modo responsabile, per il 56 per cento l’ubriachezza in Italia è un problema meno grave rispetto a Germania, Gran Bretagna (...), mentre per il 78 per cento i rischi degli incidenti del sabato sera - specie all’uscita dalle discoteche - non derivano mai dal consumo di vino ma da quello di superalcolici e droghe. Di più: il 73 per cento dei bevitori aggiunge che un buon bicchiere di vino fa bene alla salute purchè se ne bevano pochi. Fra le frivolezze, da segnalare il 53 per cento che considera trendy bere vino. Per il 68 per cento aiuta a stare allegramente in compagnia, anche perchè per il 62 per cento dà allegria e un po’ di eccitazione, mentre per il 32 per cento aiuta a corteggiare e sedurre. Il 64 per cento dei 18-44enni beve vino più o meno spesso. E’ forte la concorrenza delle altre bevande (dalla birra alle gassate) ma il 72 per cento non ha dubbi: a parte l’acqua, il vino è la bevanda che meglio si accompagna a moltissimi cibi. L’amore per i rossi coinvolge il 74 per cento del campione, superando di gran lunga quello per i bianchi (58 per cento).La ricerca si è interessata anche della provincia di Rimini, nota al 74 per cento degli italiani tra i 18 e i 44 anni, come dire 17.6 milioni su 24: 11.4 milioni perchè vengono o sono venuti in vacanza. Dei 17.6 milioni di italiani solo il 21 per cento non conosce alcun vino della zona. Classifica: Sangiovese in testa (12.1 milioni), seguito dal Trebbiano (10.4) Almeno 13.4 milioni conoscono un vino Doc di Romagna e di questi più della metà (7.8 milioni) ha bevuto nell’ultimo anno uno o più di questi vini. Il profilo dei vini riminesi: si accompagnano ai piatti della tradizione riminese (61 per cento), sono buoni (59), sono ottimi (51). Una critica: per il 54 per cento i vini riminesi dovrebbero farsi conoscere di più. Conclusione di Morri: “Rimini fa tendenza e si caratterizza come capitale enogastronomica della regione, più di Bologna”.

(*) Nota: davvero geniale. Secondo voi esiste un solo giovane, abituato a consumare bevande alcoliche il sabato sera, che smette di farlo perchè gli hanno offerto la prima a inizio serata? Oppure diventerà solo un drink in più "da sudare"?

IL PARERE DELL’ASAPS

PER PIACERE NON DATECELA DA BERE...

Non c’è niente da fare, con queste persone non l’avremo vinta mai. Autostrade tappezzate di pubbicità che inneggiano - ingannevolmente - ad una birra in regola col codice della strada, reiterate compagne di informazione distorta che cercano "di darci a bere" che le sostanze alcoliche fanno bene. Ora un altro luogo comune: bere poco vuol dire saper bere.Ci risiamo, con la vecchia e abusata cartolina dell’intellettuale seduto davanti al camino, con un brandy che ondeggia invitante in un bicchiere fatto apposta per assumere il calore della mano, mentre l’altra trattiene elegante un sigaro cubano che profuma la stanza. Falso, falso come chi continua a propinarci questi irresponsabili richiami al saper bere. Sarebbe come dire che una sigaretta al giorno fa bene. Basta, siamo stanchi di queste continue offese rivolte a chi si batte per la salute in generale e per la sicurezza stradale in particolare. Siamo stanchi di dover controbattere con rigore scientifico chi offende la scienza solo per promuovere un prodotto. E’ vero, lo sappiamo, il vino è buono. Berlo è un piacere, scalda lo stomaco e accompagna i cibi più buoni. E’ anche bello per qualcuno farsi una fumatina. Ma fumo e alcol fanno male. Un bicchiere di vino inciderà poco sulla sicurezza stradale, anche se siamo convinti del contrario sulla base di ricerche scientifiche, ma di sicuro, anche se bevuto in prima serata, non va contrabbandato come un sistema antistragi. Non diciamo fregnacce. Un bicchiere di vino è piacevole, è vero. Non è mai invece assolutamente buono per chi poi deve guidare, specialmente di notte. E’ ora che intervenga una legge, così come per i tabacchi. L’appello al buon senso non basta più.

 

Giovedì, 30 Marzo 2006
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