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EMENDAMENTI BLITZ AL SENATO DEL PARTITO DEI VELOCISTI, RENDONO DIFFICILE L’UTILIZZO DEI MISURATORI DI VELOCITA’. UN DURO COLPO ALLA PaP E ALLA SICUREZZA STRADALE |
E’ davvero sorprendente che nella fase di approvazione al Senato del DL omnibus, contenente il provvedimento di rinvio al 1° ottobre 2005 dell’obbligo del patentino per i ciclomotoristi maggiorenni, sia scattato il blitz di alcuni senatori, con una raffica di emendamenti che modificano alcuni articoli del CdS, tesi a rendere quasi impossibili gli accertamenti “a remoto” della velocità dei veicoli che è e rimane la prima vera causa della gravità dei sinistri. Questo nonostante che in ogni fine settimana si contino ancora sulle nostre strade più vittime che nel recente attentato alla metropolitana di Londra. In sostanza alcuni senatori hanno presentato emendamenti al DL in approvazione, con i quali viene ripristinato il principio della contestazione immediata della sanzione come presupposto di base salvo limitate eccezioni; l’obbligo della visibilità degli agenti (elemento questo per altro molto soggettivo: visibilità da parte di chi? Del conducente sanzionato, di tutti gli automobilisti in transito?); viene richiesta poi una specifica “attestazione documentale” della violazione. In pratica una foto per ogni infrazione, sempre e comunque. Salterebbe in questo caso il sistema di puntamento con telelaser. C’è da domandarsi come sia possibile, con un sistema simile, procedere al rilevamento e contestazione di sanzioni sulle autostrade, superstrade o statali dove è estremamente pericoloso fermare immediatamente i veicoli per la verbalizzazione. In sostanza si arriverà ad una sorta di “prova diabolica” a carico delle forze di polizia, che andrà a svuotare di ulteriore contenuto dissuasivo la già indebolita efficacia della PaP, con buona pace della sicurezza stradale. Il partito dell’acceleratore vince ancora!
Forlì, lì 19 luglio 2005
Giordano Biserni Presidente Asaps |