Sono stati cinque minuti pieni di terrore e speranza
quelli vissuti ieri pomeriggio sul campo da calcio di via Fersina, dove si
stava disputando la partita fra l’Azzurra e l’Aldeno, valida per il campionato
di promozione trentina. Al 14° minuto del secondo tempo, infatti, si è
verificato uno scontro in area fra il difensore dell’Aldeno, Massimo Giaimo, 23
anni, e Francesco Mazzola, attaccante 19 enne dell’Azzurra. Uno scontro
involontario, ma violento: i giocatori hanno battuto la testa l’una contro
l’altra. Un impatto che può accadere durante una partita di calcio, che però
avrebbe potuto avere conseguenze davvero pesanti. Massimo Giaimo è infatti
caduto a terra, privo di sensi. La situazione è parsa immediatamente grave.
Subito i compagni di squadra e gli avversari si sono precipitati accanto al
difensore. Sono stati momenti terribili, perché nessuno sapeva come
intervenire. Provvidenziale la presenza di Andrea Cristelli, portiere di
riserva dell’Azzurra, agente in forza
alla Polizia stradale, che per lavoro ben conosce le tecniche di primo
soccorso. Prima Cristelli ha estratto la lingua del giocatore per evitare che
gli ostruisse la gola, ma ben presto si è accorto che Giaimo non respirava ed
era in arresto cardiaco. Il poliziotto non ha perso temo ed ha avviato la
manovra di rianimazione, praticando la respirazione bocca a bocca, mentre alcuni
compagni eseguivano il massaggio cardiaco. Giaimo per fortuna si è ripreso e
quando sul campo da calcio è arrivata l’ambulanza del 118 - allertata nel
frattempo dai dirigenti - il ragazzo parlava ed ha persino salutato i compagni
di squadra prima di essere caricato. Una volta portato in ospedale il ragazzo è
stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, ma le sue condizioni non
dovrebbero essere gravi. In tarda serata i sanitari stavano valutando se
trattenerlo in osservazione. Cristelli, che è di fatto riuscito a salvare la
vita a Giaimo, assicura che «chiunque si fosse trovato lì lo avrebbe fatto. Per
lavoro conosco le tecniche di primo soccorso. È andata bene, sono contento che
sia finita cosi. Quando ho visto che la situazione si faceva grave gli ho
estratto la lingua, ma poi è diventato blu e non respirava: a quel punto ho
fatto la respirazione bocca a bocca e siamo riusciti a riprenderlo, con altri
compagni che intanto gli praticavano il massaggio cardiaco». Prendendo spunto
dalla vicenda, per fortuna a lieto fine, Cristelli osserva: «Con i soldi che
danno alla Federazione è strano che non siano in grado di pagare o comunque di
trovare qualche volontario del soccorso perché venga a fare assistenza. Qui è
andata bene, ma in altre circostanze, se nessuno sa fare il primo intervento,
potrebbe finire diversamente. Questo secondo me andrebbe fatto su tutti i
campi: non voglio attaccare i vertici della Federazione, ma credo sarebbe
utile». Ha temuto per la vita di Giaimo anche Maurizio Rossi, dirigente dell’Aldeno:
«Per fortuna si è ripreso, sono stati momenti bruttissimi, spero di non
riviverli più. Ero in panchina, per fortuna c’era il portiere di riserva
dell’Azzurra, che fa il poliziotto e sapeva come intervenire. Massimo era
viola, sembrava morto». Dopo l’infortunio la partita è stata sospesa, perché
nessuno se la sentita di continuare a giocare. F. P. ---------------------------------------------- Bravo Andrea! |
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