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Salvataggi 28/03/2006

Arresto cardiaco dopo lo scontro in area Giaimo, dell’Aldeno, salvo grazie ad Andrea Cristelli Agente della Polizia Stradale

Sono stati cinque minuti pieni di terrore e speranza quelli vissuti ieri pomeriggio sul campo da calcio di via Fersina, dove si stava disputando la partita fra l’Azzurra e l’Aldeno, valida per il campionato di promozione trentina. Al 14° minuto del secondo tempo, infatti, si è verificato uno scontro in area fra il difensore dell’Aldeno, Massimo Giaimo, 23 anni, e Francesco Mazzola, attaccante 19 enne dell’Azzurra. Uno scontro involontario, ma violento: i giocatori hanno battuto la testa l’una contro l’altra. Un impatto che può accadere durante una partita di calcio, che però avrebbe potuto avere conseguenze davvero pesanti. Massimo Giaimo è infatti caduto a terra, privo di sensi. La situazione è parsa immediatamente grave. Subito i compagni di squadra e gli avversari si sono precipitati accanto al difensore. Sono stati momenti terribili, perché nessuno sapeva come intervenire. Provvidenziale la presenza di Andrea Cristelli, portiere di riserva dell’Azzurra, agente in forza alla Polizia stradale, che per lavoro ben conosce le tecniche di primo soccorso. Prima Cristelli ha estratto la lingua del giocatore per evitare che gli ostruisse la gola, ma ben presto si è accorto che Giaimo non respirava ed era in arresto cardiaco. Il poliziotto non ha perso temo ed ha avviato la manovra di rianimazione, praticando la respirazione bocca a bocca, mentre alcuni compagni eseguivano il massaggio cardiaco. Giaimo per fortuna si è ripreso e quando sul campo da calcio è arrivata l’ambulanza del 118 - allertata nel frattempo dai dirigenti - il ragazzo parlava ed ha persino salutato i compagni di squadra prima di essere caricato. Una volta portato in ospedale il ragazzo è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, ma le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. In tarda serata i sanitari stavano valutando se trattenerlo in osservazione. Cristelli, che è di fatto riuscito a salvare la vita a Giaimo, assicura che «chiunque si fosse trovato lì lo avrebbe fatto. Per lavoro conosco le tecniche di primo soccorso. È andata bene, sono contento che sia finita cosi. Quando ho visto che la situazione si faceva grave gli ho estratto la lingua, ma poi è diventato blu e non respirava: a quel punto ho fatto la respirazione bocca a bocca e siamo riusciti a riprenderlo, con altri compagni che intanto gli praticavano il massaggio cardiaco». Prendendo spunto dalla vicenda, per fortuna a lieto fine, Cristelli osserva: «Con i soldi che danno alla Federazione è strano che non siano in grado di pagare o comunque di trovare qualche volontario del soccorso perché venga a fare assistenza. Qui è andata bene, ma in altre circostanze, se nessuno sa fare il primo intervento, potrebbe finire diversamente. Questo secondo me andrebbe fatto su tutti i campi: non voglio attaccare i vertici della Federazione, ma credo sarebbe utile». Ha temuto per la vita di Giaimo anche Maurizio Rossi, dirigente dell’Aldeno: «Per fortuna si è ripreso, sono stati momenti bruttissimi, spero di non riviverli più. Ero in panchina, per fortuna c’era il portiere di riserva dell’Azzurra, che fa il poliziotto e sapeva come intervenire. Massimo era viola, sembrava morto». Dopo l’infortunio la partita è stata sospesa, perché nessuno se la sentita di continuare a giocare. F. P.

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 Siamo particolarmente fieri dell’interveneto eseguito dal collega e socio Asaps Andrea Cristelli, in servizio presso il Centro Operativo Autostradale, a dimostrazione che questo personale della Specialità della Polizia di Stato non è sempre e solo dedito a irrogare sanzioni a chi non rispetta le norme del Codice della strada, ma sa anche intervenire a salvaguardia della vita umana.

Bravo Andrea!

 La Redazione Asaps


© asaps.it


da “L’Adige.it” del 27 marzo 2006
Martedì, 28 Marzo 2006
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