Torino, 24 mar. (Apcom) - Non soltanto alcool e il metano ma anche il biodiesel, quello vero e non l’olio da cucina come proposta da alcuni, potrebbero contribuire a ridurre la dipendenza dal petrolio dell’Europa. Con questo obiettivo le case automobilistiche e le società petrolifere hanno costituito un’alleanza per i carburanti sintetici che si potranno ricavare in modo efficiente anche dalla cellulosa di diverse fonti vegetali. E’ quanto emerge da un ampio servizio pubblicato da Quattroruote che comprende anche il confronto su strada effettuato in Svezia tra una Saab ’9-5 2.0t Biopower’ funzionante con E85(la miscela con l’85% di alcol e il 15% benzina già in vendita ai distributori) e l’equivalente versione a benzina L’Italia, intanto, come riferisce il mensile dell’editoriale Domus ha approvato il ’decreto agricoltura’ che consentirà di dare al via alla diffusione dei biocombustibili proprio come chiede la direttiva europea 30/2003. Dal primo luglio, dunque, sarà obbligatorio miscelare a benzina e gasolio almeno l’1% di bioetanolo e biodiesel derivanti da coltivazioni agricole. Una quota che dovrà essere incrementata dell’1% l’anno fino al 2010.Il provvedimento prevede, inoltre,l’incentivazione, per un periodo di sei anni, della produzione e della vendita di bioetanolo a partire dal primo gennaio 2008. In Brasile, infine e come riferisce ancora l’articolo di Quattroruote, le vendite di auto che possono funzionare con miscela alcool-benzina sono passate dallo 0,3% del 2003 all’attuale 50%. In Europa, poi, è il gas ad avere sempre più successo e presto arriveranno modelli popolari come la Fiat Panda e la Volkswagen Golf a metano. |