(ASAPS)
ZURIGO – Un incidente stradale mortale su tre, sarebbe provocato da un automobilista
allergico: di questo sono convinti alcuni ricercatori americani, che hanno
illustrato ed argomentato i propri studi nel corso di un convegno a Zurigo,
nello scorso fine settimana, organizzato come di consueto dalla Società
Svizzera di Allergologia e di Immunologia. C’è insomma della scienza dietro a
quanto affermato dagli autori dello studio, i quali sulla base di dati
acquisiti negli Stati Uniti sono arrivati a conclusioni davvero inattese, se
non originali. È infatti opinione dei ricercatori a stelle e strisce, che
allergie respiratorie come quelle ai pollini avrebbero effetti tali da togliere
all’automobilista colpito – magari da una lieve insufficienza respiratoria o da
una crisi di starnuti – la capacità di condurre. In sostanza, seppur temporaneamente,
verrebbero meno le condizioni psicofisiche considerate necessarie per la guida
di un veicolo, che nella migliore delle ipotesi – sostengono gli scienziati –
consisterebbe in una perdita della soglia d’attenzione. Gli effetti di
un’allergia, purtroppo, sono ben noti: occhi lacrimanti, naso che cola, “corpo
e spirito” sempre più provati dalla lotta contro gli effetti continui del
polline, che continua senza quartiere di notte come di giorno. Chi cerca
sollievo negli antistaminici ottiene una tregua dagli starnuti e dagli altri
effetti, ma deve subire in cambio un’azione sedativa e calmante, che rallenta
enormemente i tempi di reazione. (ASAPS) |
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