(ASAPS) PERUGIA – C’è innanzitutto incredulità, a Perugia, per come l’Arma stia pagando un tributo così alto nella difesa della legalità. Il giovane vicebrigadiere Giampaolo Sottosanti – 32 anni in servizio nel capoluogo umbro – sta ancora lottando contro la morte nel reparto di neurochirurgia del policlinico, dove è stato sottoposto ieri ad un nuovo intervento chirurgico alla testa per la rimozione di un ematoma extradurale, provocato dalla frattura del cranio perforato dal proiettile. Per ora la prognosi resta riservata. Giampaolo era stato trovato nella notte tra venerdì e sabato nel parcheggio di un cimitero in periferia: aveva appena chiesto ausilio al 112 per procedere al controllo di alcuni sospetti. Poi le comunicazioni si sono interrotte e l’unico che potrà spiegare cosa è accaduto è proprio il giovane Brigadiere, quando potrà parlare di nuovo. Fatto sta che la gazzella intervenuta lo ha trovato in macchina, con la pistola d’ordinanza ancora in mano e la testa perforata da un proiettile sparato a bruciapelo: chi gli ha sparato se n’è andato via convinto di averlo ucciso, ma il carabiniere è un uomo coriaceo. Dal caricatore della sua pistola mancano 4 colpi, esplosi probabilmente per estrema difesa. Le indagini proseguono e cercheranno di dare una risposta ai tanti interrogativi attorno alla sparatoria. Il militare in coma è considerato un carabiniere modello, distintosi in numerosi arresti e per la sua instancabile attenzione all’esterno. Un duro, dunque, che era stato destinato al servizio di quartiere proprio per la sua capacità di osservare e riferire. Al suo capezzale, oltre il vetro della terapia intensiva, la moglie Claudia Piccini e il piccolo figlioletto di due anni. L’Asaps è vicina a tutti loro. (ASAPS) | |
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