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Rassegna stampa Alcol e guida del 3 aprile 2006

ALLA FINE DELLA RASSEGNA TROVERETE UN PRIMO AVVISO DEL CONVEGNO “KAMBIOMARCIA”, PROGETTO ALCOL E GUIDA VERSO UNA CULTURA DELLA SICUREZZA, ORGANIZZATO DALLA ULSS 9 DI TREVISO.


IL SECOLO XIX

Acat, banchetti contro l’alcol

Sanremo L’Acat (Associazione club alcolisti in trattamento) ha organizzato, nell’ambito del programma "Aprile mese di prevenzione alcologica 2006", due banchetti all’ospedale di Sanremo - oggi dalle 9.30 alle 17 circa - e in quello di Bordighera, domani sempre dalle 9.30 alle 17. Verrà distribuito materiale informativo e si punterà a far conoscere meglio alla comunità i problemi alcol-correlati e il modo in cui si possono affrontare e risolvere. L’Acat propone «un metodo ecologico sociale con un approccio familiare, ideato dal professore Vladimir Hudolin. Le famiglie che vivono questo disagio si confrontano settimanalmente in una riunione di un’ora e mezza e trovano le risorse in se stesse per uscire dal problema e riguadagnare un futuro». L’associazione ha un sito web: www.acatsanremo.it; per informazioni si può anche telefonare allo 0184/409054 o a 329/7469317.


LA SICILIA - Brucoli

Visti molti giovani nel camper della cooperativa Futura e del Sert 

Droghe e alcol, tutti a fare il test
Un sondaggio sulle tossicodipendenze compreso l’alcolismo è stato compiuto la notte di sabato sino alle 5 della domenica dall’unità di strada «Infomovement» a Brucoli, vicino a due locali pubblici.

Le unità di prevenzione della cooperativa Futura e del SerT, il servizio sul territorio in collaborazione con Casa Comune di Augusta hanno incontrato i giovani, dando loro informazioni e raccogliendone sui temi della prevenzione di droghe, di educazione alla salute e sui comportamenti a rischio. I giovani hanno potuto fare in maniera anonima e volontaria il test dell’etilometro per prevenire la guida in stato di ebbrezza, avere la possibilità di conoscere questo strumento e la possibile reazione del proprio corpo in caso di assunzione di alcol. "Tanti gli etilometri fatti ieri notte - dicono gli organizzatori - ma soprattutto molte comitive per intero si sono sottoposte per testare chi tra loro avesse i valori in regola per mettersi alla guida. Abbiamo trovato nella maggior parte dei giovani un vera coscienza dell’autotutela tanto che in molti hanno portato con loro gli etilometri, del tipo usa e getta, forniti dall’equipe, da utilizzare quando il camper non c’è". Un test quello dell’etilometro utile per prevenire la possibilità di incidenti. La scelta di Brucoli è stata mirata perché Brucoli-Augusta è stata sede di incidenti mortali tra i giovani, oltre a quelli gravi spesso causati in entrambi i casi dall’abuso di droghe ed alcol da parte di chi era alla guida.
«Infomovement» metterà in atto interventi futuri nel territorio e soprattutto a Brucoli. Come avvenuto in altre esperienze, l’unità di strada ha usufruito della presenza di operatori occasionali come i giovani di Casa Comune che conoscono bene i loro stessi coetanei e la abitudini del proprio città.

Anna Burzilleri


LA GAZZETTA DI PARMA

Stefano aveva bevuto in un bar prima di fermare il taxi

STAMATTINA A VICOFERTILE IL FUNERALE DI ANDREA SALVARANI
Stefano aveva bevuto in un bar prima di fermare il taxi. Dove ha fermato il taxi Stefano Rossi, il pluriomicida 22enne di Felino? Stando ad alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, Rossi intorno alle 23 di martedí si sarebbe fermato a bere in un bar di viale Tanara, poco distante dal negozio di videonoleggio « Blockbuster ». Avrebbe bevuto della vodka, e poi se ne sarebbe andato.


LA GAZZETTA DI PARMA

Il futuro di Rossi dipende dalla perizia

Il futuro di Rossi dipende dalla perizia
Domani il primo incontro degli psichiatri: diagnosi entro il 4 giugno. Il codice penale è chiaro: «chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni 21» (art. 575). Aver agito per motivi abietti o futili è una circostanza aggravante; come la crudeltà (art. 61). Inoltre, in caso di premeditazione, la pena è l’ergastolo (art. 577). Tuttavia, «non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere e volere»  (art. 88). In caso di vizio parziale di mente, si risponde del reato, ma la pena è diminuita (art. 89). Va però sottolineato che « l’ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude nè diminuisce la imputabilità » (art. 92) e che, addirittura, «se l’ubriachezza era preordinata al fine di commettere il reato, o di prepararsi una scusa, la pena è aumentata» (art. 92). E’ evidente che il futuro di Stefano Rossi, il disoccupato di 22 anni che ha confessato l’omicidio di Maria Virginia Fereoli, studentessa diciassettenne di Felino, e di Andrea Salvarani, cinquantenne tassista abitante a Vicofertile, dipende dalla perizia psichiatrica, indispensabile per fare chiarezza sulla personalità e le condizioni. Quando l’assassino, dopo aver ucciso Virgy, ha incontrato il suo amico per farsi accompagnare a Parma, si è presentato con in mano una bottiglia vuota di vodka. Qualora la diagnosi degli esperti fosse di una completa capacità di intendere e di volere, per Rossi si prospetterebbe la possibilità di trascorrere il resto della vita dietro le sbarre; in caso contrario, dopo il ricovero in un manicomio giudiziario, per un periodo fino a dieci anni, è da prendere in considerazione il fatto che sia rimesso in libertà.


 
CORRIERE ROMAGNA

Ebbri alla guida. Due denunciati dalla Stradale di Rocca

FORLI’ - Doppio ritiro della patente per automobilisti alla guida in stato di ebbrezza. Sono i risultati dei controlli della Polizia stradale di Rocca San Casciano sulla strada Statale 67. Il primo denunciato è stato un uomo 47enne, di Castrocaro, alla guida di una Fiat 500. Una ragazza di Brisighella di 38 anni, invece, è stata controllata con la sua Y10 a Villa Rovere, dopo aver avuto un incidente. In evidente stato confusionale, si è rifiutata di sottoporsi alle analisi per accertare se fosse sotto l’effetto di droghe.


CORRIERE ROMAGNA

Schianto, esplode la protesta

CESENA - Con l’auto rubata si schianta contro il portone di una casa del centro e tenta la fuga a piedi prima dell’arresto. Un incidente l’ennesimo per la zona di Porta Santi, che ieri ha scatenato le proteste dei residenti, che ormai da cinque anni inviano petizioni e istanze perchè si faccia qualcosa per la viabilità e la sicurezza in quel quartiere. Ieri mattina, attorno alle 11.30, un cittadino di origine polacca, fermato poi in evidente stato d’ebbrezza, si è schiantato contro l’ingresso di una delle abitazioni di via delle Conserve. Un gran spavento per la signora che abita quella casa, a pochi metri dal portone dell’abitazione del figlio, Maurizio Brunelli, che appena una settimana fa aveva subito danni al suo alloggio sempre a causa dell’urto di un veicolo impazzito. Il polacco, dopo lo schianto, è uscito dall’auto, una Fiat Panda risultata rubata poco prima, e ha tentato la fuga. Sul posto si sono portati gli agenti del Commissariato di Cesena. Dopo i primi rilievi, sono partite le ricerche del conducente responsabile dell’incidente. Il polacco è stato ritrovato qualche ora dopo mentre era nella zona di Case Finali, dove era giunto a piedi. L’uomo era in evidente stato d’ebbrezza. E’ stato quindi fermato dalla polizia. Per lui, secondo le prime risultanze delle indagini, le ipotesi accusatorie di furto e guida in stato d’ebbrezza, senza trascurare la responsabilità per i danni provocati all’abitazione di via delle Conserve. L’incidente di ieri ha riacceso le proteste dei residenti di quella zona. Non si tratta del primo schianto. Ma non è solo la sicurezza che viene reclamata dai cittadini: “Non è più procrastinabile un intervento dell’amministrazione comunale sui flussi di traffico di questa zona - è il parere deciso di Maurizio Brunelli, figlio della donna che ieri ha visto la Fiat Panda ‘entrargli’ in casa e che, la settimana scorsa a sua volta aveva subito danni all’abitazione per lo schianto di una vettura - Cinque anni abbiamo presentato le prime istanze per chiedere al Comune che venisse data una soluzione al problema di questa zona. Un ’attività che i residenti del quartiere hanno continuato a portare avanti, anche attraverso una petizione sottoscritta da oltre 500 persone. Non si è mosso mai nulla. La risposta, anche da ultimo. è sempre stata la stessa: aspettiamo la Secante”.“Ora mi sembra proprio che non si possa attendere oltre - sottolinea Maurizio Brunelli, dirigente comunale e segretario comprensoriale della Margherita - Anche oggi (ieri per il lettore, ndr) tanti residenti si sono raccolti vicino a casa mia. L’argomento, naturalmente, era solo uno: chiedere che il Comune dia una risposta alla sicurezza stradale di questa zona, provvedendo innanzitutto a disciplinare diversamente i flussi di traffico, poi installando delle barriere che possano tutelare i pedoni e le abitazioni. Il tutto senza che si tiri di nuovo fuori la storia della Secante: non possiamo più attendere”.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BASILICATA)

In gravi condizioni un giovane 

Deluso per amore si getta dal ponte

MATERA - Giù dal ponte per farla finita dopo una delusione d’amore. Uno studente materano di 18 anni, nella tarda serata di sabato, ha cercato di uccidersi, lanciandosi da un cavalcavia alto sei metri sulla statale Matera-Ferrandina, allo svincolo di Matera sud. Il giovane ha riportato diverse fratture alle gambe. Non è in pericolo di vita, ma la prognosi è riservata. Dalla ricostruzione operata dai carabinieri, il giovane, che vive con la madre, separata dal marito, avrebbe deciso di sucidarsi per una delusione amorosa con la fidanzata. Una conferma è venuta da una lettera lasciata alla madre, nella quale preannunciava il gesto. Prima di tentare il suicidio il diciottenne ha bevuto alcolici in casa, come confermano le bottiglie trovate nella sua stanza dalla madre. Poi è uscito, ha incontrato gli amici, quindi ha raggiunto in motorino il cavalcavia, dal quale si è lanciato poco dopo le 21. L’ allarme è stato dato da alcuni automobilisti di passaggio, che lo hanno subito soccorso e trasportato in ospedale da un equipaggio del 118. Sul posto anche una squadra di Vigili del Fuoco oltre ad una pattuglia di carabinieri che ha provveduto a regolare il traffico.


IL MESSAGGERO (MARCHE)

Insulta i clienti della discoteca, arrestato 

Un altro extracomunitario va contromano sull’Adriatica e ferisce quattro Carabinieri 

di LORENA CELLINI

CIVITANOVA - Da Porto Recanati a Civitanova, la notte alcolica di due extracomunitari ha fatto ammattire i Carabinieri. Risultato, una coppia di inquilini in più nelle patrie galere di Camerino. Ma, prima di farsi mettere dietro le sbarre, hanno fatto il diavolo a quattro spedendo al pronto soccorso tre carabinieri e un operatore del 118, usciti malconci dal vivace confronto.
Militari e sanitari hanno dovuto far ricorso a tutta la pazienza del mondo per avere ragione di un venticinquenne nordafricano che s’era piazzato davanti all’ingresso della discoteca Gatto Blu di Civitanova e si divertiva ad insultare e molestare i clienti del locale. Aveva alzato il gomito e quando sono arrivati i Carabinieri s’è pure messo a tirar calci a una macchina lì parcheggiata, danneggiandola. Un bel peperino che, prima di entrare nell’ambulanza chiamata dall’Arma, ha menato colpi a destra e manca e nemmeno durante il trasporto in ospedale s’è calmato, tentando un’ultima, disperata, fuga davanti al pronto soccorso. Riacciuffato, s’è placato grazie a un sedativo. Nella stessa notte un quarantottenne, originario delle isole Mauritius, se ne andava a spasso lungo la statale adriatica, guidando contromano e completamente sbronzo. Avvistato dalle parti di Osimo, sulle sue piste si sono gettate le pattuglie di Loreto mentre da sud arrivavano a sostegno quelle di Civitanova. A Porto Recanati, messo in trappola, s’è arreso non senza aver prima speronato una gazzella. Non contento, sceso dalla macchina si è avventato contro i carabinieri di Loreto.
I due hanno smaltito la sbornia in carcere. Sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.


L’ADIGE

Sbronzi contro guard rail e carabinieri

Cinque patenti ritirate fra sabato sera e l’alba

Era al volante un po’ troppo allegro e non ha visto l’auto dei carabinieri, finendogli contro. Un uomo di 33 anni di Trento è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e la sua patente è stata ritirata. L’incidente è avvenuto verso le 22 di sabato. Il giovane era sulla strada che da Sopramonte porta a Candriai, qualche centinaio di metri prima dell’abitato, quando si è scontrato con una vettura. Non un mezzo qualsiasi, bensì con l’auto di servizio dei militari di Candriai, di pattuglia per un controllo sul territorio. Lo scontro si è verificato lateralmente e sia la macchina dei carabinieri che quella del giovane, una Volkswagen Golf, hanno riportato danni alla parte anteriore sinistra. Illesi e militari che si trovavano sull’auto di servizio, illeso pure il giovane che ha causato lo scontro. Ma per quest’ultimo i guai non sono finiti: dai rilievi effettuati dalla polizia municipale e da quanto appurato con l’alcoltest è emerso che guidava alterato. La patente è stata quindi ritirata e per l’automobilista è scattata la denuncia. Stessa sorte per un 24enne di Trento che deve ringraziare il cielo se è riuscito a scendere illeso dalla vettura: nel cuore della notte, con l’auto ha inforcato la cuspide del guard rail che separa le corsie di marcia subito dopo il ponte di Ravina sulla tangenziale, in direzione sud verso il bar «Al Marinaio». Il ragazzo era alla guida di una Opel Corsa, ha perso il controllo del mezzo finendo in velocità contro la lamiera, strisciando per qualche decina di metri per poi finire a bordo strada. Fortunatamente non sono rimaste coinvolte altre auto nell’incidente. La Opel è semi distrutta, mentre il conducente è stato graziato: nessuna ferita riportata nello scontro, ma l’alcoltest ha rilevato il perché di quell’errore nella guida. Il giovane aveva bevuto troppo, superando di tre volte il limite di alcol nel sangue per potersi mettere al volante. E quindi per un po’ dovrà muoversi, a piedi, con la bicicletta o con i mezzi pubblici. Altra patente ritirata sabato sera, alle 19.30 questa volta dai carabinieri di Lavis: un cinquantenne di Trento è stato fermato perché procedeva con andatura incerta sulla statale e, dopo gli accertamenti del caso, denunciato per guida in stato d’ebbrezza. Le ultime prove con l’alcoltest sono state fatte all’alba: verso le 6.30 di ieri sono scattati i controlli dei carabinieri di Vezzano che hanno «pizzicato» ben due automobilisti che guidavano troppo «allegri». La patente è stata ritirata a due trentenni residenti in valle di Laghi. M. Vi.


CORRIERE ADRIATICO

Uccide la convivente, poliziotto arrestato

Due colpi alla testa con la pistola d’ordinanza. L’avvocato: “Un incidente”

ANCONA - Due colpi alla testa, come un’esecuzione. Un raptus di follia, o forse un litigio finito in tragedia. Ancora oscuri i motivi che hanno portato Tiziano Gentile, 44 anni, assistente capo di polizia in servizio presso la Questura di Ancona, a fare fuoco con la sua pistola di ordinanza e a uccidere ieri mattina intorno alle 11 la sua convivente Anna Maria Fracasa, 39 anni , infermiera al Lancisi di Torrette. La tragedia, nella loro abitazione di via Monte Pennino. E’ stato lui stesso a telefonare al 113 e ad avvisare i colleghi. “E’ successa una disgrazia alla mia compagna, è stata raggiunta al capo da un colpo di pistola, è stesa a terra”. L’operatore riconosce la voce e - è il primo aprile - pensa a uno scherzo. Ma il tono concitato che giunge dall’altra parte della cornetta non lasciano dubbi. “Non so cosa fare, Anna non c’è più”. Il centralinista cerca di prendere tempo, teme il peggio e suggerisce a Gentile di uscire da casa così da farsi vedere ai soccorritori. E’ un espediente per farlo allontanare dalla pistola, una Beretta calibro 9 parabellum, che gli agenti della Volante trovano appoggiata sul tavolo della cucina ancora con un colpo in canna. Poco distante il corpo senza vita di Anna Maria. I due proiettili l’hanno colpita alla tempia destra e nella regione occipitale sinistra, sparati a distanza ravvicinata e in successione. Come se Gentile avesse colpito una prima volta e poi aver inferto il colpo di grazia. “E’ stato un incidente”, dirà poi Gentile al pm Rosario Lionello.
Gentile viene portato via e interrogato per 4 ore. In mattinata era passato come al solito in questura per vedere l’ordine di servizio. Era accompagnato dalla donna, che d’abitudine andava a prendere al mattino all’ospedale di Torrette quando l’infermiera aveva fatto il turno di notte. La coppia poi si è diretta verso il centro commerciale Auchan, dove l’agente ha incontrato, intorno alle 10,15 anche alcuni colleghi. Secondo la testimonianza di questi, il poliziotto e la sua compagna non mostravano segni di tensione.
Il poliziotto è originario di Roma, ma vive ad Ancona ormai da 20 anni; è sposato e separato e dalla moglie ha avuto due figli adolescenti; era separata anche Anna Maria Fracassa, originaria di San Benedetto del Tronto che lascia un figlio. La coppia conviveva da 5 anni. Nella loro abitazione, gli investigatori non hanno rinvenuto segni di colluttazione. Ai colleghi intervenuti in via Monte Pennino Gentile è apparso tranquillo, con occasionali momenti di vuoto.
Tiziano Gentile si trova ora nel carcere di Montacuto. L’ episodio ha destato molta impressione tra i colleghi dell’assistente capo. Gentile era addetto ai cosiddetti servizi vari, ed era quindi impegnato di volta in volta nell’ordine pubblico per manifestazioni e partite di calcio, nel corpo di guardia o con mansioni di autista. Un uomo simpatico e piuttosto estroverso, lo definiscono in questura, ricordandone il coraggio dimostrato soprattutto nei servizi di ordine pubblico.
Secondo la versione che Gentile avrebbe fornito al pm e riferita dal suo difensore, l’avv. Gianluca Campodonico, sarebbe stata la donna a impugnare l’arma - sembra per mettere in atto un gesto autolesionistico - da cui sarebbe partito un colpo mentre Gentile tentava di fermarla. Resta da capire, però, come e perchè sia partito il secondo colpo, e soprattutto per quale motivo Anna Maria Fracassa avrebbe cercato di uccidersi. Testimoni, peraltro, avrebbero udito un alterco poco prima del fatto, ma secondo l’avvocato la coppia aveva normali discussioni, che mai erano sfociate in violenze di alcun tipo. Se problemi fra i due c’erano, forse, ipotizza il legale in base ai pochi particolari che sono emersi, erano di natura economica, o legati ai precedenti rapporti dei due soprattutto per le questioni relative ai rispettivi figli. Sembra però che l’uomo soffrisse di problemi di alcolismo. Tuttavia, nessuno, almeno fra i colleghi dell’uomo, si sarebbe aspettato un simile dramma: “Tanto che questa mattina (ieri, ndr) - ha raccontato l’avv. Campodonico - quando il mio assistito e la convivente si sono incontrati con due agenti in un centro commerciale, uno dei colleghi ha scattato loro una foto con il cellulare, perchè sembrava davvero una bella coppia”. Praticamente l’ultima immagine della donna viva, impressa nella memoria del telefonino. Sarà comunque l’autopsia a far chiarezza sull’omicidio, su quale dei due colpi sia stato mortale, ad esempio, e questo servirà anche a capire la dinamica. L’abitazione, intanto, dove i due vivevano da soli insieme a un cane, è stata posta sotto sequestro e passata al setaccio dai tecnici della Scientifica. Sotto choc l’ex marito di Anna Maria: “Non voglio dire e non voglio sapere niente, lasciatemi fuori da questa storia”, ha solo la forza di dire ai cronisti. I funerali di Anna Maria Fracassi potrebbero svolgersi già nel pomeriggio di oggi.


CORRIERE ADRIATICO

Tiziano Gentile, 44 anni

Tiziano Gentile, 44 anni, era originario di Roma ma da tempo si era accasato ad Ancona. Presso la Questura di Ancona aveva lavorato alle Volanti, al centralino e al corpo di guardia. Attualmente svolgeva compiti vari. Sposato e poi separato, ha due figli. Era molto conosciuto nei bar del capoluogo: da via Veneto a via XXV aprile, da Posatora, dove viveva, fino al caffè Giuliani. Soffriva di problemi con l’alcol. La sua convivenza con la Fracassa era stata segnata dalla gelosia e dagli alti e bassi. Accompagnava la sua compagna e la andava a riprendere a Torrette praticamente in tutte le occasioni in cui prendeva servizio come infermiera al Lancisi.


IL GAZZETTINO (PADOVA)

BLACK & WHITE 

Litigano fuori del circolo privato Arrestato un giovane veronese

Alle 10,30 di ieri mattina al "Black & White" di viale della Navigazione Interna la festa era ancora al culmine. Ma, fuori del circolo privato, tre giovani erano venuti alle mani. Complici, evidentemente, le droghe e l’alcol. Sul posto è accorsa una Volante (è stato un passante a segnalare la lite al 113). Alla vista degli agenti, tre giovani hanno tentato di andarsene a bordo di un’autovettura. Ma uno lo hanno acciuffato subito i poliziotti. Ed è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Gli altri due sono stati bloccati dagli agenti della Polstrada.
In carcere è finito un giovane di ventidue anni, residente a Verona, sulla cui identità si stanno ancora compiendo accertamenti, dal momento che in tasca non aveva documenti. Quando gli agenti lo hanno caricato in auto per identificarlo, il giovane, che aveva bevuto molto ed era "fatto" di droga, ha rotto una cintura di sicurezza e poi ha spaccato il vetro divisorio interno alla Volante. Ed è stato arrestato.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

VIA LA PATENTE

In auto ubriaco di prima mattina

Gli ritirano la patente di prima mattina perché guida con un livello di alcol nel sangue oltre 4 volte superiore a quello consentito per legge. Questo uno dei risultati dei tanti controlli delle pattuglie della Polstrada di Castelfranco che hanno setacciato le strade nel fine settimana. L’automobilista di 38 anni è stato fermato in centro a Castelfranco per un normale controllo. Ma appena sceso dall’auto gli agenti si sono resi conto che il giovane, aveva già bevuto qualche bicchiere di prima mattina. Infatti il 38enne parlava a malapena. Insomma alle 8 già aveva bevuto tanto da far alzare la sua alcolemia oltre i 2 grammi per litro. Immediatamente è scattato il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza.

Tassi ben inferiori, ma che non hanno permesso di evitare il ritiro del documento di guida, per altri automobilisti controllati nella notte. Dopo l’esame dell’alcoltest la Polstrada ha ritirato la patente di un 32enne di Treviso ed un 28enne cubano, che superavano abbondantemente il massimo di alcol consentito.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

FARRA DI SOLIGO

Scontro frontale tra vetture

Uno spettacolare incidente frontale ha bloccato la circolazione per oltre due ore in entrambi i sensi di marcia, sulla strada provinciale 32 dei Colli, che attraversa Farra di Soligo. Lo schianto tra due auto è avvenuto sabato sera verso le ore 22, in località Monchera. Una Opel Astra, proveniente da Col San Martino e diretta a Soligo, guidata da un uomo della zona, è andata a scontrarsi frontalmente, per cause ancora in corso di accertamento, con una Honda Concerto, guidata da due ghanesi. Il conducente della Opel è risultato positivo al test alcolico, superando quasi cinque volte il valore minimo consentito dalla legge. A seguito del forte impatto, i due africani sono rimasti incastrati nella vettura. Sono stati portati al Pronto soccorso di Conegliano: entrambi hanno riportato fratture e contusioni. L’autista della Opel se l’è cavata con qualche botta, paura ed il ritiro della patente per guida in stato d’ebbrezza.


L’ARENA

Enoturismo protagonista a Milano

SOAVE - «L’enoturismo è sempre più un motivo di attrattiva turistica per chi si muove in cerca di un’ospitalità accogliente e familiare. Le Strade del Vino rappresentano quindi un’offerta turistica completa».
Luca Zaia, assessore regionale all’agricoltura e al turismo, ha promosso a pieni voti la Strada del vino Soave, quella del Lessini Durello e quella del Riso, che sono state protagoniste alla recente Borsa italiana del turismo (Bit) a Milano. La Strada del Soave, rappresentata da Paola Giagulli, e quella del Durello con il presidente Giamberto Bochese, si sono presentate infatti nel contesto della Bit Green, la parentesi «verde» del salone, proponendo tutte le ricchezze delle due Denominazioni.
Il mondo della ristorazione, dei caseifici e degli oleifici, ma anche le Pro loco, i Consorzi di tutela, le strutture di accoglienza, le amministrazioni pubbliche (rappresentate dal vice sindaco di Soave Lino Gambaretto) oltre che naturalmente, le cantine, hanno presentato itinerari che sono al contempo il prodotto e lo strumento di valorizzazione.
I vini dell’Est veronese, reduci dal Mediterranean Seafood Processing di Rimini, hanno dimostrato di essere il collante migliore tra le varie risorse presenti su un territorio che si sta evolvendo verso la logica del distretto del vino. Tra i sapori presenti alla Bit, che quest’anno ha contato oltre 150 mila presenze, anche il riso Vialone nano Igp, che non ha perso l’occasione per promuove la sua Strada.
(p.d.c.)


L’ARENA

Stadio. Collega via Fra Giocondo con viale Palladio. Gli abitanti protestano

Il vicoletto? Ridotto a discarica

Bottiglie rotte, lattine e vestiti stracciati: nessuno se ne fa carico

Bottiglie rotte, lattine di birra, vestiti stracciati, cerchioni di ruote, buste di plastica e anche qualche preservativo usato. Queste sono le condizioni in cui si trova il vicoletto che collega via Fra Giocondo e viale Palladio, di fronte alla farmacia Comunale.
La piccola stradina, dove fra tanta spazzatura si intravede a mala pena l’erba, viene attraversata regolarmente da ragazzini, a piedi o in bicicletta, in una zona dove ci sono scuole e campi sportivi. «È da 40 anni che c’è questo porcile», denuncia la signora Rita, residente in zona, «praticamente da quando vivo qui». Non essendo una strada asfaltata, non è possibile passarci con gli automezzi pulenti. Sono state presentate molte segnalazioni a chi di dovere dagli abitanti del circondario, ma sono tutte cadute nel vuoto.
«Non è possibile che in piena città, qui in zona stadio, ci sia una strada ridotta in queste condizioni. Sembra una piccola discarica a cielo aperto», così la signora Rita esprime lo stupore e lo sdegno di chiunque si trovi a transitare da lì, e la preoccupazione di chi ci vede passare i propri figli.
Oltretutto, bottiglie di vino e preservativi vanno ben al di là della sola sporcizia, ma testimoniano il degrado che in questo vicolo si manifesta nelle ore serali e notturne. E forse anche qualche cestino della spazzatura si rivelerebbe essere insufficiente. (a.p.)


 

CORRIERE ADRIATICO

Centinaia di giovani in piazza del Papa, il cuore pulsante della vita notturna
Con la primavera rinasce il centro

ANCONA - La primavera sembra finalmente arrivata. E con essa si risveglia la città e la vita notturna. Sono tanti i giovani che approfittano di queste fresche serate primaverili per fare un giro in centro. Tanti sono i locali aperti. Ce ne sono davvero per tutti i gusti. Gli amanti della musica dal vivo non possono certo perdersi le esibizioni live al Donegal, caratteristico pub dallo stile Irlandese, in via Simeoni. Questo locale è molto amato dai ragazzi per il suo stile molto particolare, ma viene frequentato principalmente nel periodo invernale. Tra le bibite più richieste naturalmente la birra, la Guinnes su tutte, anche se la consumazione di vino ha avuto un incremento del 100% tra le consumazioni. Sono tanti anche i giovani che preferiscono trascorrere una serata più tranquilla, magari davanti ad una bella coppetta di gelato. (*) Non hanno che l’imbarazzo della scelta tra le tante gelaterie aperte anche di notte. Ma il cuore pulsante della vita notturna anconetana è in piazza del Papa. Soprattutto il venerdì sera. Centinaia di giovani sembrano essersi dati un appuntamento ben preciso. Sono tutti lì, persi in chiacchiere, magari degustando un buon cocktail. E a fare la parte del leone, in questo caso “re della piazza”, c’è il Nu54, locale molto trendy e amatissimo da più e meno giovani, con una clientela che va dai ragazzi poco più che ventenni a distinti signori di mezza età. Il locale attira davvero frotte di persone con la bella musica e l’atmosfera suggestiva, all’una si spengono le luci che illuminano la piazza e rimangono accese solo le candele sui tavolini, senza dimenticare i cocktails, uno su tutti il Mojito, magistralmente preparati da Roberto Cecchetti, uno dei proprietari del locale. Uno dei meriti riconosciuti al Nu54 è sicuramente quello di aver contribuito a valorizzare una bella piazza, per troppo tempo dimenticata dai ragazzi. E per l’estate il Nu54 si attrezzerà con un maxischermo al plasma in occasione dei mondiali di calcio. Altro locale che ormai è un’istituzione tra le tante persone che affollano il centro nel weekend è il Plaza Cafè. Anche qui è il Mojito il drink che va per la maggiore. E’ possibile ascoltare musica dal vivo e si organizzano simpatiche serate a tema, come la messaggeria del mercoledì sera. Altro tipo di serata è quella che si prospetta al Bristol, pub conosciutissimo in via degli Orefici, in cui il clima molto rilassante consente di fare piacevoli chiacchierate davanti ad un bel bicchiere di Tenents Super. Unico neo dell’Ancona by night? Trovare un posto per l’auto per potersi godere una serata indimenticabile.

(*) Nota: nelle offerte descritte da questo articolo per le serate anconetane gli alcolici battono il gelato 5 a 1.


 

ENOPRESS.IT

"VINO E SALUTE" IN UNO SPECIALE DI ENOTRIA

Presentate a Milano significative novità. Le proprietà salutistiche del vino vanno ben oltre gli effetti antiossidanti e protettivi per il sistema cardiovascolare e aprono nuove frontiere all’utilizzo consapevole di questo prodotto simbolo del Made in Italy. Se ne è parlato ieri in occasione della presentazione di Enotria 2006, pubblicazione edita da Unione Italiana Vini, associazione che riunisce le più importanti aziende vitivinicole italiane e partner attivo dell’Osservatorio Permanente Giovani e Alcol. Unione Italiana Vini ha infatti investito sul tema vino e salute attraverso una ricerca che ha coinvolto professionisti di tutto il mondo per superare i molti preconcetti ancora diffusi sull’argomento. Referente scientifico della ricerca è Alberto Bertelli, farmacologo e ricercatore del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano, nonché presidente della Commissione "Vino, Nutrizione e Salute" dell’OIV, cioè l’ONU del vino.

"Perché affrontare oggi la tematica vino e salute?

Le motivazioni sono principalmente due - spiega Andrea Sartori, presidente dell’Unione Italiana Vini -. La prima è che oggi l’attenzione dei media verso il tema, dopo il grande interesse nei primi anni Novanta, ai tempi del ‘Paradosso francese’, è decisamente calata e i giovani non sono sufficientemente informati per affrontare con piena consapevolezza il consumo. La seconda è che il mondo del vino si trova nuovamente bersagliato da esasperate campagne proibizionistiche a livello mondiale, che spesso celano solo interessi economici".

Anche il bianco è salutare

Molti gli argomenti interessanti di cui si è parlato in occasione della Conferenza stampa. La notizia più significativa è certamente che anche il vino bianco e non solo il rosso può avere importanti effetti benefici sulla nostra salute e addirittura nei confronti dell’influenza aviaria. Uno dei farmaci ritenuti efficaci dal Ministero della Salute Europeo per il trattamento e la prevenzione dell’influenza è il Tamiflu, a base di anice stellato cinese, il cui principio attivo è l’acido shikimico in combinazione con la quercetina.

In base ai risultati di alcune ricerche, i cui dati preliminari sono stati pubblicati sul British Medical Journal grazie ad una lettera inviata proprio da Alberto Bertelli, è stata dimostrata la presenza sia di acido shikimico, sia di quercetina anche nel succo d’uva e nel vino bianco.

Attenzione alle erbe, dicono gli esperti

"Siccome l’anice stellato si vende anche nelle erboristerie, il medico dovrebbe scoraggiare i pazienti – puntualizza Bertelli - dall’uso di erbe di cui non è stata dimostrata l’efficacia contro l’influenza, perché potrebbero inavvertitamente comperare anice stellato di origine giapponese e non cinese, che è dimostrato essere neurotossico. Mentre lo stesso effetto si può ottenere bevendo una volta al giorno un bicchiere di succo d’uva bianca o di vino bianco".

Ma c’è di più. È di pochi giorni fa la notizia diffusa dalla Commissione OIV che dimostra la presenza nel vino della molecola antiossidante idrossitirosolo, comune nell’olio extravergine di oliva, la quale conferisce importanti proprietà antiaging.

È invece noto che il vino contiene composti come il resveratrolo, che funzionano solo se c’è "un gioco di squadra" con altri componenti chimici, e questo spiega perché, se il resveratrolo viene assunto in pillole, non vi è alcun effetto positivo. In piccolissime quantità, inoltre, il resveratrolo rallenta anche l’invecchiamento cerebrale, come dimostrato da uno studio condotto dall’Università di Pisa.

E infine, notizia dei giorni scorsi è che una nota pubblicazione medica specializzata in urologia ha rilevato un positivo effetto sul tumore alla prostata.

 

(*) Nota: il presidente dell’Unione Italiana Vini lamenta che “il mondo del vino si trova nuovamente bersagliato da esasperate campagne proibizionistiche a livello mondiale, che spesso celano solo interessi economici".

Qualche tempo fa Beppe Grillo ha usato come parte del testo di un suo spettacolo dei dati (forniti da Alessandro Sbarbada) sui danni causati dall’alcol. La situazione dell’informazione sui problemi alcol correlati è tale che la mera esposizione di dati scientifici evidenzia paradossi ridicoli.


 
Gazzetta di Reggio
una festa a base di musica e birra

 
La Tribuna di Treviso
rifiuti abbandonati: recuperate 5 mila lattine

 
Il Resto del Carlino (Macerata)
Nottata movimentata per due stranieri ubriachi arrestati dai carabinieri

 
La Nazione (Pistoia)
Auto parcheggiata distrutta da un’altra Ma il test dell’etilometro lo deve fare lui

 
L’Eco di Bergamo
Città Alta, camper dell’Asl contro l’abuso di alcol. Test gratuiti dopo cena

 
Il Resto del Carlino (Rimini)
Più tutela contro fumo passivo e alcol

 
L’Unione Sarda (Nazionale)
Rissa al bar a colpi di bicchiere

 
Corriere Alto Adige
« Zerogradiclip » , un video per dire no all’alcol

 
Corriere della Sera (Abbonati)
Ora Mosca si lancia nella guerra del vino

 
Il Resto del Carlino (Ferrara)
Bondeno Disco orario anti alcol per non buttare via la vita

 
Il Tirreno
giovani ubriachi alla guida ritirate dai vigili 4 patenti

 
Il Messaggero Veneto
primo bicchiere a 11 anni e non sono rari i casi di ubriachezza a scuola

 
Il Mattino di Padova
spritz anche in inviadante

 
La Stampa
Scoperta la macchina che invecchia il vino Allarme tra i produttori

 
Il Sole 24 Ore (Nord Ovest)
UIl Piemonte numera le bottiglie Doc

 
Il Sole 24 Ore (Del Lunedi)
Vinitaly: il mondo del vino è qui

 
Il Sole 24 Ore (Nord Est)
Via ai controlli per Doc e Docg

Marketing e laboratori per valorizzare la grappa

Vino, futuro di partnership

Vino, la ripresa inizia dall’export

 
Il Sole 24 Ore (Centro Nord)
Al Vinitaly di Verona arrivano oltre 1.100 tra produttori ed Enti

Business da 2 miliardi per il vino

Vino, cambiano le strategie

UIl Piemonte numera le bottiglie Doc

 
Il Sole 24 Ore (Nord Ovest)

L’hi tech entra nell’enologia

Disciplinari rigorosi sui vini della Liguria

Vino, gli stranieri incalzano

 
Corriere del Mezzogiorno

Dalla biblioteca all’enoteca

 
La Repubblica

rubano il vino e lasciano l’auto - luigi bolognini

Martedì, 04 Aprile 2006
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