Giovedì 18 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 05/04/2006

“Road pricing”. A Bologna è già polemica

Un ticket per accedere al centro storico per i non autorizzati.

 (ASAPS) BOLOGNA – Prima paghi poi entri. Da fine aprile, infatti, chi non è autorizzato potrà accedere al centro storico del capoluogo emiliano solo previo pagamento di un pedaggio. Chi vorrà accedere alla “zona rossa” dovrà pagare un ticket con un tetto prefissato di accessi ogni mese. Il sì definitivo è arrivato il 30 marzo scorso quando il consiglio comunale ha approvato il “Piano merci” firmato da Maurizio Zamboni, Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, che introduce il “road pricing” nella mobilità cittadina. “Operativamente – spiega Zamboni – stiamo predisponendoci per rendere operativi i ticket entro la fine di aprile. Sarà la giunta a definire tariffe e soggetti a cui estendere il sistema dei biglietti, privati compresi”. L’ennesima novità messa in campo per cercare di frenare il costante aumento dell’inquinamento atmosferico, ha scatenato però l’ira di molti. Perplessi alcuni componenti della giunta comunale, guidata dal sindaco Sergio Cofferati, che già nei mesi scorsi avevano espresso qualche remora nei confronti del “road pricing”. Pollice verso nei confronti dell’iniziativa anche da parte dei Verdi, solitamente favorevoli a proposte tese alla salvaguardia dell’ambiente. “Il ‘road pricing’ – sostengono gli esponenti del partito -non è certamente la soluzione del problema dell’inquinamento del centro storico cittadino. Bologna ha invece bisogno di un piano organico sulla mobilità”. Stesso discorso per Salvatore Pistola, Presidente dell’Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere). “L’iniziativa bolognese è preoccupante – sottolinea Pistola. Si continua a considerare l’automobile una fonte inesauribile di reddito per gli enti locali, un reddito che però grava direttamente sui cittadini. Invece di lanciare iniziative di questo tipo, bisognerebbe intervenire sulle infrastrutture per potenziarle e arricchirle”. Anche Codacons lancia una petizione contro il ticket. “Se il comune – commenta Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale del Codacons - ritiene che le condizioni dell’aria siano tali da permettere l’ingresso limitato nel centro città, emetta una serie di permessi a coloro che hanno reali necessità e non cerchi di fare cassa, attuando, di fatto, una discriminazione tra chi può permetterselo e chi no”. (ASAPS)

Mercoledì, 05 Aprile 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK