Ieri mattina ogni
minuto poteva essere prezioso per salvare la vita ad un trentottenne di
Orzinuovi che aveva annunciato propositi suicidi telefonando al «113».
L’allarme in questura è scattato alle 10.10 quando l’operatore della sala
operativa ha ricevuto una telefonata sulla linea delle emergenze. Un uomo
disperato raccontava di essere depresso e di voler morire. Unica traccia quella
telefonata di pochi secondi. Ma poteva bastare.
Ormai le moderne tecnologie fanno miracoli in questo campo il telefono
cellulare può essere rintracciato anche se spento, anche se non si fanno
chiamate: basta individuare la «cella», il ripetitore che viene via via
attivato durante gli spostamenti. Così è stato anche nel caso dell’aspirante
suicida, rintracciato tramite l’operatore telefonico nella zona di Ghedi.
E così sono subito iniziate le ricerche nella zona, con un raggio di azione non
troppo esteso. Poco prima delle undici è stata individuata la vettura
dell’uomo, un’Alfa «156» di proprietà di un uomo di origine pugliese che abita
a Orzinuovi.
Una pattuglia della polizia stradale di Montichiari ha rinvenuto la vettura
dell’aspirante suicida parcheggiata vicino alla ex statale lenese. A bordo non
c’era nessuno, ma sul sedile c’era il telefono cellulare.
I poliziotti hanno iniziato le ricerche in zona dato che l’uomo non poteva
essere molto lontano essendo passati pochi minuti da quella telefonata che
annunciava la volontà di farla finita, di morire perché sopraffatto
dall’angoscia, da problemi che riteneva di non poter risolvere e che invece,
ora, con l’aiuto dei suoi familiari, dei medici e degli amici potrà sicuramente
superare.
Alle undici il cessato allarme. L’uomo è stato notato camminare sul ciglio
della strada. Un agente si è avvicinato, lo ha tranquillizzato invitandolo a
salire in auto. La pattuglia ha comunicato alla Centrale operativa il
ritrovamento e ha fatto tappa al pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari
dove un medico lo ha visitato e, accertata la forte depressione, ha disposto il
temporaneo trasferimento nel reparto di psichiatria per ulteriori accertamenti.
Alla polizia la soddisfazione di essere arrivati in tempo e di aver aiutato un
uomo in un momento di grande difficoltà. Franco Mondini
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