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Salvataggi 06/04/2006

La polizia salva aspirante suicida

Un 38enne residente a Orzinuovi chiama il «113» e racconta le sue intenzioni. La Stradale lo rintraccia a Ghedi

Ieri mattina ogni minuto poteva essere prezioso per salvare la vita ad un trentottenne di Orzinuovi che aveva annunciato propositi suicidi telefonando al «113».
L’allarme in questura è scattato alle 10.10 quando l’operatore della sala operativa ha ricevuto una telefonata sulla linea delle emergenze. Un uomo disperato raccontava di essere depresso e di voler morire. Unica traccia quella telefonata di pochi secondi. Ma poteva bastare.
Ormai le moderne tecnologie fanno miracoli in questo campo il telefono cellulare può essere rintracciato anche se spento, anche se non si fanno chiamate: basta individuare la «cella», il ripetitore che viene via via attivato durante gli spostamenti. Così è stato anche nel caso dell’aspirante suicida, rintracciato tramite l’operatore telefonico nella zona di Ghedi.
E così sono subito iniziate le ricerche nella zona, con un raggio di azione non troppo esteso. Poco prima delle undici è stata individuata la vettura dell’uomo, un’Alfa «156» di proprietà di un uomo di origine pugliese che abita a Orzinuovi.
Una pattuglia della polizia stradale di Montichiari ha rinvenuto la vettura dell’aspirante suicida parcheggiata vicino alla ex statale lenese. A bordo non c’era nessuno, ma sul sedile c’era il telefono cellulare.
I poliziotti hanno iniziato le ricerche in zona dato che l’uomo non poteva essere molto lontano essendo passati pochi minuti da quella telefonata che annunciava la volontà di farla finita, di morire perché sopraffatto dall’angoscia, da problemi che riteneva di non poter risolvere e che invece, ora, con l’aiuto dei suoi familiari, dei medici e degli amici potrà sicuramente superare.
Alle undici il cessato allarme. L’uomo è stato notato camminare sul ciglio della strada. Un agente si è avvicinato, lo ha tranquillizzato invitandolo a salire in auto. La pattuglia ha comunicato alla Centrale operativa il ritrovamento e ha fatto tappa al pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari dove un medico lo ha visitato e, accertata la forte depressione, ha disposto il temporaneo trasferimento nel reparto di psichiatria per ulteriori accertamenti.
Alla polizia la soddisfazione di essere arrivati in tempo e di aver aiutato un uomo in un momento di grande difficoltà.
Franco Mondini


© asaps.it


Da “BresciaOggi” del 5 aprile 2006
LA STORIA
Giovedì, 06 Aprile 2006
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