di Filippo Nardo
Continua l’attuazione della riforma dell’autotrasporto.
Una nuova normativa mira a rendere uniformi le procedure di controllo sui
veicoli e a fugare lo spettro della concorrenza sleale esercitata dai
trasportatori stranieri, che mina le aziende nazionali del settore.
Uniformare le procedure di controllo sugli autoveicoli,
per rendere più competitive le nostre imprese. È questo lo scopo che punta a
raggiungere il ministero delle Infrastrutture con un decreto emanato lo scorso
febbraio e già pubblicato in Gazzetta.
E a questo scopo ha espressamente determinato un modello
di lista di controllo per favorire e rendere uguali sul territorio le procedure
di verifica della regolarità amministrativa di circolazione degli autoveicoli
adibiti al trasporto delle merci. Ma in
cosa consiste controllare la regolarità amministrativa di circolazione
dell’autotrasporto? Significa, in pratica, effettuare accertamenti e riscontri
precisi sui documenti di accompagnamento del veicolo, su quelli del conducente
e su quelli della merce trasportata. E ancora, vuol dire accertare la
regolarità del regime autorizzativo dell’attività del vettore e del contratto
di trasporto.
Viene da chiedersi a che serva un siffatto sistema di
controlli. La risposta è facilmente intuibile: se si vuole che la concorrenza
tra imprese sia trasparente e leale servono regole precise e uniformi, che
valgano non solo per i nostri vettori ma anche per quelli stranieri.
Resta ancora da chiarire come vada espletata in concreto
l’attività di controllo. Sono questi aspetti fondamentali che vale la pena di
affrontare in dettaglio.
Liste di controllo. L’espletamento dell’attività di
controllo sulla regolarità amministrativa di circolazione, richiede dei modelli
di lista che gli organi di controllo devono osservare, in virtù di precisi
elenco previsti dalla stessa normativa e distinti a seconda che si tratti di
autotrasporto nazionale, comunitario, in ambito Cemt, o extracomunitario. Tali
liste, predisposte appunto per rendere omogenei i controlli, non sono comunque
da intendersi come esaustive e i controlli possono estendersi anche ad altri
documenti. Per questo si prevede che in futuro possano essere individuati
ulteriori modelli di liste di controllo o che possano essere integrate quelle
esistenti.
Per quanto riguarda l’autotrasporto nazionale, i controlli
prevedono da parte degli organi di polizia competenti, verifiche su una serie
di documenti, che il vettore deve esibire, riferiti al veicolo, al conducente e
al contratto di trasporto (si veda box).
Controllo della merce, la verifica cioè verte su natura e
qualità delle merci, luogo di partenza e destinazione del carico (anche luoghi
intermedi di carico e scarico), mittente e destinatario, speditore.
Documenti di controllo del regime autorizzativo, con distingui
tra:
- il conto proprio che impone certificazioni come la
licenza per l’autotrasporto, il documento di trasporto di cose in conto proprio
e di trasporto occasionale
- il conto terzi che prevede l’iscrizione all’Albo per
conto terzi
- le autorizzazioni particolari come quelle per trasporti
eccezionali, o l’attestato ATP ecc.
Per quanto concerne l’autotrasporto comunitario c’è da
aggiungere che i controlli verteranno sul contratto di trasporto internazionale
CMR se tenuto a bordo del veicolo, e sul regime Tir qualora ovviamente esso
ricorra. Quanto poi al regime autorizzativo nel conto terzi dei trasporti
internazionali va precisato che il controllo verrà fatto sulla licenza
comuntaria.
I DOCUMENTI DELLA LISTA DI CONTROLLO
Documenti del veicolo
- immatricolazione
- documenti di circolazione del veicolo (es. carta di
circolazione)
- contrassegno e certificato assicurativo
- regolare disponibilità del veicolo
- contratto di noleggio
- regolarità dell’agganciamento
- cronotachigrafo e fogli di registrazione (se digitale
estrazione dei dati sui tempi di guida e di riposo)
Documenti del conducente
- documento di identità,
- patente di guida ed eventuali abilitazioni,
- documentazione del rapporto di lavoro,
- carta del conducente,
- carta di qualificazione del conducente;
- certificato di formazione professionale ADR nel caso di
trasporto di merci pericolose.
Contratto di trasporto
Elementi obbligatori in caso di forma scritta (da tenere a
bordo):
- nome e sede del vettore
- committente o caricatore
- numero di iscrizione del vettore all’albo
- tipologia e quantità della merce trasportata
- corrispettivo del servizio di trasporto e modalità di
pagamento
- luoghi di presa in consegna e riconsegna della merce.
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