Secondo
i dati della polizia municipale di Roma, le vetturine elettriche sono rimaste coinvolte,
nel 2005, in quasi uno scontro al giorno. Le infrazioni più frequenti: guida
pericolosa e divieto di sosta.
Sono macchinine ma i più giovani le guidano come un motorino, spesso senza
avere l’esperienza e la preparazione necessaria ad affrontare le regole della
strada. Sono le microcar, vetture elettriche a 5 cavalli, che a Roma spopolano:
2500 nuove immatricolazioni solo nell’ultimo anno. Eppure, secondo la polizia
municipale, questi quadricicli, che si portano senza patente a partire dai 14
anni di età, non sarebbero poi così inoffensivi come si pensa: nel 2005, gli
incidenti in cui sono rimaste coinvolte sono infatti oltre 200, di cui 30
gravi. In pratica, quasi uno scontro al giorno. Per non parlare delle multe,
1800 elevato negli ultimi 12 mesi, principalmente per guida pericolosa e
divieto di sosta.
I problemi dei quadricicli elettrici non sono pochi, secondo la polizia
municipale capitolina: si parte dal fatto che si guidano semplicemente con il
patentino, un esame solo teorico in cui è ammesso sbagliare 4 quesiti su 10
(praticamente basta conoscere il 60% del Codice stradale), e che viene ritenuto
inadeguato per circolare su un quattro ruote. E, anche se possono raggiungere
appena i 45 km orari, in realtà molti automobilisti li modificano per poter
viaggiare a velocità maggiori. Inoltre, queste vetture non prevedono la
presenza di un passeggero accanto al guidatore (norma in realtà ignorata, nei
fatti). Infine, fatto non trascurabile, ci si viaggia senza cintura di
sicurezza.
A Roma urge quindi presto una soluzione per arrivare a una maggiore sicurezza
della guida, vista la flotta di veicoli del genere presente in città (in tutto
sono 3500, merito anche del fatto che consentono il libero transito nella Ztl).
Un ripensamento insomma è necessario , soprattutto a partire, secondo i vigili,
da una revisione dei requisiti necessari a poterli guidare.
|