L’ obbligatorietà di tale
certificato di idoneità alla guida, ha costretto tutti gli utenti, dai
giovanissimi sino ai più maturi, ad una lettura, o meglio, conoscenza più
specifica, del Codice della strada. Tutti i ciclomotori infatti sia a due ruote che a tre ruote (compresi i
quadricicli leggeri a quattro ruote che
sono considerati ciclomotori), per la loro guida, necessitano di tale certificato sì da poter circolare sulle strade della nostra bella Italia in
piena tranquillità. Ecco
allora che per il conseguimento del tanto agognato “patentino” oltre che a promuovere la formazione dei giovani in materia di
comportamento stradale e di sicurezza del traffico, come recita l’art. 230 del Codice della Strada, che prevede lo svolgimento di appositi
programmi specifici per la divulgazione della sicurezza stradale, nelle scuole di ogni ordine e grado, si sono
organizzati appositi corsi al fine di preparare i giovani a sostenere il non
troppo facile esame. Chi vi
scrive, unitamente alla collaborazione del suo Coordinatore Direttore
Amministrativo Sergio Di Fresco ed al Vice Coord. Funzionario Tecnico Fabrizio Sala, già da diversi anni si reca presso le scuole di
ogni ordine e grado (devo confessare che rimarrà indimenticabile la
meravigliosa esperienza acquisita presso la materna di S. Maria Maddalena prov. di RO, unitamente a quella
di Cesenatico) e con spirito pionieristico ha affrontato in modo semplice, ma realistico e
veritiero, il maggior numero delle problematiche relative alla circolazione e
sicurezza stradale. Trasmettere
certi concetti ispirati al rispetto dell’altrui vita, ma soprattutto della propria, non sempre risulta di facile propagazione,
per due semplici ma fondamentali motivi: le
lezioni si svolgono in prevalenza dalle 14,30 alle 17,30, quando ormai gli alunni più che volenterosi,
ma visibilmente già affaticati, si
sottopongono al dialogo su argomenti che
a loro sembrano di normale rutin, ma che
poi scoprono completamente nuovi ed estremamente interessanti perché
strettamente collegati al bene più importante, proprio la loro LA VITA! In
secondo luogo perché ormai da troppo tempo si lavora con materiale non al passo
con i tempi ovvero moderno ed attuale, per cui spesso ci viene in aiuto la prestigiosa rivista “IL CENTAURO” che, costantemente aggiornata
sulle variazioni al C.d.S. e sulle tematiche più attuali, viene consultata ed analizzata specie
in quegli articoli che trattano
argomenti pertinenti i pedoni, i ciclisti ed attualmente
i ciclomotori. I
giovani imparano in tal modo ad avere un concetto diverso nei confronti delle Forze dell’Ordine che vengono loro
presentate come veri amici, dediti ad un lavoro oltre che
pesante, anche apparentemente aspro, in
quanto oltre all’educazione stradale, devono applicare la giusta repressione
che per Legge viene da loro stessi fatta rispettare. Ecco
allora che gli occhini dei nostri futuri utenti della strada, ti osservano fra
l’incredulo e l’ammirato, sollevando di
tanto in tanto un qualche problema che la mamma o il papà, o il fratello
maggiore, hanno avuto più o meno recentemente,
con qualche agente, ma una volta chiarito correttamente l’interrogativo posto,
il sorriso torna genuino sulle loro facce ancora pulite, prive di malizia e sempre pronte al sorriso. Infatti
è proprio con lezioni improntate al sorriso ed alla più totale sincerità sui
comportamenti da tenere sulle strade non solo dell’Italia, ma dell’Europa
tutta, che miriamo a raggiungere quella drastica riduzione delle migliaia di morti che annualmente si verificano
proprio in quella fascia di età che comprende anche i ragazzi dei licei dove svolgiamo
i corsi per il conseguimento del “PATENTINO” facendo leva in particolare sulla dimensione educativa quale componente
insostituibile del processo di
formazione e sviluppo circa i comportamenti
corretti da tenere e trasmettere sulla
strada. Credere
in un radicale cambiamento nel comportamento da tenere sulla strada, è stato il
principio fondamentale che ci ha spinto ad avvicinarci ai giovani con
l’indispensabile aiuto della “scuola”! I primi
esperimenti effettuati negli anni ’90 con
il validissimo aiuto dei Signori Presidi che accettarono e permisero lo
svolgimento anche di ore di educazione stradale, oltre alle altre ore che per
disposizioni ministeriali dovevano comunque essere effettuate, ci fece subito
notare che la strada intrapresa, seppur faticosa, era proprio quella giusta! Quanti
bambini, ragazzi, adolescenti si interessavano in maniera specifica al “velocipede” scoprendone il giusto
utilizzo! All’uso delle cinture di
sicurezza o sistemi di ritenuta e così via sino al corretto utilizzo del casco ecc. ecc. ed il riscontro di quanto si stava facendo
era ben chiaro e riscontrabile. Moltissimi
genitori (nelle piccole città o paesi ci si conosce quasi tutti) molte volte mi
hanno fermato, pregandomi “scherzosamente” di non creare più nuovi
istruttori, sì perché i giovani alunni tornando a casa
riprendevano in modo tenace e rigoroso, ogni errore della
persona alla guida, ricordando l’uso
delle cinture durante la marcia, la moderata velocità all’interno dei centri
abitati, i famosi quanto mai obliati
atti vietati riportati dall’art. 15 del C.d.S. ed avanti di questo passo, pur di far notare al genitore la loro nuova conoscenza delle norme. Ma
questo era e rimane il nostro obiettivo, la giusta conoscenza delle regole e la
successiva divulgazione delle stesse! Ma
chi meglio dei figli, nipoti, fratelli o
sorelle può diventare un giusto veicolo di diffusione di una nuova mentalità
basata sul rispetto reciproco e non più sulla scaltrezza o furbizia dell’Utente
che, troppe volte, scarica i suoi malumori o nervosismi attraverso il mezzo
potente ed ultramoderno! La
sicurezza stradale è giovane, perché è dai giovani che verrà quel nuovo modello di utente, che non sarà
certo l’autista timoroso, incerto, lento
nel traffico per paura od insicurezza, ma bensì deciso, scattante al momento giusto e soprattutto
sicuro a bordo del suo mezzo, che conosce molto bene, come bene conosce tutti i segnali che lo guidano e lo aiutano nel suo
pericoloso tragitto quotidiano. I corsi per
il conseguimento del “certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori”
offrono l’opportunità di svolgere oltre al programma Ministeriale, anche le utilissime norme di
comportamento che, integrate alla
conoscenza dei segnali stradali ed agli articoli del Codice, offriranno certamente i risultati sperati. Attualmente
siamo impegnati con le lezioni presso il Liceo Sabin di Bologna, la Scuola Media Rodai ed Jussi di San Lazzaro di
Savena, Liceo Montessori di Porretta
terme ed il Liceo Ariosto di Ferrara. Ed è
proprio con il Liceo Ariosto di Ferrara che da anni ormai si è applicata quella strategia educativa che deve
accompagnare il giovane durante il suo cammino di formazione per aspirare ad
ottenere quei risultati concreti e duraturi, intervenendo con l’ottimo aiuto dei professori, sui comportamenti degli alunni prima che
questi vengano consolidati in abitudini scorrette ed illegali. In altre
parole, con il corpo degli insegnanti di
tale plesso, abbiamo subito creduto a quanto si proponeva il piano nazionale
della sicurezza stradale e con forza vogliamo raggiungere l’obiettivo della
riduzione entro il 2010 del 40 % dei morti e dei feriti causati da incidenti
stradali. Franco Da Scorno
Fabrizio Sala Sergio Di Fresco |
|
|
© asaps.it |