(ASAPS) PARIGI – La Francia e la Germania hanno siglato nei giorni scorsi un nuovo
protocollo congiunto per la sicurezza stradale, concordato dai rispettivi
governi e sottoscritto a margine di un convegno tra i ministri dei due paesi:
per la Francia
c’era Dominique Perben, mentre per la Germania l’omologo Wolfgang Tiefensee. I punti
affrontati nel trattato sono molti, ma la maggiore attenzione è stata dedicata
allo scambio di informazioni per consentire la pronta identificazione dei
veicoli condividendo gli archivi delle rispettive motorizzazioni civili. Questo
perché – soprattutto in Francia – si è fatta sempre più forte la pressione
dell’utenza stradale di far pagare anche agli stranieri le contravvenzioni.
Infatti, in mancanza di contestazione immediata, i francesi in Germania o i
tedeschi in Francia hanno sempre avuto garanzia
di impunità. Troppo complicate, infatti, le procedure rogatorie per
l’identificazione dei conducenti e la notifica dei verbali, rimasti
puntualmente ignorati. È dunque finita l’impunità, dicono soddisfatti i
responsabili governativi che si occupano di sicurezza stradale dei due paesi, che
ora devono darsi da fare per rendere operativo il servizio entro la fine del
mese, che consentirà l’immediata identificazione del trasgressore e l’obbligo,
in regime di reciprocità, di pagare la relativa sanzione. Per ora il protocollo
consentirà la definizione delle posizioni relativamente al superamento dei
limiti di velocità e per i divieti di sosta, tipologia di infrazioni che
possono comportare una mancata contestazione immediata. L’accordo è stato
raggiunto proprio grazie all’iniziativa dei francesi, visto che quelle tedesche
rappresentano un quarto delle infrazioni commesse da stranieri sulle loro
strade. I tedeschi hanno accettato le proprie responsabilità, ma hanno preteso
– giustamente e senza obiezione da parte francese – un accordo reciproco. “Si tratta semplicemente di migliorare
la sicurezza stradale in Europa”, ha detto Perben. (ASAPS)
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