IL GAZZETTINO (VENEZIA) FAVARO Rivolto
anche agli utenti di Quarto e Marcon Il "Punto Alcol" in
servizio al Distretto di via Triestina
(m.d.l.) Da domani sarà attivo a Favaro il "Punto
alcol", un nuovo presidio sanitario promosso dall’Asl 12 che affronterà le
problematiche legate alla dipendenza da alcol. Il nuovo Punto Alcol opererà
negli spazi del Distretto socio sanitario di via Triestina avendo come bacino
d’utenza l’intero ambito territoriale del Distretto Mestre nord che comprende
la Municipalità di Favaro, quella dell’ex quartiere di Carpenedo/Bissuola e i
Comuni di Marcon e Quarto D’Altino. Il nuovo servizio è in grado di svolgere le
attività di prima accoglienza di utenti che presentino dipendenze da alcol, i
colloqui individuali e con il nucleo familiare e fornisce un primo supporto
medico di tipo psicosociale ponendosi come raccordo tra il medico di medicina
generale e i servizi socio-sanitari e assistenziali del territorio. «Per come è concepito - ha spiegato il presidente della
Municipalità di Favaro Gabriele Scaramuzza - il Punto alcol si propone come uno
sportello polifunzionale e di primo orientamento all’utente, nei confronti del
quale sarà poi elaborato il programma terapeutico mediante le fasi della
valutazione e diagnosi, del trattamento medico e farmacologico, della
psicoterapia individuale e del sostegno psicologico alla famiglia, degli
interventi di assistenza domiciliare, della collaborazione con il medico di medicina
generale e della rete locale di sostegno». Il presidio per alcolisti, che è totalmente gratuito, sarà aperto ogni martedì dalle ore 16 alle 18 e la struttura di accoglienza disporrà di un accesso diretto e riservato per garantire il pieno ed assoluto rispetto della privacy. Cardine del nuovo servizio sarà l’integrazione, oltreché con i servizi di medicina generale, con le reti locali di solidarietà promosse dalle realtà del terzo settore e dell’associazionismo e le collaborazioni con il Servizio sociale ed educativo della Municipalità di Favaro Veneto. BUSSOLENGO.
L’attività di consulenza e informazione dell’Ulss Al volante ma niente alcol
Lezioni ai ragazzi per prevenire incidenti stradali Bussolengo. E’ ripartita l’attività dei Centri di
informazione e consulenza, attivati dal Dipartimento delle dipendenze dell’Ulss
22 nelle scuole medie superiori. «Il nuovo progetto che stiamo realizzando»,
spiega il dottor Ilario Ceschi, «è legato all’educazione stradale. Pensiamo
infatti che questo campo di attività possa essere necessario per la fascia
d’età giovanile cui è rivolto. E’ sempre più preoccupante, infatti, il fenomeno
degli incidenti stradali, spesso con conseguenze permanenti, che accadono dopo
serate all’insegna dell’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti». Questo risulta essere solo l’ultimo aspetto di una serie
di problemi del mondo giovanile. «E’ prioritario», continua Ceschi, «evitare
gli abusi di alcolici e di droghe, ma se questo accade, dobbiamo fornire ai
ragazzi la consapevolezza che, comunque, è importante tornare a casa sani e
salvi, evitando di guidare in stati di grave alterazione». Il progetto è coordinato dalla Provincia, in
collaborazione con i Dipartimenti di dipendenza e di prevenzione delle tre
Ulss, con il servizio 118 e la polizia stradale. Prevede due mattinate a
disposizione delle classi quarte degli istituti superiori, dedicate ai temi
della sicurezza stradale. «L’attività», puntualizza Ceschi, «è stata realizzata
nelle scuole di Bussolengo e prosegue all’Alberghiero di Bardolino. La risposta
dei ragazzi, in termini di attenzione e interesse, è stata soddisfacente». L’attività dei Cic, come sempre, è volta alla promozione
del benessere e alla prevenzione di situazioni di disagio. Oltre allo sportello
settimanale, gestito dagli educatori Paola Tomelleri, Andrea Saccani, Claudia
Colarusso, Carla Ciciliato coadiuvati dall’ostetrica Geraldina Beltrame,
vengono attivati numerosi interventi in classe su temi legati alla sostanze
stupefacenti, all’educazione all’affettività e alla sessualità, al bullismo, ai
disturbi del comportamento alimentare e, a richiesta, sulle tematiche legate
allo sviluppo adolescenziale. «Oltre a ciò», conclude Ceschi, «abbiamo deciso, d’intesa col direttore Raffaele Ceravolo, di rivolgere la nostra attenzione a fasce di età più giovani. Ci sono già attività rivolte alle terze medie. Nelle classi quinte elementari è partito un progetto di prevenzione: si stimolano i ragazzi a incrementare la propria capacità critica e di riflessione». (l.c.) Dal principato Tasso alcolico
degli automobilisti limiti più severi Nel Principato di Monaco la legge che riguarda il tasso di
alcolemia al volante è una delle più tolleranti in Europa, ma ancora per poco.
Attualmente, infatti, nel regno dei Grimaldi commette reato chi si mette alla
guida di un veicolo con un tasso di alcool nel sangue superiore a 0,8 grammi
per litro, contro lo 0,5 degli altri Paesi europei, a cominciare da Francia e
Italia. Il Ministero degli Interni monegasco ha annunciato che
prossimamente le norme monegasche si adegueranno allo standard europeo e il
tasso tollerato dalla legge scenderà anche qui a 0,5 grammi per litro. A sentire i dati diffusi lo scorso anno dal ministero
degli Interni monegasco, il problema si stava aggravando pericolosamente, basti
pensare che dal 1999 al 2004, nel Principato, il numero delle procedure legate
a questi reati era raddoppiato. Per fermare questa escalation, all’inizio del 2005 la
direzione della Pubblica Sicurezza del Principato di Monaco ha lanciato
un’intensa campagna di informazione dallo slogan "In auto o in moto un
bicchiere è già troppo!", con decine di conferenze dirette agli organi di
stampa, ai gestori di locali pubblici, ma soprattutto agli studenti delle
scuole superiori. Dopo dodici mesi, i risultati di questa campagna di
prevenzione sembrano incoraggianti: per la prima volta da cinque anni, la
direzione della Pubblica Sicurezza del Principato ha constatato un calo del 10%
nel numero di procedure per guida in stato di ebbrezza. Ma la partita non è
ancora vinta e le autorità monegasche hanno deciso di intensificare i controlli
e di adottare ben presto i parametri più restrittivi dei Paesi vicini pari a
0,5 grammi di alcol per litro di sangue. A cosa corrisponde questo tasso alcolico? In pratica,
spiega il ministro degli Interni monegasco, Philippe Deslandes, un bicchiere di
vino fa aumentare, in media, il tasso alcolico nel nostro sangue di circa 0,2
grammi d’alcol per litro, ma bisogna tener conto di vari parametri, a
cominciare dal peso corporeo, dal sesso e dal fatto che a digiuno l’effetto
dell’alcol è maggiore. Pertanto potrebbero essere sufficienti due bicchieri di
vino per essere fuori dei limiti. Superare questa dose non significa solo ridurre
la capacità visiva o la concentrazione, ma significa, soprattutto, alterare la
capacità di giudizio: l’alcol porta spesso a sopravvalutare la propria abilità
al volante e, di conseguenza, ad affrontare rischi che, normalmente, non
verrebbero mai corsi. Le sanzioni per questi reati sono piuttosto pesanti perché
vanno da pene pecuniarie (con multe anche di _ 9.000) fino a sei mesi di
prigione nei casi più gravi. Ma se al volante non si scherza, anche chi va a piedi,
almeno in Principato, non deve alzare il gomito perché esistono pene severe per
chi si mostra in pubblico in stato di evidente ubriachezza. Punibili sono anche
i gestori dei locali pubblici nel caso servano bevande alcoliche a persone già
ubriache o a minorenni. Francesca Villaggio Ubriaco al volante la polizia lo
denuncia la moglie vuole il divorzio Sulla A 26 raffica di controlli sabato notte Ovada Alcol e automobile non vanno d’accordo. Tuttavia il
fenomeno degli ubriachi al volante sta aumentando in modo preoccupante. Sulla A
26 stanno diventando routine le "notti degli ubriachi". E’ ricapitato
la scorsa notte. In questi casi si rischia la patente, una denuncia
all’autorità giudiziaria ed una pesante sanzione Ma c’è anche chi rasenta il
divorzio. Come è capitato ad una coppia astigiana. l’altra notte. La minaccia
della moglie era convinta e seria e arrivava dritto al sodo: «Domani vado
dall’avvocato e chiedo il divorzio». Queste, più o meno in sintesi, le parole
dette al consorte ubriaco fermato da una pattuglia della polizia stradale di
Belforte, mentre "folleggiava" zigzagando da una corsia all’altra
noncurante della disperazione della donna che gli stava accanto. E’ stato poi necessario l’intervento di alcuni parenti,
arrivati sul posto, per calmare le acque e convincere la signora che aveva
rischiato un infarto a desistere dal drastico e convinto proposito di chiudere
il rapporto coniugale. Più che una pace, fra due è stato una specie di
"armistizio". I coniugi rientravano dalla Riviera dove, a quanto
raccontato, avevano festeggiato i cinquant’anni dell’uomo. Brindisi dopo brindisi, la libagione ha superato il
lecito, senza la preoccupazione, da parte del protagonista, di smaltire il
bevuto prima di mettersi sulla strada del ritorno. Tradito dai famosi bianchi
di Liguria, il cinquantenne l’ha comunque pagata cara. Il suo procedere a zig
zag ha allarmato diversi automobilisti, che spaventati lo hanno segnalato al
113. Una pattuglia della polizia è quindi riuscita ad intercettarlo nel tratto
tra Masone e Ovada,riuscendo alla fine a bloccarlo. Specialmente di notte le pattuglie hanno buon gioco
nell’individuare, anche a distanza, comportamenti anomali di automobilisti
grazie alle luci dei fari. L’astigiano, tasso alcolemico accertato 2,8 si è
rivolto ai poliziotti senza dare spiegazioni razionali. Sottoposto agli
accertamenti del caso, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e gli è
stata sospesa la patente. A riportarlo a casa hanno pensato i congiunti. Sempre la notte scorsa, una giovane donna, E.B., 31 anni,
residente a Genova, mentre era alla guida di una Fiat Cinquecento, sulla
carreggiata sud è stata fermata da una pattuglia. Sottoposta al test dell’alcol
è risultata ubriaca. Anche per lei le conseguenze del caso. Lo stesso per un
alessandrino, A.S., 26 anni. Sulla carreggiata nord guidava in stato di
ebbrezza un’Audi ed ha avuto un incidente. Infine un extracomunitario è stato
sorpreso alla guida in stato di alterazione psicomotoria a causa di uso di
cannabinoidi. All’ospedale di Ovada è risultato positivo e sono seguite le
conseguenze. Bruno Mattana IL SECOLO XIX Alcol al volante, presi in
autostrada
Polstrada ancora in
azione al sabato sera all’uscita dai locali. E non solo sull’Aurelia... Sei patenti ritirate. Controlli intensificati per il ponte
pasquale Imperia Sei patenti ritirate per guida in stato
d’ebbrezza. E questa volta, a farne le spese, non sono stati soltanto coloro
che, dopo la discoteca, si sono messi in viaggio sull’Aurelia, ma anche giovani
automobilisti che anno optato per... l’Autofiori. La metà dei trasgressori,
infatti, viaggiava sul tratto autostradale compreso tra Albenga e Sanremo.
Giovani, età compresa tra i 20 e i 35 anni, tra loro anche un paio di donne, i
"bevitori" al volante sono stati pizzicati dagli agenti con un tasso
di alcol nel sangue superiore al massimo consentito: «Tutti tra l’1 e l’1,50»,
fanno sapere dal comando provinciale della Polstrada di Imperia. Non è andata meglio a un’automobilista di origine albanese che, la notte scorsa, su Capo Berta, è rimasto coinvolto in un incidente, per fortuna di lieve entità. Anche lui, dopo l’alcol-test, ha dovuto riconsegnare la sua patente. I controlli, non solo al sabato sera, proseguiranno nei prossimi giorni e subiranno, in concomitanza con l’esodo turistico pasquale, una decisa impennata. IL SECOLO XIX Blocca il treno e si siede sui binari per contestare la
multa del controllore Loano Viaggiava sul treno regionale 11388
Genova-Ventimiglia, direzione Francia, senza biglietto. Un controllore gliel’ha
chiesto all’altezza di Loano ed è scoppiato il finimondo. F. G., albenganese di 28 anni, di tutta risposta ha tirato
il freno d’emergenza e così fatto fermare il convoglio praticamente nella
stazione loanese. È stata la reazione alla multa che il controllore gli stava
per fare. Una reazione folle perché quel viaggio l’aveva intrapreso in preda ai
fumi dell’alcol. Poi, non contento di aver fermato il treno, il giovane è
sceso sui binari ma continuando ad impedire al treno di proseguire la sua
corsa. Prima si è messo davanti al convoglio, poi si è seduto direttamente sul
binario A quel punto il personale delle Fs ha chiamato i
carabinieri di Albenga e avvisato le Stazioni successive del ritardo che si
stava accomulando. Il regionale ha accumulato un ritardo di oltre mezz’ora. Una
volta arrivati i militari ingauni l’albenganese è stato così identificato e
denunciato. Gli hanno contestato l’interruzione di pubblico servizio. E presto,
di questa notte brava, dovrà rispondere davanti ad un giudice in un processo. D.F. LA PROVINCIA DI LECCO Ubriaco in cella per aggressione Colico. Finisce in manette dopo aver aggredito sia i carabinieri che l’autista del carroattrezzi che stava portandogli via la macchina. Arrestato sabato pomeriggio per resistenza a pubblico ufficiale un diciannovenne di Samolaco che guidava procedendo a zig zag. Fermato dai carabinieri il ragazzo è risultato essere ubriaco e ha dato in escandescenze quando ha visto che gli portavano via l’auto. servizio a pagina 14 IL MATTINO (SALERNO) GIFFONI Vandalizzato
da balordi il parco Fellini
PIERO VISTOCCO Giffoni Valle Piana. Un branco di giovani ubriachi hanno sfasciato lampioni, cartelli, alberi e cestini all’ingresso del parco intitolato al grande maestro del cinema italiano, Federico Fellini. Nel rione gli abitanti hanno udito verso la mezzanotte lo schiamazzo del gruppo di scalmanati che sostavano fuori dai cancelli del parco. I lampioni sono stati rotti, i vetri delle lampade frantumati e gettati a terra, i cartelli della segnaletica divelti e strappati, cestini tolti violentemente dagli appositi contenitori. A scoprire quanto accaduto, ieri mattina, alcuni pensionati della zona che tengono in custodia il giardino. Fontane ceramicate, cotto e tanti alberelli, frequentatissima durante la giornata da moltissime persone proprio per la sua ubicazione centrale, il parco rappresenta un’area recuperata dopo anni di abbandono. I giffonesi sono orgogliosi di questo luogo in quanto lo considerano quasi uno spazio di relax e di collegamento per la vicina piazza Fratelli Lumiere, dove per anni veniva allestita la struttura per la manifestazione estiva del festival dei ragazzi. Eppure proprio la cittò che dedica all’educazione dei giovani un festival di fama internazionale, non viene ripagata dai suoi giovani concittadini. Altri atti di vandalismo sono stati compiuti a febbraio scorso alle scuole materne ed elementari ed al pestaggio di un bambino di otto anni picchiato e spedito all’ospedale per un pallone da calcio. IL MESSAGGERO (ANCONA) FABRIANO/DRAMMA AL BORGO Ubriaco: picchia i genitori. Loro chiamano la polizia G.G., 34enne disoccupato, si scaglia con le forbici contro
gli agenti. Arrestato per violenza e resistenza di CLAUDIO CURTI FABRIANO - Torna a casa ubriaco e si avventa contro i
genitori picchiandoli e lanciandogli oggetti. La Polizia, dopo una breve ma
violenta colluttazione, riesce ad arrestare il giovane. Un quarto d’ora di pura
follia. Sabato sera poco dopo le 21 G.G., 34enne fabrianese, fa ritorno nella
propria abitazione della zona Borgo di Fabriano. Chiaramente ubriaco, inizia ad
alzare la voce contro i propri genitori. Volano oggetti, tavoli rovesciati,
suppellettili lanciate contro il padre pensionato e la madre dipendente di
un’impresa di pulizie. In mezzo a tutto questo, anche una vetrata rotta con una
testata violentissima che ha costretto il giovane a ricorrere alle cure dei
sanitari del pronto soccorso di Fabriano, prima però di essere condotto al
commissariato di polizia. Una furia incontrollabile quella che ha investito
G.G., trasformata in un attimo in vero e proprio scontro fisico. Il 34enne si avventa prima contro il padre e poi contro la
madre. In pochi istanti la situazione ha preso una brutta piega, degenerando in
modo repentino. Il giovane disoccupato, infatti, era sul punto di impossessarsi
dei coltelli da cucina. Terrorizzati genitori che sembrano intuire le
intenzioni del proprio figlio che viene così bloccato prima che la lite possa
trasformarsi in autentica tragedia. Con prontezza e lucidità, il padre arriva
al telefono e chiama disperato il 113 chiedendo aiuto agli agenti del
commissariato. Arrivati nell’abitazione dell’uomo, anche i poliziotti sono
travolti dall’impeto violento di G.G. che brandiva un paio di forbici. Minuti
concitati di lotta per cercare di strappare l’arma dalle mani dell’uomo, ma
alla fine gli agenti hanno la meglio. Anche i genitori del 34enne sono finiti
al pronto soccorso dell’Engles Profili a causa delle escoriazioni dovute alle
percosse subite dal figlio. Per G.G., invece, il trasferimento in
commissariato. Dopo essersi calmato, il 34enne è stato arrestato per violenza e
resistenza a pubblico ufficiale e condotto al carcere provinciale di Montacuto
in attesa della direttissima dei prossimi giorni al tribunale di Ancona, sede
distaccata di Fabriano. C’è mancato poco, ammettono in commissariato, che l’episodio non si sia trasformato in una tragedia. G.G. tra l’altro non era nuovo alla polizia per certe sue “performance”. Nel 2005 era stato multato per ubriachezza e denunciato a piede libero sempre per resistenza a pubblico ufficiale. Nel 2003 si era introdotto in un’abitazione rubando un fucile da caccia che aveva tentato di vendere. La polizia l’aveva denunciato per furto. Un ragazzo difficile, dunque, che sabato sera ha rivolto la sua furia contro i genitori che, questa volta, hanno deciso di denunciarlo per “aiutarlo” a curarsi dall’alcol e dalla droga magari in una comunità terapeutica IL MESSAGGERO (CIVITAVECCHIA) Via Piave «Fascisti», poi la rissa Due feriti, quattro arresti Calci e pugni, una rissa in piena regola che ha tenuto
svegli fino a tarda notte gli abitanti del quartiere Cappuccini a Viterbo. Due
persone ricoverate all’ospedale, quattro gli arrestati. E stavolta, come invece
troppo spesso avvenuto di recente, la politica non c’entra anche se ad
accendere la scintilla è stato proprio un appellattivo politico. Due
quarantenni in preda ai fumi dell’alcol - noti alla Questura per reati comuni
ma sconosciuti sotto il profilo della militanza politica - che danno del
«fascista» ad alcuni ragazzi che poco prima dell’una di notte si trovano
davanti al solito bar di via Piave, al quartiere Cappuccini appunto. Una
scintilla che ha fatto esplodere la santabarbara. I due - C.R. e V.G., entrambi
quarantenni - che evidentemente (almeno questo quanto appurato dalle prime
indagini della Digos) volevano solo provocare - sono stati circondati da un
folto gruppo di ragazzi appartenenti alla formazione di estrema destra ”Vertice
Primo” e presi a calci e pugni. Più che di una rissa si è trattato di
un’aggressione vista la disparità delle forze in campo. I due quarantenni ben
presto sono stati sopraffatti e all’arrivo della polizia erano riversi per
terra sanguinanti. «Massacrati di botte», hanno commentato i poliziotti
arrivati per primi sul posto. I due, trasportati all’ospedale di Belcolle, sono
stati medicati e ricoverati con prognosi di 30 e 15 giorni per ferite
lacero-contuse al volto e alla testa. Sul posto, a raccogliere i feriti e a svolgere le indagini
di rito, gli uomini della Digos, l’ufficio politico della Questura. Che alla
fine hanno arrestato i due quarantenni feriti e due dei giovani aggressori:
L.C, di 21 anni, e B.L., di 19, pregiudicati per reati specifici e conosciuti
negli ambienti delle forze dell’ordine per la loro militanza nel movimento
politico di estrema destra, ”Vertice Primo”. Le indagini degli uomini della Digos proseguono per
individuare altri eventuali partecipanti alla rissa. Re.Vi. IL MATTINO (SALERNO) COSI’ NELLE SEZIONI DI PROVINCIA «Fatemi entrare o mi butto giù» Interdetto dai pubblici uffici, gli negano l’accesso al
seggio. Giunto in comune, il tossicodipendente minaccia di tagliarsi le vene.
Trasferitosi al seggio, urla di gettarsi dalla finestra. La protesta è iniziata
ieri pomeriggio alle 16, in piazza Tito Flavio Silavano. Poi è continuata al
seggio numero 4, in piazza della Repubblica. A bloccare il passo al quarantenne
con precedenti penali ci hanno pensato i carabinieri di Eboli e gli agenti di
scorta al seggio. L’uomo, V.M., è stato cancellato dai registri elettorali in
seguito ad alcune condanne passate in giudicato. Dopo due ore di protesta, V.M.
si è allontanato «Era brillo, aveva una bottiglia di birra in mano. Gli abbiamo
dato dei soldi, non è più tornato» raccontano scrutatori e presidente. francesco faenza francesco d’ambrosio IL GAZZETTINO (PADOVA) L’episodio è
accaduto sabato pomeriggio a Cittadella in piazza Scalco. Lo straniero ha
iniziato aggredendo un barista Vigile urbano picchiato da un
ubriaco
Uscito da un seggio l’agente della municipale è
intervenuto per bloccare un trentacinquenne Un vigile urbano è stato picchiato da un extracomunitario
ubriaco. È accaduto sabato in centro a Cittadella. Erano le 17 quando
l’immigrato ha creato il panico fra la gente in piazza Scalco. Lp straniero è
entrato nell’enoteca "I Bei" chiedendo al barista che gli offrisse da
bere. Il titolare del locale non ha soddisfatto la richiesta dell’uomo e lo ha
invitato ad uscire dal locale. A questo punto il 35enne ubriaco, un marocchino
con l’ingessatura ad una gamba, ha iniziato a minacciare il barista bar con la
stampella che teneva nella mano destra. Il diverbio fra i due si è proteso a
questo punto fuori dal locale mentre la gente che si trovava nei pressi della
piazza aveva iniziato ad ammassarsi di fronte all’enoteca per assistere alla
scena. L’immigrato insultava a squarcia gola chiunque avesse vicino a lui,
bestemmiava e sputava addosso ai passanti. Un vigile urbano di passaggio,
appena uscito da un seggio, è intervenuto per tranquillizzare l’uomo. La
tensione fra la gente che si trovava vicino al locale saliva sempre più. Nel
frattempo il 35enne ha iniziato a spintonare l’agente tirandolo per la cravatta
e a malmenarlo. Altri tre poliziotti sono accorsi in aiuto del collega mentre
l’immigrato si divincolava e non voleva saperne di tranquillizzarsi. Alcune
mamme che stavano passeggiando vicino alla lite in atto coprivano con la mano
gli occhi dei propri figli per non far vedere loro quelle scene. Sul posto sono
intervenuti anche i carabinieri e un’ambulanza del pronto soccorso di
Cittadella. I sanitari hanno bloccato l’uomo sulla barella mentre continuava ad
insultare i presenti e l’hanno portato all’ospedale, dove ancora una volta i
medici aiutati dalle forze dell’ordine hanno dovuto sudare per calmare l’uomo
che era ancora sotto l’effetto dell’alcool. Alberto Toniolo L’ARENA Feriti lievi Brindisi, incidenti e un’auto in
Adige
Una notte «brava», all’insegna di abbondanti libagioni e di numerosi incidenti stradali. Fortunatamente con conseguenze lievi ma tra sabato e domenica le chiamate al 118 sono state parecchie. Feriti lievi e più che altro danni alle auto (cui seguiranno con tutta probabilità anche i provvedimenti amministrativi per guida in stato di ebbrezza) anche se l’episodio che rischiava di trasformarsi in tragedia si è verificato sul lungadige Attiraglio e senza il «concorso» di altre auto. Un automobilista, infatti, ha perso il controllo del mezzo e ha «infilato» lo spazio tra un paracarro e l’altro precipitando quindi sul terrapieno sottostante. Per fortuna l’Adige è in secca e quindi la macchina è finita in acqua ma si è fermata. Alcuni automobilisti hanno assistito all’incidente e hanno avvisato i soccorsi. Ma a quanto è emerso il conducente è uscito da solo dalla macchina e si è incamminato verso casa. Come se niente fosse e lasciando il mezzo incidentato in acqua. IL TEMPO Ubriaco alla guida giovane nei
guai Ha bevuto qualche bicchiere di troppo e non certo di acqua, il giovane ...
... fermato sabato notte dai carabinieri del 112 di Bojano durante un normale controllo nei pressi della città. All’alt dei militi il ragazzo ha subito manifestato il suo evidente stato d’ebbrezza, che gli è costato, oltre all’ammenda, anche una decurtazione di dieci punti sulla patente e il ritiro immediato della stessa. Un’altra persona, invece, sempre nella notte tra sabato e domenica, è stata sorpresa mentre con disinvoltura parlava al suo cellulare durante la guida. Inevitabile la paletta rossa per l’imprudente, che, oltre a subire una multa, si è visto cancellare anche cinque punti sulla sua patente di guida. Appalti a Bojano: precisazione In riferimento all’articolo pubblicato ieri nel quale veniva affrontato l’argomento relativo al progetto di ristrutturazione e di estensione della rete fognaria di Bojano, si precisa che l’importo del relativo appalto non assegnato per motivi tecnico-amministrativi è di 8 milioni di euro (e non di dieci come specificato nel titolo), mentre gli appalti per la bonifica dall’amianto della rete idrica delle borgate di Monteverde e Castellone sono, invece, già stati assegnati per un importo totale di 2 milioni di euro. Unione dei Comuni e Molisani nel Mondo L’Unione dei Comuni rilancia il progetto "Molisani nel mondo"."L’attenzione verso le numerose e consistenti presenze molisane nel mondo e il rafforzamento dei richiami d’identità culturale nell’ampio contesto della globalizzazione - commenta il presidente Anita Di Giuseppe - possono spingere la nostra regione verso il confronto con altre realtà economiche e sociali più attrattive e dinamiche". Per perseguire questi obiettivi è stata costituita una commissione per la promozione dell’iniziativa, che vede il coinvolgimento diretto e la collaborazione del presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec Tony Vespa, originario di Ururi. La commissione, composta dal presidente Anita Di Giuseppe, dagli assessori Costanzo della Porta, Angelo Greco, Pietro Ciarciaglino e Bartolomeo Montagna, sta elaborando, di concerto con gli assessori al Turismo degli otto Comuni dell’Unione, un progetto di scambi culturali e valorizzazione delle attività economiche molisane in Canada per il prossimo mese di ottobre. Torneo: "Viviamo la Solidarietà" Gli studenti degli istituti superiori del Basso Molise, quattro squadre di calcio, tanta voglia di divertirsi e di aiutare, giocando, le popolazioni più sfortunate. Sono questi gli elementi che caratterizzeranno, per il terzo anno consecutivo, il torneo di calcio "Viviamo la Solidarietà", promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato "il Melograno", in collaborazione con l’Istituto Agrario e per Geometri di Larino, nell’ambito del progetto "Alternanza Scuola/Volontariato". Mercoledì 12 aprile 2006, a partire dalle ore 9,00, allo stadio comunale di Larino, si sfideranno le squadre formate dagli alunni dell’ITAG, del Liceo Classico e Scientifico di Larino, dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Casacalenda e del Liceo Scientifico di Santa Croce di Magliano. Scopo della manifestazione è quella della raccolta di fondi da destinare ad opere di sostegno economico e materiale per le popolazioni povere del pianeta. IL TEMPO Al pub con un pugnale: denunciato dalla Polizia AVEZZANO — Denunciato dalla Polizia per porto d’arma in un locale pubblico un venticinquenne di Avezzano. Il giovane, in possesso di un pugnale, in stato di ebbrezza, in un noto pub della città, nella notte fra sabato e domenica, ha iniziato ad infastidire gli avventori. I proprietari hanno chiamato la Polizia che ha identificato il ragazzo, l’ha portato in Commissariato per accertamenti e l’ha poi denunciato. AVEZZANO Convegno Archeoclub Martedì 11 aprile, nella scuola media «Corradini», l’archeologo Domenico Chiazza terrà una conferenza sul tema: «Continuità culturali ed iconografie dall’antichità al Medioevo: la Grande Dea». AVEZZANO Processione La solenne processione del Cristo Morto partirà dalla chiesa parrocchiale di S. Giovanni venerdì 14 aprile alle 19. Il parroco don Francesco Tallarico e il priore della Confraternita Alberto Marchionni invitano tutti i fedeli a partecipare. ADNKRONOS LA SHARIA IRAN: LEGGI PIU’ SEVERE CONTRO
ALCOOL, MA NON SI E’ MAI BEVUTO TANTO Teheran, 9 apr. - Chi beve o vende alcool in Iran rischia 74 frustate, una multa salata e da uno a tre mesi di carcere. Sono queste le nuove pene con le quali il parlamento a maggioranza conservatrice intende bloccare il consumo, ma lo sforzo appare vano, racconta il New york Times. L’aggiunta di una multa e il raddoppio del periodo di detenzione non sembrano infatti scoraggiare un mercato sempre piu’ florido. Un venditore di alcolici, indicato col nome di fantasia di Alan, commenta divertito che la multa e’ in ogni caso inferiore alle tasse che dovrebbe pagare per un commercio lecito. ’’La richiesta e’ alta e il reddito ottimo. Non potrei lasciare’’, afferma, mentre il suo cellulare squilla in continuazione per le richieste dei clienti. La gente chiama e la merce viene portata domicilio da fattorini a bordo di scooter. Vini e liquori di tutte le marche sono ora facili da trovare, grazie al contrabbando dal Kurdistan iracheno. La repubblica islamica ha ingaggiato fin dal suo avvento nel 1979 una decisa lotta agli alcolici, il cui consumo e’ vietato dal Corano. Ma si e’ scontrata con un’abitudine diffusa, che ha anche profonde radici culturali. Il vino, mey in persiano, e’ stato celebrato per secoli dai poeti, mentre scavi archeologici provano che la bevanda era prodotta in Persia gia’ nel 5400 avanti Cristo. I primi reperti in Francia risalgono soltanto al 500 avanti Cristo. Nel 1997, dopo l’elezione del presidente riformista Mohammed Khatami, il governo ha autorizzato la vendita di alcool puro nei negozi. In breve sono sorte 40 distillerie, spesso dotate di macchinari importati da Cina e Europa. Una bottiglietta da 600 millimetri costa meno dell’equivalente di tre euro e la gente la usa mischiando una parte di alcool e due di succo di frutta. Secondo una fonte governativa, naturalmente anonima, il provvedimento era un modo per arginare il numero di persone avvelenate da alcool di contrabbando di cattiva qualita’. Tuttavia le vendita viene a volta ostacolata. Uno degli impianti, che produceva birra e vino prima della rivoluzione islamica, vendeva 20mila bottigliette al giorno prima che il governo le imponesse di aggiungere un additivo che lo rendeva amaro. Le vendite sono precipitate a 3mila bottigliette. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO L’IDEA Promossa «Buonitalia» del ministero
Agricoltura Cin-cin nei musei
Esposizione dei migliori vini
regionali Intese con Soprintendenze da definire Verona Sono i musei, con i tanti visitatori stranieri e italiani, una delle nuove frontiere per la promozione del vino. A cominciare naturalmente dai musei maggiori e più visitati (Uffizi di Firenze, i musei capitolini a Roma, quello della Ferrari a Maranello, il Capodimonte a Napoli) ma anche quelli «regionali» che nell’Italia piena di opere d’arte richiamano attenzioni e turisti. L’iniziativa è stata lanciata da «Buonitalia», società creata dal ministero delle Politiche agricole per valorizzare e internazionalizzare i prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare. Per ora, è stata avviata nei siti museali più importanti: l’abbinamento con le opere d’arte vuole rimarcare la tradizione alimentare come espressione della stessa cultura. Nei bookshop dei musei italiani verranno aperti spazi espositivi per promuovere le nostre produzioni agroalimentari. Per Giorgio Serra, responsabile del dipartimento vitivinicolo di «Buonitalia», «l’idea è quella di legare le nostre eccellenze artistiche a quelle agroalimentari e presentare in modo unito il nostro patrimonio ai molti turisti, in particolare quelli stranieri, che visitano i nostri musei, offrendo loro la possibilità di conoscere e acquistare i prodotti». Vetrine uniche e speciali. Ad essere privilegiati sono i vini e i prodotti tipici del territorio nel quale è situato il museo ospitante, ma non manca spazio anche per i prodotti «top» provenienti da altre regioni. «Far entrare il vino nei musei - ha aggiunto Serra - non è comunque semplice perché bisogna prendere accordi con le soprintendenze. Ma i turisti apprezzano. Il passo successivo sarà portare i prodotti direttamente sui mercati esteri affinchè un qualsiasi visitatore straniero possa trovare il vino conosciuto agli Uffizi anche sotto casa propria». Tra i mercati più interessanti, oltre quelli tradizionali (Europa, Usa e Giappone) ci sono Cina, Corea del Sud, India e Russia. Nel futuro c’è il progetto di iniziative di questo tipo anche in alberghi di lusso, navi da crociera o villaggi turistici. Il Tirreno
guidavano dopo aver bevuto ritirate due patenti nella
notte mangiare&bere Il Sole 24 Ore
Brindisi all’amore con Wislawa La scrittura nella bottiglia La Stampa
Ebbri alla guida in autostrada Denunciati Benefico effetto Olimpiadi su tutto il vino piemontese Benefico effetto Olimpiadi su tutto il vino piemontese ENOPOLITICA Il Piccolo di Trieste
guida in stato d’ebbrezza, mille nel 2005 in un anno ritirate mille patenti per guida in stato di
ebbrezza Corriere del Veneto
Anche i comuni della cintura limitano l’alcol ai soldati
Usa Il Tirreno
ancora tragedie per alcol e velocità al via la lotta all’alcol contro l’abuso di alcol l’unica arma è la prevenzione -
francesca padula guidavano dopo aver bevuto ritirate due patenti nella
notte alcol e velocità, un morto e un ferito grave Il Resto del Carlino (Rimini) L’alcol scatena una maxi-zuffa Gazzetta di Parma (abbonati) Guida ubriaco: denunciato Martedì, 11 Aprile 2006
email
stampa
Area Riservata
Sezioni
SERVIZI PER I SOCI
|