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Articoli 13/04/2006

Indagine: le paure degli automobilisti italiani

Quali sono le maggiori paure degli italiani nella vita quotidiana? E quali invece quelle dei soli automobilisti quando si mettono alla guida di un’automobile per raggiungere una località piuttosto lontana dal proprio luogo di residenza? A scoprirlo è stata un’accurata indagine condotta per conto della Goodyear in 16 Paesi quasi tutti europei (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia), che ha visto coinvolto un campione di ben 10 mila persone, di età compresa tra i 18 ed i 74 anni, tutti in possesso della patente di guida.


L’intento, quello di scoprire i maggiori timori della vita quotidiana, ma anche e soprattutto le ansie che più assalgono le persone quando si mettono alla guida dell’auto. Naturale che i risultati siano stati fra i più eterogenei, ma forse non tutti erano così prevedibili e per questo vale la pena esaminare quanto emerso da questa accurata indagine.


Valutando i soli intervistati italiani, il rischio di incidente stradale è risultato al primo posto in assoluto fra le tante possibilità di risposta che il questionario prevedeva. La percezione di insicurezza sulle strade di casa nostra, dunque, è ben presente in coloro si mettono alla guida di un auto per affrontare decine di chilometri ogni giorno.


Se poi andiamo a scoprire le ansietà che riguardano i soli eventi che si verificano su strada, il risultato è alquanto sorprendente, anche se gli uomini faticano ad ammetterlo probabilmente perché consci del ruolo che la tradizione impone loro: la paura più grande, infatti, è quella di bucare un pneumatico per strada o di rimanere in panne con l’auto lontani da casa, anche se in questo senso si registra una netta supremazia dei conducenti di sesso femminile.


E lo spettro della foratura è tale che la maggior parte degli intervistati, preferisce fare qualche chilometro in più con la gomma bucata e col rischio di rovinare irrimediabilmente il cerchione, piuttosto che scendere dall’auto e cominciare le operazioni di sostituzione della gomma, nutrendo istintiva simpatia per quei “temerari” che invece osano farlo, magari lungo la corsia di emergenza dell’autostrada.


Ma la fifa, pensate un poco, assale i nostri anche quando si rimane senza benzina e non si conosce la località dove si trova il più vicino distributore. Fra le paure più evidenziate dalle sole donne-conducenti, invece, quella di attraversare zone isolate o tenere i finestrini dell’auto aperti quando si è fermi in colonna, per paura di incorrere in rapine o scippi o quant’altro possa attirare l’attenzione dei malintenzionati.


Ma entriamo nel dettaglio dell’indagine - sempre per quanto riguarda i soli automobilisti italiani - per cercare di svelare questi aspetti della personalità (automobilistica) che forse non tutti vogliono ammettere.


La domanda principale che prevedeva la possibilità di più risposte, chiedeva di elencare le situazioni di maggiore pericolo della vita quotidiana, indipendentemente che ci si trovasse o meno alla guida di un auto.


Il rischio più indicato (83 %) è stato quello di rimanere protagonisti di un incidente stradale, seguito a ruota (è proprio il caso di dirlo) dalla difficoltà di rimanere a piedi con l’auto in un luogo isolato (79 %) e di essere coinvolto in un atto terroristico (75 %). Con una percentuale di poco superiore al 20 %, invece, la paura di essere fermati da Polizia o Carabinieri, con tutta probabilità per timore di una contravvenzione e della contestuale decurtazione dei punti dalla patente. Su quest’ultimo aspetto, naturalmente, omettiamo di dare un giudizio…


Sempre fra le paure più evidenti anche quella di essere assaliti per strada, di mancare ad un appuntamento, di mangiare qualcosa di avariato e da ultimo - non c’è proprio limite alla fantasia - di spaventarsi alla vista di un grosso ragno!


Quali, invece, le preoccupazioni degli italiani quando sono al volante? Fra le tre possibili complicazioni preventivamente indicate e sempre con la possibilità di risposta multipla, gli italiani hanno messo al primo posto la foratura di un pneumatico (80 % degli intervistati di cui la maggior parte donne), seguito dal guasto della vettura in un luogo isolato (75 %) e dal rischio di rimanere senza carburante lungo la strada (57 %).


Lasciati liberi di indicare le situazioni di maggiore timore (sempre trovandosi alla guida dell’auto), gli intervistati hanno indicato al primo posto il cosiddetto “colpo di sonno”. La risposta è risultata pressoché omogenea in tutti i Paesi europei, con una fortissima percentuale degli intervistati al di sotto dei 30 anni e questo la dice lunga anche su certe battaglie condotte proprio dall’Asaps e sulle pagine del Centauro.


A seguire la rottura dei freni e la foratura di un pneumatico (la cui maggioranza degli intervistati che si è espressa in questo modo apparteneva alla fascia di età compresa tra i 35 ed i 54 anni).


Per oltre la metà degli intervistati dei Paesi coinvolti, tuttavia, questi timori rappresentano un evento lontano, perché hanno dichiarato di essere in grado di superare ogni difficoltà, almeno quando si trovano alla guida della propria auto. E quest’ultima affermazione, in tutta onestà, è forse il dato che ci preoccupa maggiormente…! 

 

© asaps.it

di Roberto Rocchi

Da "Il Centauro" n.102 marzo 2006
Giovedì, 13 Aprile 2006
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