(ASAPS) MADRID – Lo avevano annunciato, che non sarebbe
stato facile arginare la violenza stradale. In occasione di questi piccoli
esodi, infatti, la penisola iberica sembra cadere preda di scorrerie di predoni
al volante, nonostante la mole di uomini, mezzi e apparecchiature tecniche
messi in azione dalla DGT (Direzione generale del traffico). Nella settimana
santa, Madrid ha contato 101 morti su tutto il territorio nazionale, molti dei
quali rimasti vittima di eventi plurimortali. Infatti gli incidenti con esito
letale sono stati 84, con 101 vittime – appunto – 56 feriti gravi e 61 ricoveri con codici meno urgenti. Si
tratta di una mattanza tenuta sotto controllo, e che lascia il paese con un
bilancio di poco inferiore a quello redatto lo scorso anno, quando le vittime
furono 105. L’incidente più grave, ne abbiamo parlato anche noi sul nostro
sito, è quello che ha visto coinvolto, sulle Asturie, un autobus turistico che
trasportava boyscout, che ha fatto registrare 4 vittime. L’episodio che ha
attirato le maggiori attenzioni, però, è senz’altro quello che ha avuto come
teatro un’autovia (una nostra strada a grande scorrimento) in Galizia, a
Pontevedra. Qui l’auto condotta da un ragazzo di 18 anni, senza patente di
guida, stava sfrecciando a 140 orari. Accanto a lui la madre, che lo faceva
guidare per addestrarlo alla guida. Improvvisamente ha invaso la corsia
opposta, centrando due moto con due persone ciascuna in sella. Un urto
spaventoso, che ha lasciato sull’asfalto i 4 motociclisti e la madre, espulsa
dall’abitacolo e morta sul colpo. Illeso, naturalmente, solo lui: il 18enne.
(ASAPS)
|