DOPO
IL FUMO DELLE SIGARETTE , VANNO PERSEGUITI CON PIU’ ENERGIA ANCHE
I FUMI DELL’ALCOL PER CHI GUIDA.
Negli ultimi 3 anni solo 4 italiani su 100 sono stato
controllati per il valore alcolemico, contro il 34% dei francesi, 37%
degli olandesi, 41 degli svedesi, e addirittura il 64% dei finlandesi.
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Abbiamo
appreso dalla stampa che il Ministro Sirchia dopo la messa al bando
del fumo da sigarette in tutti gli uffici e locali pubblici starebbe
per iniziare un’altra impresa di quelle non facili: una campagna
contro la pubblicità degli alcolici diretta in particolare
alle fasce giovanili.
Premesso che condividiamo i propositi di tutela della salute della
campagna contro il fumo delle sigarette, come Asaps riteniamo altrettanto
meritoria una iniziativa contro le subdole e frequenti campagne
pubblicitarie per il consumo di alcolici e superalcolici, dirette
in modo particolare ai giovani.
Ricordiamo che esiste anche in questo caso una sorta di rischio
passivo anche per i fumi da alcol.
Quante
sono le persone ammazzate sulla strada per un contromano o per un
investimento sulle strisce causato da persone che hanno bevuto?
Centinaia ogni anno.
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E
ora di intervenire con serietà e decisione anche in questo settore.
Autorevolissimi studi hanno dimostrato come con una alcolemia di 0,5 gr/l
(attuale limite di legge) il rischio di incorrere in incidenti stradali
aumenta del 38%, mentre ad alcolemia 0,8 gr/l (vecchio limite di legge)
tale rischio aumenta del 169% (Crash Risk of Alcohol Impaired Driving:
NHTSA and others, Toronto, 2002). Il rischio sale addirittura di 380 volte
con un’alcolemia di 1,5% g/l.
Si pone con urgenza il problema serio dei controlli con precursori ed
etilometri, che vanno generalizzati. Non si può uscire da un locale
pubblico dove non si fuma e poi magari si è bevuto in eccesso e
ci si mette alla guida mettendo a rischio oltre alla propria anche la
vita degli altri.
I francesi, produttori di vini in quantità, non lasciano nulla
di intentato, nel 2003 hanno effettuato circa 8.600.000 controlli con
un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Cifre completamente diverse
nel nostro Paese dove i controlli con l’etilometro ammontano a qualche
centinaia di migliaia all’anno.
Tanto che negli ultimi 3 anni solo 4 italiani su 100 sono stato controllati
per il valore alcolemico, contro il 34% dei francesi, 37% degli olandesi,
41 degli svedesi, e addirittura il 64% dei finlandesi (Fonte: Relazione
M.Coppo, alla Consulta Nazionale per la sicurezza stradale).
Crediamo che già questo aspetto la dica lunga sulla serietà
con la quale si vuole incidere su un fenomeno.
Inoltre lo stesso sistema delle pene previste, in Italia appare assolutamente
debole. Suscita perplessità il fatto che nel nostro Paese si punisca
la guida in stato di ebbrezza o sostanze con l’arresto fino a un mese
e l’ammenda da euro 258 a euro 1.032, con la sospensione della patente
di guida da quindici giorni a tre mesi, e la decurtazione di 10 punti.
A titolo solo esemplificativo, invece, la recente normativa sull’abbandono
di animali prevede l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000
euro e l’abbandono di rifiuti non pericolosi con l’arresto da uno a tre
anni e ammenda da 5.000 a 50.000 euro.
Con tutto l’affetto che nutriamo per gli animali, ci sembra ci siano alcune
evidenti sproporzioni.
Una seria campagna contro pubblicità sbagliate che stimolano nei
giovani il consumo di alcolici e un più convinto impegno nel contrasto
al consumo di alcolici connesso con la guida, ci vedrà sicuramente
al fianco del ministro Sirchia e di chiunque altro se ne prenda cura.
Giordano
Biserni
Presidente Asaps
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