(ASAPS) QUEBEC (CANADA) – Li
chiamano “risques évitables”, rischi evitabili, e anche in Canada sembrano
essere troppo trascurati, vista l’alta percentuale di mortalità tra i
motociclisti. Così il governo locale del Quebec, l’unica area canadese in cui
il francese è la lingua ufficiale, ha diffuso un appello ripreso da tutti i
media locali, nel quale raccomanda proprio ai centauri di adottare un
comportamento responsabile durante la circolazione. Anche nel caso canadese,
infatti, è stato rivelato che la velocità continua ad essere la costante più
pericolosa, e che comunque – quando non è causa diretta dei sinistri – ne
aumenta pericolosamente le conseguenze. Un altro dato però è emerso dagli studi
sempre più accurati che si fanno in Canada sulla sinistrosità stradale: è
infatti stato accertato che il 25% dei motociclisti deceduti o comunque
coinvolti in sinistri mortali, erano divenuti intestatari di moto da meno di
tre mesi. “Uscire con una sconosciuta – dice l’appello – comporta dei rischi”.
Da qui la raccomandazione a prendere confidenza con il veicolo seguendo maggior
prudenza e – soprattutto – cercando di dedicare più tempo prima di lasciarsi
vincere dalla confidenza solo apparente con il mezzo. Ma, come già detto, è la
velocità il killer principale: nel 41% dei sinistri mortali, infatti, la moto è
il solo veicolo coinvolto. Questo dato – che riteniamo assai simile alla
situazione italiana – conferma la paura di molti: velocità eccessiva, perdita
di controllo, impatto. La maggior parte degli incidenti mortali ha come teatro
una curva. (ASAPS)
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