(ASAPS) Nel corso degli anni le imposte sul carburante, sono state utilizzate spesso per reperire fondi pubblici straordinari. C’è solo un particolare: superato il periodo “straordinario”, le accise non venivano abolite. E ormai la stratificazione delle imposte rappresenta un po’ la storia delle emergenze nazionali. La prima sulla benzina di 1,90 lire risale al 1935 per finanziare la guerra di Abissinia, quella di 14 lire per la crisi di Suez nel 1956, quella di 10 lire per il disastro del Vajont nel 1963, e tante altre ancora. L’ultima, decisa nel febbraio 2005, è servita per finanziare il rinnovo degli autobus inquinanti nel trasporto pubblico. Tutti questi eventi hanno causato un aumento delle “tasse” sulla benzina. Oggi, infatti, nel fare rifornimento ben 0,25 euro sono pagate per questi motivi. (ASAPS) |
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