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150 km/h nelle autostrade, uno schiaffo alla sicurezza. Fino
a 201 km/h non si potrà ritirare una patente. |
L’annuncio
del Ministro Lunardi che da novembre in numerosi tratti autostradali
a 3 corsie, alcuni peraltro ad alto tasso di traffico e incidentatlità,
si potrà viaggiare a 150 km/h (unico Paese in Europa), lancia un’ombra
di grande preoccupazione tra chi persegue l’obiettivo di una maggiore
sicurezza stradale. E’ preoccupante il fatto che il nuovo limite
venga adottato proprio quando finalmente si intravede qualche risultato
positivo nella sinistrosità globale, grazie alla patente a punti. A
questo proposito l’Asaps ha predisposto un apposito specchietto
che preoccuperà chi si occupa di sicurezza stradale, ma farà felice
i cultori della velocità ad ogni costo. Ricordiamo
che nei tratti in cui entrerà in vigore il nuovo limite, concesso
il 5% di tolleranza sulla velocità misurata,
in realtà si potrà viaggiare: - sino a 157 km/h senza sanzione; - sino a 168 km/h si pagheranno appena euro 33,60 e
zero punti per la patente; - sino a 200 km/h si pagheranno euro 137,55 e 2 punti
per la patente (in pratica un costo accettabile. Si spende di più
ad affittare una pista); - oltre 200 km/h si pagheranno euro 343,35 e 10 punti
della patente, col ritiro del documento solo se la vettura verrà
fermata immediatamente. In
realtà una maggiore velocità, è matematico, causerà più incidenti
o microtamponamenti, con una più frequente interruzione del traffico
e scarsi risultati in termini di tempo guadagnato, ma si conteranno
più vittime. Emuli
di Schumacher avanti c’è posto. Giordano Biserni Presidente Asaps |