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Pirateria 01/05/2006

Arrestato il pirata della Pontina: omicidio volontario

Contromano uccise tre persone: alcol e droghe nelle sue analisi. Il gip: ha agito con dolo

 

LATINA. Uccidere al volante può essere considerato un omicidio volontario se si guida in stato di ebbrezza e l’incidente è causato da una infrazione grave. Una decisione clamorosa, quella presa dal sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Raffaella De Pasquale e dal gip Aldo Morgigni, che ha fatto notificare una ordinanza di custodia cutelare agli arresti domiciliari a Stefano Masci, il giovane di 28 anni di Nettuno che la notte della domenica di Pasqua aveva imboccato, ubriaco e contromano, la Pontina alla guida della sua Audi, schiantandosi dopo circa 13 chilometri di folle corsa contro una Mercedes. Tre persone erano morte nello schianto. Masci si era salvato, uscendo ferito, ma vivo e completamente incosciente, dal groviglio di lamiere. E ’ ancora ricoverato al Santa Maria Goretti di Latina, è in prognosi riservata ma dovrebbe riuscire a cavarsela. Aveva tentato di fermarlo in ogni modo, di fargli capire che guidava nella direzione sbagliata. Ma lui aveva continuato, accelerando dai 70 fino ai 120, facendo lo slalom per evitare due o tre auto che miracolosamente lo hanno schivato. La Stradale, avvertita via telefonino, è arrivata troppo tardi, a tragedia ormai conclusa. E mentre il presidente della “Associazione europea dei familiari delle vittime della strada” Giovanni Delle Cave gridava allo scandalo per la “impunità” di chi uccide al volante e iniziava per protesta lo sciopero della fame, la legge proseguiva il suo corso. Le analisi del sangue prelevato a Stefano Masci subito dopo il suo ricovero, evidenziavano che, oltre ad un tasso alcolico enorme (243 milligrammi a fronte del limite di 50) c’erano tracce, forse pregresse, di sostanze oppiacee, cannabinoidi, anfetamine, metadone e cocaina, con valori prossimi alla soglia consentita. Il giovane, che gestisce un bar a Lavinio aveva trascorso la serata in un locale alla moda di Campoverde prima di imboccare in senso contrario la strada di casa. La Pm De Pasquale, insieme agli investigatori della stradale e il testimone, ricostruiva il percorso di quella sera, a partire dallo svincolo dal quale l’Audi era entrata sulla Pontina nel senso di marcia sbagliato e il fascicolo si è via via arricchito di dati, testimonianze, riscontri. Già il 19 aprile la De Pasquale aveva inoltrato la richiesta di arresto per Masci, che il gip Morgingi ha ritenuto di dover emettere ieri. Un’ordinanza di sette pagine con la quale si dichiara con “conclamata evidenza” che l’uomo “ha agito accettando consapevolmente il rischio che si verificasse un grave impatto che avrebbe avuto esiti letali”. L’ipotesi è quella del “dolo eventuale”.

La Polizia stradale di Latina ha ricostruito quell’incidente anche sulla base di un testimone che percorrendo la Pontina nel suo giusto senso di marcia si era accorto di quel “pazzo” che andava contromano.

«Omicidio volontario? Mi sembra un’ipotesi un po’ azzardata», commenta l’avvocato Vincenzo Macari che insieme al collega Domenico Porchetta assiste Masci.


di Gaetano Coppola
Fonte: Il Messaggero
Il provvedimento notificato al giovane ricoverato in ospedale a Latina. Ricostruito l’incidente: lo schianto a 120 km/h dopo un terribile slalom
Lunedì, 01 Maggio 2006
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