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Notizie brevi 02/05/2006

Microcar. Roma capitale del fenomeno


E’ un record con 2.500 immatricolazioni su un totale nazionale di 10.000. E così Roma si è conquistata (il poco invidiabile) primato tra le città italiane del maggior numero di Microcar circolanti utilizzate per lo più da adolescenti assolutamente inesperti al volante. Il fenomeno è dilagante anche se relativamente recente. Il fenomeno è cominciato nel 2002, quando è partita l’ondata della moda. E di conseguenza si è impennato anche il bilancio degli incidenti che vede coinvolti questi piccoli veicoli, molti dei quali vengono modificati e hanno prestazioni di gran lunga superiori alle caratteristiche tecniche per le quali vengono omologati. Solo nel 2005 gli  incidenti che hanno visto protagonisti i piccoli quadricicli, sono stati oltre duecento. E se non bastasse il problema sicurezza, c’è anche quello del "parcheggio selvaggio" Da tempo si parla di ripensare alle modalità di rilascio del "patentino" ai guidatori di minore età. Per ottenere l’idoneità alla guida del ciclomotore (le macchinette sono equiparate), per ora, è sufficiente superare la sola prova teorica con quesiti sul  codice della strada. L’esame può essere svolto al termine di un corso con obbligo di frequenza, tenuto o a scuola (gratuito per un totale di 20 ore), o in una qualsiasi scuola guida (a pagamento e consistente in 12 ore di corso). Durante le lezioni, ai ragazzi vengono impartite le nozioni del codice della strada, vengono spiegati loro i principi fondamentali della convivenza sociale e dell’educazione civica, ma non c’è la verifica che abbiamo la capacità tecnica di condurre il mezzo a due o quattro ruote. "La stupefacente proliferazione dei quadricicli leggeri è senz’altro imputabile alle maggiori possibilità di trovare parcheggio offerte dalle ridotte dimensioni del veicolo. Ma non bisogna sottovalutare il fattore dell’estrema facilità  con la quale vengono rilasciate le licenze di guida". Commenta così la situazione all’agenzia ADNKRONOS, Carlo Buttarelli, comandante del Git (Gruppo Intervento Traffico) della Polizia Municipale di Roma. "Sono convinto - afferma il comandante - che sia urgente  ripensare la prassi del rilascio dei patentini, quantomeno introducendo un’esame di pratica per verificare le capacità dei conducenti. Inoltre - aggiunge Buttarelli - sarebbe opportuno integrare, rendendolo più corposo, l’esame di teoria. Accettare quattro errori su dieci è come insinuare che sia sufficiente conoscere soltanto il
60% del codice della strada. Questi veicoli - sottolinea il Comandante - sono in tutto e per tutto equiparabili ai ciclomotori, ma non sono così innocui come sembrano. In proposito - spiega Buttarelli - c’e’ da considerare seriamente il fattore psicologico del conducente. Il suo comportamento, infatti, a causa della sicurezza fornita dal condurre dall’interno di un  abitacolo, potrebbe non essere guidato dalla prudenza richiesta dalla situazione. D’altra parte i limiti imposti al peso della vettura, per esempio, fanno sì che essa non abbia niente a che vedere con la stabilità e la resistenza agli impatti che possiede un’automobile. Per non parlare poi - aggiunge - della percezione della velocità a cui si sta procedendo che, essendo al riparo, è completamente differente rispetto a quella del ciclomotore". Le Microcar tuttavia non vengono utilizzate solo dagli adolescenti. Sono molte le persone che le utilizzano: per problemi di parcheggio, per la facilità di accesso alle ZTL delle città, per risolvere il problema della mobilità quando, per esempio, si è incappati nel ritiro della patente. In Francia da dove il fenomeno delle microcar è partito, le vetturettes sono utilizzate soprattutto dagli anziani. Criminalizzare quindi a priori questi mezzi potrebbe essere come "fare di tutta erba un fascio".

Autostrade News

(pgc)


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Martedì, 02 Maggio 2006
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