E’ un record con 2.500 immatricolazioni su un totale
nazionale di 10.000. E così Roma si è conquistata (il poco invidiabile) primato tra le città italiane del maggior numero di Microcar circolanti utilizzate per lo più da adolescenti assolutamente inesperti al volante. Il fenomeno è dilagante anche se relativamente recente. Il fenomeno è cominciato nel 2002, quando è partita l’ondata della moda. E di conseguenza si è impennato anche il bilancio degli incidenti che vede coinvolti questi piccoli veicoli, molti dei quali vengono modificati e hanno prestazioni di gran lunga superiori alle caratteristiche tecniche per le quali vengono omologati. Solo nel 2005 gli incidenti che hanno visto protagonisti i piccoli quadricicli, sono stati oltre duecento. E se non bastasse il problema sicurezza, c’è anche quello del "parcheggio selvaggio" Da tempo si parla di ripensare alle modalità di rilascio del "patentino" ai guidatori di minore età. Per ottenere l’idoneità alla guida del ciclomotore (le macchinette sono equiparate), per ora, è sufficiente superare la sola prova teorica con quesiti sul codice della strada. L’esame può essere svolto al termine di un corso con obbligo di frequenza, tenuto o a scuola (gratuito per un totale di 20 ore), o in una qualsiasi scuola guida (a pagamento e consistente in 12 ore di corso). Durante le lezioni, ai ragazzi vengono impartite le nozioni del codice della strada, vengono spiegati loro i principi fondamentali della convivenza sociale e dell’educazione civica, ma non c’è la verifica che abbiamo la capacità tecnica di condurre il mezzo a due o quattro ruote. "La stupefacente proliferazione dei quadricicli leggeri è senz’altro imputabile alle maggiori possibilità di trovare parcheggio offerte dalle ridotte dimensioni del veicolo. Ma non bisogna sottovalutare il fattore dell’estrema facilità con la quale vengono rilasciate le licenze di guida". Commenta così la situazione all’agenzia ADNKRONOS, Carlo Buttarelli, comandante del Git (Gruppo Intervento Traffico) della Polizia Municipale di Roma. "Sono convinto - afferma il comandante - che sia urgente ripensare la prassi del rilascio dei patentini, quantomeno introducendo un’esame di pratica per verificare le capacità dei conducenti. Inoltre - aggiunge Buttarelli - sarebbe opportuno integrare, rendendolo più corposo, l’esame di teoria. Accettare quattro errori su dieci è come insinuare che sia sufficiente conoscere soltanto il Autostrade News (pgc) |
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