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Articoli 05/05/2006

A22 - ADEGUAMENTO DELLA CORSIA DI EMERGENZA

Anche l’Autostrada del Brennero, in linea con i trend nazionali, è soggetta all’aumento del fenomeno di mobilità nei weekend ed in generale ad un incremento del traffico sia di mezzi di tipo leggero che pesante.

L’Autostrada del Brennero assicura i collegamenti tra l’Italia e l’Europa del corridoio autostradale europeo E45 (Göteborg – Gela) e sta rispondendo al costante aumento della circolazione sul proprio asse (nel solo 2004 + 3,2 %) adottando efficaci soluzioni tecnico-gestionali, investendo in tecnologie innovative ed in professionalità.

Figura 1 – Variazioni percentuali di traffico sull’A22 dal 1990

Le caratteristiche geometriche attuali dell’infrastruttura in alcuni periodi registrano dei livelli di servizio che si abbassano e così si generano condizioni di congestione per superamento della capacità limite di smaltimento.

Attualmente l’Autostrada del Brennero è caratterizzata da due corsie di marcia per carreggiata ed attraversa a partire dal confine austriaco del Brennero (A13 - Innsbruck - Brennero) le province di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Reggio Emilia e Modena con uno sviluppo di 314 Km.

Tra le varie soluzioni prospettate per far fronte alle punte di traffico che si verificano in determinate giornate (circa 20 giorni all’anno), e per risolvere in maniera più efficace le situazioni di emergenza che si possono determinare a seguito di incidenti, la più immediata ed efficace soluzione, in linea con le esperienze già sperimentate sia in Italia che in Europa, risulta essere l’utilizzo di una terza corsia di transito temporaneo tramite l’impiego temporaneo della corsia di emergenza.

Tale terza corsia, definita dinamica, dovrà essere gestita tramite un sistema di attivazione, controllo e disattivazione con modalità capaci di gestire la domanda di mobilità in modo ottimale, sia sulla rete autostradale che nei tratti di viabilità ordinaria di collegamento con tecnologie avanzate dove la telematica, l’informatica e la comunicazione trovano un impiego congiunto ed efficace.

 

L’obiettivo primario dell’utilizzo della corsia di emergenza per la marcia veicolare è il mantenimento della fluidità del traffico anche in condizioni critiche, comportando un miglioramento delle condizioni operative del tratto interessato, un aumento della capacità veicolare ed una riduzione dei fenomeni di congestione (capacità di assorbimento attesa à 4.000 veicoli/ora).

Al fine di testare la soluzione dell’ampliamento della terza corsia si intende realizzare entro l’anno 2006 una tratta sperimentabile dalla località Costa S. Nicolò (alla progr. km 138+900) alla stazione autostradale di Rovereto Sud in carreggiata Sud (alla progr. km 166+400). L’obiettivo è quello di eseguire le prime prove entro ottobre del corrente anno.

Dopo un’accurata fase di analisi ed osservazione, questo tratto verrà poi successivamente esteso, fino a raggiungere Verona.

L’intervento una volta attuato consentirà:

di avere a disposizione una corsia di emergenza di larghezza adeguata (3,50 m) per permettere di far fronte a situazioni di emergenza (incidenti, panne, passaggio veicoli di soccorso, ecc.), e comunque atta a ridurre i fenomeni di incidentalità legati alla sosta di mezzi in avaria;

di permettere, in particolari giornate, l’aumento della capacità dell’arteria autostradale ed una riduzione dei fenomeni di congestione sulla tratta considerata;

di avere, a parità di traffico, una riduzione della densità veicolare con diminuzione dei conflitti ed abbattimento dell’incidentalità;

di avere a disposizione dei dispositivi (pannelli a messaggio variabile, telecamere, ecc.) che risultano utili anche nell’esercizio normale dell’arteria;

di realizzare delle infrastrutture che consentiranno in futuro di posare cavi a fibra ottica con finalità differente da quella specifica del progetto;

di avere continuità di alimentazione su tutta la tratta interessata eliminando così la necessità di porre in opera e di sostituire batterie per l’alimentazione dei sistemi di segnalazione delle deviazioni di corsia e carreggiata in caso di cantieri di manutenzione delle opere d’arte.

 

Al fine di definire le modalità operative e le tecniche di gestione e controllo di modifica della configurazione normale del traffico autostradale è stato realizzato un modello dinamico.

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Figura 4 – Elaborazione sistema di controllo del traffico

Tale modello ha permesso di individuare le strutture di controllo e gestione minime che si dovranno installare per permettere l’acquisizione di tutti i dati necessari per l’identificazione delle relazioni tra flusso, densità e velocità, per la corretta gestione delle operazioni di attivazione, disattivazione e gestione della terza corsia dinamica.

Sensori e telecamere permetteranno agli operatori di avere un controllo sulle condizioni dell’infrastruttura e sull’evoluzione del traffico; tali operazioni saranno supportate da software dedicati e da procedure operative che permettano in breve tempo di trasformare la corsia di emergenza in una corsia di traffico aggiuntiva, creando un percorso telematico assistito.

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Figura 5 – Previsioni dei flussi

Per garantire una gestione in tempo reale di tali situazioni con la massima sicurezza ed affidabilità, si sono resi necessari i seguenti interventi propedeutici:

l’adattamento dell’infrastruttura stradale (allargamento della corsia di emergenza dagli attuali 2.50 m a 3.50 m; allargamento delle piste di accelerazione e decelerazione delle stazioni e delle aree di servizio; modifica della segnaletica orizzontale e verticale: realizzazione di piazzole di sosta d’emergenza; spostamento delle colonnine S.O.S. all’interno delle piazzole di emergenza; esecuzione accessi dall’esterno di emergenza);

posa infrastrutture per alimentazione e trasmissione dati;

predisposizione di adeguata segnaletica dinamica (pannelli a messaggio variabile integrati con ulteriori unità di segnalazione);

posa apparati attivi (apparati di trasmissione, videocamere, sezioni rilevamento traffico, centraline meteo);

installazione di attuatori e sistemi informativi per la comunicazione agli utenti;

investimenti importanti nel settore energetico per l’alimentazione di sistemi tecnologici innovativi che permettano di ridurre le emissioni e di risparmiare energia, in particolare quelli legati all’utilizzo di idrogeno e di sistemi per l’accumulo fotovoltaico.

L’enorme e continuo aumento di traffico avviatosi nella seconda metà del secolo scorso ha portato, infatti, ad innumerevoli conseguenze che hanno spinto un gran numero di aziende impegnate nel settore dei trasporti, tra le quali anche l’Autostrada del Brennero, a dedicarsi a nuove fonti di energia, ovvero all’utilizzo di nuovi sistemi di alimentazione prodotti con energie rinnovabili. La tecnologia più promettente e che offrirà nel prossimo futuro le migliori prestazioni è quella dell’idrogeno. Ma la vera innovazione è rappresentata dalle fuel cells (celle a combustibile), dispositivi che alimentati da idrogeno a pressione producono energia elettrica. Tale sistema ha come unica emissione acqua pura e presenta un ridotto numero di parti in movimento.

Pertanto, per quanto concerne tutti gli impianti di alimentazione degli apparati tecnologici, si è progettato di realizzare un’alimentazione ibrida ad idrogeno ed a sistemi fotovoltaici.

 

5. Conclusioni

In particolari condizioni quali esodi, lavori ed incidenti l’attuale piattaforma autostradale non garantisce sufficienti livelli di servizio. Risulta necessario quindi intervenire per utilizzare la corsia di emergenza come corsia di marcia. Questo, infatti, richiede tempi più brevi, minori costi e minori disagi rispetto all’allargamento della piattaforma (tre corsie + corsia di emergenza), che comporterebbe inoltre importanti disagi per l’utenza e risulterebbe sovrabbondante rispetto al normale esercizio.

In futuro l’Autostrada del Brennero sarà in grado quindi di garantire un elevato standard di percorrenza ed ampi livelli di sicurezza per l’utenza grazie a:

nuove tecnologie per gestire le previsioni di traffico, l’ottimizzazione delle risorse e l’informazione all’utenza;

l’uso di energie alternative.

Venerdì, 05 Maggio 2006
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