La conversione
in legge del DL n. 184 del 21 settembre 2005, già approvato con
tante novità al Senato, tarda a prendere vita alla Camera. Viene
continuamente rinviata. Era “calanderizzata” - ci si passi
il brutto termine - per martedì scorso 8 novembre, al mattino,
poi l’ordine dei lavori è stato invertito. Stessa cosa mercoledì
9 novembre, poi anche il 10.
Ora è tutto rinviato alla prossima settimana. Il tempo stringe.
Le ipotesi che si affacciano a questo punto sono diverse e alcune preoccupanti:
- la prossima settimana la Camera approva con ulteriori modifiche (non
si tocchi la nuova normativa sulla guida in stato di ebbrezza!!) e poi
il provvedimento torna al Senato per l’approvazione definitiva
sul filo di lana, entro il 20 novembre;
- a causa del tempo che stringe e di alcune incertezze politiche, tutto
viene lasciato com’è e la Camera approva lo stesso provvedimento
licenziato dal Senato, che diventa legge.
- per una serie di motivi legati ad interessi confliggenti e lobbistici
il DL non viene approvato nei termini e decade. Sarà poi la finanziaria
a raccogliere qualche coccio, come l’abolizione della confisca
dei ciclomotori e motocicli per alcune delle violazioni amministrative
che oggi la prevedono e fine della trasmissione.
Ci permettiamo di evidenziare al legislatore che il primo nemico di
una legge è l’incertezza, che la sicurezza stradale è
materia molto tecnica che dovrebbe essere affrontata, per i suoi aspetti
salienti e delicati con legge delega, in modo che gli esperti tecnici
abbiano tutto il tempo di spiegare ai politici i rischi di una normativa
confusa e contraddittoria. Non si può permettere l’assalto
lobbistico alla diligenza della sicurezza stradale, in un conflitto
permanente di interessi e controinteressi di cui le prima vittime sono
le forze di polizia chiamate ad affrontare una materia tanto delicata
fra i marosi di una legislazione altamente ondivaga e incerta. E gli
stessi conducenti che non conoscendo le norme in continua evoluzione,
semplicemente le disattendono. Vittima di tutto questo è poi
anche la sicurezza stradale stessa, che, lo ricordiamo e Adriano ci
perdoni per il furto di similitudine, è veramente Rock, mentre
l’incertezza delle leggi e il potere (anche economico) che ne condiziona
il varo, è lento, veramente lento! Troppo lento. E pure confuso.
Intanto sulla strada ogni giorno muoiono 15 persone e 800 rimangono
ferite.
Il diritto a leggi chiare, severe ma non vessatorie e soprattutto
applicabili e applicate è veramente Rock!! Super Rock!
Giordano Biserni
Presidente Asaps.