(ASAPS)
ROMA – I protagonisti di questa 154esima torta sono stati ancora una volta
tanti: prima tra tutti Lei, la nostra vecchia Polizia. Poi il Presidente Carlo
Azeglio Ciampi, ormai in conclusione di mandato, e poi il gruppo di
investigatori che ha catturato il numero uno di Cosa Nostra, tutti promossi per
merito straordinario. Commozione, come al solito, quando sono stati ricordati
gli eroi, ai quali sono state conferite medaglie d’oro al valor civile, una
delle quali aggiunta alla bandiera della Polizia di Stato, “…sempre fedele alle
sue gloriose tradizioni di difesa delle istituzioni democratiche e dei
cittadini – come recita la nota ufficiale del Quirinale – quotidianamente
impegnata su tutto il territorio nazionale nella tutela dell’esercizio delle
libertà e dei diritti e nella prevenzione e repressione dei reati, vigilando
sull’osservanza delle leggi e garantendo l’ordinato svolgimento della vita
sociale e civile del Paese. Con la sua insostituibile ed efficiente opera che
ha comportato impegno, spiccata professionalità ed encomiabile spirito di
sacrificio e abnegazione, come dimostrano l’elevato numero dei caduti e dei
feriti nello svolgimento delle varie attività istituzionali, ha concorso al
rafforzamento delle istituzioni democratiche e dei più alti valori morali e
civili, suscitando, ancora una volta, la riconoscenza della Nazione”. Con una
suggestiva coreografia dei motociclisti della Polizia Stradale, che ancora una
volta si sono esibiti in un carosello mozzafiato, con la novità di un carosello
da parte dei cavalieri dei reparti a cavallo, è stato un bagno di folla,
trasmesso in diretta televisiva da Rai Uno, commentato come di consueto
dall’inviato speciale Pino Scaccia, in una piazza del Popolo dove i numerosi
stand della Polizia hanno attirato migliaia di persone: quest’anno è stata
addirittura ricreata la Scena
del Crimine, con un pool di specialisti dell’UACV (Unità di Analisi del Crimine
Violento) che hanno spiegato come lavora uno dei fiori all’occhiello della PdS.
Proprio il Presidente della Repubblica si è concesso un lungo giro tra
un’esposizione ed una dimostrazione pratica, salendo addirittura sulla nuova
Alfa Romeo 159, che sostituirà la
Fiat Marea per i servizi di Volante e che è stata vestita con
una nuova livrea. Con lui c’erano il presidente del Senato Franco Marini e
quello della Camera Fausto Bertinotti, il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu
e il capo della Polizia Gianni De Gennaro. Terminata la visita ufficiale, il
capo dello stato si è avvicinato all’auto di rappresentanza per rientrare al
Quirinale, ma è stato richiamato dall’entusiasmo della gente, che gli ha
chiesto a gran voce di restare a rappresentare l’Italia per un altro
settennato. Ciampi ha deciso di rompere gli schemi del cerimoniale e si è
avvicinato alle centinaia di persone in attesa sotto il sole per ringraziarle
facendo ampi cenni con le mani. Momenti di grande calore, con le foto scattate
con i bambini e poi il ritorno verso il Colle. Pochi
minuti prima, aveva conferito le medaglie: una di queste, alla memoria, al
Sovrintendente in pensione Rocco Giovanni Vallelonga, che il 2 dicembre 2004
era incappato in un gravissimo incidente stradale tra Arezzo e Valdarno, in A1.
Mentre cercava di prestare soccorso ai feriti, il coraggioso ex poliziotto
venne travolto ed ucciso da un veicolo che stava sopraggiungendo. Ancora un
intervento di soccorso è valso il massimo riconoscimento del Capo dello Stato
all’Assistente Enzo Marino, che il 5 aprile 2003, a Latina, estrasse
dall’abitacolo di un’auto in fiamme un’anziana signora, rimasta intrappolata all’interno,
salvandola e riuscendo a domare l’incendio con gli estintori forniti da alcuni
automobilisti di passaggio: chi era presente, quel giorno, segnalò
l’incredibile prova di coraggio, che gli è valsa la medaglia d’oro. Sono stati
decorati, infine, due valorosi operatori delle volanti, uno dei quali caduto:
si tratta del vice Sovrintendente Salvatore Mazzotta e dell’Assistente Antonio
Di nielli, rimasto ucciso durante l’inseguimento di un’auto rubata. Durante
l’operazione, nel corso della quale vennero esplosi anche alcuni colpi di arma
da fuoco, la Fiat Marea
rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale, nel corso del quale l’agente
scelto Antonio Dinielli morì sul colpo, mentre l’assistente capo Salvatore
Mazzotta riportò ferite gravissime. I due vennero immediatamente promossi al
merito di servizio, e finalmente ieri è giunto loro il ringraziamento della
nazione, per bocca del suo più alto rappresentante.
La squadra di investigatori che ha chiuso per sempre la
latitanza quarantennale del numero uno di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, è
stata tutta promossa per merito straordinario: i cinque uomini del Servizio
Centrale Operativo sono stati premiati in piazza del Popolo, in rappresentanza
del resto del gruppo, che ha ricevuto analoga onorificenza in questura a Palermo. “Tutti – si legge
nella motivazione – giungevano all’individuazione del rifugio del latitante al termine di una lunga e
laboriosa attività investigativa. Nella circostanza, evidenziavano
determinazione operativa ed altissima professionalità, partecipando
personalmente all’irruzione e alla cattura del latitante, incuranti
dell’elevatissimo rischio a cui si esponevano”. E
certo, il colpaccio ha contribuito a rendere più preziosa, ci venga passato il
termine, la 154esima candelina della Polizia.
“Sono
certo di rendermi interprete – ha detto Ciampi nel discorso ufficiale – dei
sentimenti di vicinanza e riconoscenza di tutti i cittadini per la preziosa
presenza sul territorio nazionale degli uomini e donne della Polizia di Stato
impegnati a tutelare la sicurezza e l’ordinata convivenza civile. Lo spirito di
abnegazione degli operatori della polizia – ha aggiunto il Presidente – si
spinge fino al sacrificio estremo: anche nel corso dell’ultimo anno ricordiamo
con viva commozione gli esempi luminosi di uomini che hanno dato,
coscientemente, la loro vita. Ai loro familiari rinnovo la mia più viva
solidarietà, certo di interpretare i sentimenti dell’intera comunità
nazionale”. Un anno vissuto con l’impregno gravoso di contrastare la criminalità,
il terrorismo, ma anche di pensare alla sicurezza stradale, con moltissime
operazioni di soccorso. Non è stato dimenticato l’impegno olimpico, nel corso
del quale la Polizia
ha dato a tutto il mondo un grande esempio di efficienza e di organizzazione della
sicurezza: coordinandosi con le altre forze di polizia dello Stato, tutto è
filato liscio ed un riconoscimento non poteva mancare. “Anche in occasione di
grandi eventi – ha aggiunto Carlo Azeglio Ciampi – come le recenti olimpiadi
invernali, le forze dell’ordine hanno ricevuto il generale plauso dell’opinione
pubblica di tutto il mondo, contribuendo ad accrescere il prestigio
internazionale dell’Italia. Animato da questi sentimenti, rinnovo, a nome del
popolo italiano, a tutti gli appartenenti alla polizia di stato e ai familiari
con cui condividono ansie e preoccupazioni, ma anche sentimenti di orgoglio e
di appartenenza, le più vive espressioni
di apprezzamento e augurio”. Insomma, da tutti un bel grazie. Gradito al Capo,
gradito ai vertici della Polizia di Stato, ma gradito anche da noi, dell’Asaps,
che nella Polizia facciamo, o comunque abbiamo fatto, la nostra parte. (ASAPS)
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