Il prossimo 9 maggio scadrà il termine per il recepimento negli ordinamenti nazionali della direttiva del 2003 sull’uso delle cinture di sicurezza. Se fino ad ora l’uso di questi dispositivi era obbligatorio soltanto sugli autoveicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate che ne fossero dotati, la nuova norma estende l’obbligo a tutte le categorie di autoveicoli. La direttiva impone inoltre l’utilizzo di sistemi di ritenuta specialmente adattati alle caratteristiche dei bambini."Sono convinto che questa misura salverà migliaia di vite - ha dichiarato il commissario ai trasporti Jacques Barrot - e che contribuirà a raggiungere l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2010, rispetto ai 50.000 morti del 2001". Secondo uno studio recente della Commissione, nonostante i risultati positivi raggiunti soprattutto da alcuni Stati membri, nel 2005 le vittime della strada sono state 41.000 . Il mancato utilizzo della cintura è la seconda causa di morte, preceduto dall’inosservanza dei limiti di velocità e seguito dalla guida in stato di ebbrezza. Un uso più rigoroso delle cinture di sicurezza permetterebbe di salvare, secondo una stima di Bruxelles, fino a 5.500 vite l’anno.La legislazione europea attualmente in vigore impone l’uso obbligatorio delle cinture solo sugli autoveicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate e lo rende facoltativo per i sedili posteriori degli autoveicoli con più di nove posti e di quelli commerciali. Per quanto riguarda i bambini, le norme finora vigenti non specificano il tipo di dispositivo più adatto alla loro sicurezza.La direttiva del 2003 rende invece obbligatorio l’uso delle cinture su tutte le categorie di autoveicoli e su tutti i sedili che ne siano equipaggiati. Essa migliora inoltre la sicurezza dei minori, stabilendo, ad esempio, l’obbligo di utilizzare per i bambini di altezza inferiore ai 135 cm dispositivi omologati e adatti al loro peso.Dodici Stati membri, tra cui l’Italia, hanno già informato Bruxelles dei provvedimenti adottati per dare attuazione alla direttiva. Ciascun paese, previo accordo della Commissione, può introdurre esenzioni all’obbligo di portare le cinture, ad esempio per alcune attività professionali, per i servizi di ordine pubblico, di sicurezza o di emergenza. Sei Stati membri hanno già chiesto alla Commissione di essere autorizzati ad introdurre esenzioni. |
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