Il 30 aprile 2006 è scaduto il termine entro il quale gli
Stati membri dovevano mettere in vigore le disposizioni di attuazione necessarie per conformarsi alla direttiva
2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare
e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Il concetto su cui si basa la
direttiva è che i cittadini dell’Unione dovrebbero essere in grado di circolare da uno Stato
membro all’altro in condizioni analoghe ai cittadini di uno Stato membro, che si
trasferiscono e cambiano residenza all’interno del loro paese. La direttiva estende inoltre il
diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini dell’Unione ai partner che abbiano
contratto un’unione registrata, a determinate condizioni; riconosce ai familiari un
diritto di soggiorno autonomo, in caso di decesso del cittadino dell’Unione, o di scioglimento del
matrimonio o dell’unione registrata; introduce un diritto di soggiorno permanente e
incondizionato dopo cinque anni di soggiorno nello Stato membro ospitante, che garantirà ai
cittadini dell’Unione la parità di trattamento con i cittadini nazionali. |
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