Mercoledì 03 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Rassegna stampa 09/05/2006

Rassegna stampa dell’8 maggio 2006

Da “helpconsumatori del  8 maggio 2006

 TRASPORTI.

Asaps, Italia tra i paesi Ue più a rischio per i ciclisti

LS

 L’Italia rimane uno dei paesi a maggior rischio in Europa per i ciclisti. A denunciarlo è l’Asaps, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale, commentando gli ultimi dati disponibili dell’Istat sugli incidenti in cui rimangono coinvolte le biciclette: nel 2004, pur con un calo dell’8,8% le vittime fra i ciclisti sono state ancora 300, con una diminuzione di 29 rispetto alle 329 del 2003.

Delle 300 vittime 249 sono maschi (83%) e 51 femmine (17%). Di questi 293 erano conducenti, 3 i trasportati e 4 i pedoni investiti. I feriti nel 2004 sono stati 11.766 con un aumento del 4,6% rispetto all’anno prima quando furono 11.249. Fra i ciclisti si contano, inoltre, nel 2004, 12 vittime fra i bambini dai 0 ai 14 anni, tutti maschi. Sono state invece ben 143, sempre secondo i dati dell’Istat, le vittime fra i ciclisti over 65, pari al 47%. Fra gli anziani 118 erano maschi 83% e 25 le femmine 17%.

Con le sue 329 vittime fra i ciclisti, il nostro paese è preceduto solo dalla Polonia con 647 e dalla Germania con 616 (dati 2003). Seguono la Francia con 201, l’Olanda con 188. Seguono poi la Repubblica Ceca con 159, la Gran Bretagna con 116 la Spagna con 78 il Portogallo con 63, l’Austria con 56, la Svizzera con 48. Alcuni paesi, come la Grecia, il Belgio, la Repubblica Slovacca, l’Ungheria e il Lussemburgo, secondo i dati riportati dall’Istat, nel 2003 non avrebbero contato vittime fra i ciclisti.

"Probabilmente sugli incidenti dei velocipedi in Italia - conclude l’Asaps- incide anche un maggior traffico sempre meno attento verso questa categoria di utenti, e gli stessi ciclisti spesso inosservanti delle più elementari regole della strada e una ancora insufficiente estensione di piste ciclabili".


 

 Da “Il Giornale di Vicenza del  8 maggio 2006

 La scoperta fatta ieri mattina da alcuni vicini in via Calibri a S. Giuseppe
Vicecomandante della Polstrada stroncato da un infarto in giardino
Santino Meucci aveva prestato servizio in città per una trentina d’anni


Di Lucio Zonta

Alcuni vicini di casa l’hanno visto, ieri mattina verso le 9, steso a terra, nell’orto della sua abitazione di via Calibri 34 a San Giuseppe di Cassola e hanno dato l’allarme: purtroppo però per Santino Meucci, 71 anni, poliziotto in pensione, molto conosciuto nel Bassanese, non c’era più nulla da fare. Inutile l’intervento del personale del pronto soccorso.
La salma è stata trasportata, dagli addetti dell’impresa funebre Bonin, nella cella mortuaria del cimitero di San Zeno in attesa, per i funerali, del nulla osta dell’autorità giudiziaria che dovrebbe arrivare già nella giornata di oggi. Santino Meucci infatti è deceduto per cause naturali, forse un infarto. Per questo non dovrebbe essere eseguita nemmeno l’autopsia. La data della cerimonia funebre verrà fissata nelle prossime ore.
Nato nel 1935 in un centro in provincia di Arezzo, la vittima aveva lavorato nella sede della polizia stradale della città del Grappa per quasi una trentina d’anni fino al 1994. Era rientrato per per qualche mese ad Arezzo per tornare ancora all’opera alla Stradale di Bassano fino al 95, ricoprendo il ruolo di vicecomandante. Poi la pensione, conseguita con i gradi di sovrintendente capo.
Santino Meucci aveva dedicato moltissimo tempo al lavoro che aveva svolto con grande dedizione. Era gioviale, allegro, amava stare con i giovani. Anche in pensione non aveva perso la dinamicità che l’aveva sempre contraddistinto e negli ultimi tempi si dedicava anche ai viaggi.
L’ex poliziotto lascia la moglie e una figlia.


 

  Da “La Provincia di Sondrio” del  8 maggio 2006

 Sembra confermata anche la tendenza alla diminuzione degli incidenti mortali: 10 quelli registrati nel 2005, uno finora nel 2006

Carte di credito clonate, un vero boom In base ai dati forniti dalla polizia postale, nel 2005 sono stati segnalati 300 casi, 50 all’inizio di quest’anno

 

In occasione della festa per il 154° anniversario della fondazione della polizia, sono stati resi noti i dati relativi all’attività del 2005 e del primo quadrimestre 2006. Oltre a quelli, importantissimi, della divisione anticrimine, hanno un peso non da poco anche quelli degli altri uffici della questura. Attività di controllo e contrasto - Nel 2005 sono state identificate 6.780 persone, nel primo quadrimestre 2006 2.784. Automezzi controllati: 3.732 e 1.061. Pattuglie impiegate: 3.120 e 1.153. Gli automezzi rinvenuti sono stati 2 e 1. Quelli sequestrati 6 e 0. Polizia amministrativa - Passaporti rilasciati/rinnovati: 6.081 e 1.879. Attestati di identità per minori: 5.800 e 1.450. Le licenze di porto di fucile rilasciate o rinnovate sono state rispettivamente 652 e 185. Le proposte per decreto di divieto di detenzione di armi (accolte) 14 e 0. Nel 2005 sono stati effettuati 133 controlli a esercizi pubblici e attività commerciali, nel primo quadrimestre del 2006 18. Le contravvenzioni elevate rispettivamente 37 e 6, per una somma complessiva di 21.000 e 6.162 euro. Ufficio immigrazione - Permessi di soggiorno rilasciati o rinnovati: 2.536 e 647. Cittadini stranieri espulsi: 77 e 34. Cittadini stranieri accompagnati alla frontiera o ai centri di permanenza temporanea: 12 e 6. Polizia stradale - Attività infortunistica - Se nel 2005 gli incidenti mortali sono stati 10, nel primo quadrimestre del 2006 ne è stato rilevato soltanto 1. Le persone decedute sono state, rispettivamente, 13 e 1. Gli incidenti con feriti sono stati 205 e 54 (361 e 99 i feriti). Attività contravvenzionale - Nel 2005 sono state elevate 323 contravvenzioni per velocità pericolosa, nel primo quadrimestre del 2006 63. Gli eccessi di velocità contestati sono stati 1.670 e 388. Se nel 2005 a 23 persone è stato contestato il mancato uso del casco, nel primo quadrimestre di quest’anno si registra un solo caso. Mancato uso delle cinture di sicurezza: 353 e 62. Guida in stato di ebbrezza: 231 e 74. Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: 5 e 6. Attività di soccorso e di polizia giudiziaria - I veicoli sequestrati sono stati 53 e 15. Le patenti di guida ritirate sono state 333 e 105. In totale, i punti della patente decurtati sono stati 11.581 nel 2005 e 3.164 nel 2006. Soccorsi effettuati: 686 e 330. Persone arrestate: 1 e 0. Denunciate: 277 e 61. Tra i reati contestati, quelli più frequenti sono stati la ricettazione (14 e 3) e le lesioni personali a seguito di incidente (20 e 4). Polizia di frontiera - Delitti denunciati: 10 (2005) e 4 (primo quadrimestre 2006). Delitti scoperti: 1 e 3. Persone arrestate: 0 e 1. Indagate in stato di libertà: 2 e 3. Contravvenzionate per espatrio clandestino: 41 e 26. Contravvenzioni in genere: 349 e 58. Stranieri respinti: 48 e 13. Impedimento espatrio: 8.033 e 1.646. Perquisizioni, ispezioni e controlli doganali: 528 e 24. Polizia postale - Denuncequerele per frodi informatiche in internet: 130 e 20. Denunce per altri reati: 5 e 1. Denunce per clonazione di carte di credito: 300 e 50. Autori scoperti: 2 e 0. Sequestri amministrativi: 60 e 0. Esercizi pubblici controllati: 16 e 4. Persone controllate: 120 e 30. Indagini delegate: 4 e 0. Persone denunciate: 33 e 3. Polizia ferroviaria - Servizi di vigilanza alla stazione: 474 e 166. Scorte ai treni: 166 e 65. Treni scortati: 394 e 153. Contravvenzioni al regolamento di polizia ferroviaria: 282 e 96. Altre contravvenzioni: 9 e 1. Persone denunciate: 0 e 2.


 

 Da “AGI  del  8 maggio 2006

 INCIDENTI: 38 MORTI NEL WEEKEND, UNO SU 3 ERA UNDER3O

 Roma - Trentacinque sinistri mortali e 38 vittime. Questo il bilancio degli incidenti automobilistici dell’ultimo weekend, divulgato dalla direzione centrale per la Polizia stradale: bilancio che, per quanto pesante, appare meno grave rispetto ai fine settimana corrispondenti dell’anno passato (6-8 maggio, 42 sinistri mortali e 47 vittime), del 2004 (7-9 maggio, 39 sinistri mortali e 42 vittime) e del 2003, prima dell’introduzione della patente a punti (9-11 maggio, 50 sinistri mortali e 53 vittime). Tra venerdi’ scorso e ieri, il 40% dei sinistri mortali ha coinvolto veicoli a due ruote, il 28,5% si e’ verificato per perdita del controllo del veicolo da parte del conducente, il 17,1% e’ avvenuto in centro abitato. I sinistri mortali verificatisi tra le 22 e le 6 sono stati 12 con 13 vittime (il 34,2% del totale): 14 dei 38 deceduti (il 36,8%) avevano un’eta’ non superiore a 30 anni. Considerato nel suo insieme, il fenomeno infortunistico ha fatto registrare una netta flessione del numero complessivo dei sinistri: sono stati 1.158 tra venerdi’ scorso e ieri, contro i 1.482 del 6-8 maggio 2005, i 1.385 del 7-9 maggio 2004 e i 1.625 del 9-11 maggio 2003. In calo tendenziale anche i feriti: sono stati 871 tra venerdi’ scorso e ieri, contro i 1.116 del 6-8 maggio 2005, i 1.080 del 7-9 maggio 2004 e i 1.284 del 9-11 maggio 2003. Sempre nell’ultimo fine settimana Polizia stradale e Carabinieri hanno impiegato nei servizi di prevenzione e vigilanza stradale 33.521 pattuglie, che hanno provveduto alla contestazione di 22.929 violazioni al Codice della strada, con 28.043 punti decurtati, 819 patenti di guida e 963 carte di circolazione ritirate.


 Da “Sesto Potere”  del  8 maggio 2006

 UN VILLAGGIO PER IMPARARE LE REGOLE DELLA STRADA

 Modena -Nel 2005 sono stati 1491gli incidenti avvenuti nel solo territorio del comune di Modena, e hanno avuto come conseguenza 23 decessi e quasi 2000 feriti. “La responsabilizzazione è il primo mezzo per prevenire gli incidenti stradali – afferma l’assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Modena, Simona Arletti – Fin dal 2002 l’Amministrazione ha predisposto ed attuato uno specifico Programma di azioni del proprio Piano per la Salute, che promuove e realizza una serie d’iniziative di educazione stradale, tra cui quelle rivolte ai ragazzi hanno particolare rilievo. I ragazzi saranno i guidatori di domani, cerchiamo quindi di stimolare in essi sia una maggiore percezione del rischio che una consapevolezza del proprio dovere di un utilizzo della strada attento e rispettoso delle regole per salvaguardare la salute propria e altrui. Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno aderire anche alla proposta che ci è stata avanzata dalla DaimlerChrysler Italia attraverso il Progetto MobileKids” conclude l’assessore. Nel Villaggio dell’educazione stradale allestito presso il Parco Amendola da lunedì 8 a mercoledì 10 maggio i bambini imparano a confrontarsi con le regole della strada giocando. MobileKids, che è rivolto in particolare a ragazzi tra gli 8 e i 12 anni d’età, inizia da Modena un viaggio che lo condurrà a far tappa in altre tre città d’Italia. Durante la mattina le attività del Villaggio sono riservate alle scolaresche, mentre nelle ore pomeridiane l’ingresso è consentito ai bambini accompagnati da adulti. Le scolaresche che arrivano al Villaggio vengono accolte da animatori, suddivisi in squadre e accompagnate ad affrontare i diversi giochi nelle sei aree allestite con attività ludico/didattiche. L’ingresso al Villaggio è per tutti gratuito.


 Da “Varese News”   del  8 maggio 2006

 Appello dell’Associazione familiari vittime della strada al Prefetto per un corretto posizionamento dei cartelli pubblicitari sulle strade: il cattivo esempio di viale Belforte a Varese
Quando la pubblicità può uccidere

 

Lonate Ceppino

La pubblicità lungo le strade, se mal posizionata, può rappresentare un grave pericolo per gli automobilisti. Ne sono convinti i rappresentanti dell’Associazione familiari vittime della strada "Per una strada che non c’è", che ha sede a Lonate Ceppino, che nei giorni scorsi hanno preso carta, penna e Codice della strada e hanno inviato una lettera al Prefetto di Varese, al Comandante della Polizia locale del capoluogo e al presidente della Provincia di Varese per sollevare il problema, partendo dal cattivo esempio di viale Belforte, proprio a Varese.

"Avendo avuto diverse segnalazioni, da parte di cittadini, riguardanti i cartelli pubblicitari installati sul viale Belforte di Varese, che sono messi  trasversalmente all’asse stradale - scrive il presidente dell’associazione Ernesto Restelli - ne denunciamo la  posizione ravvicinata: per alcuni la distanza non supera i 5 metri. Sottolineiamo che   molti cartelli, in modo da avere una facile individuazione da parte dei conducenti, sono posti in curva e per alcuni momenti sono visti perpendicolarmente alla direzione di marcia. Evidenziamo che, tanto più la loro visibilità è accentuata, tanto più ne subisce l’autista in termini di attenzione del controllo della guida".

Secondo il Codice della strada, spiega Restelli, i cartelli dovrebbero essere messi in modo tale da non provocare distrazione, disturbo o confusione agli automobilisti, ma soprattutto andrebbero posizionati ad una distanza di almeno 25 metri uno dall’altro: "L’articolo 23 del Codice della Strada che interessa la pubblicità sulle strade e sui veicoli dice che lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione".

Al comma 6, però, lo stesso articolo prevede per i Comuni la facoltà di derogare alle norme relative alle distanze minime per   il posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi pubblicitari, ma sempre nel rispetto delle esigenze di sicurezza della circolazione stradale. "Inoltre - precisa Restelli - non dimentichiamoci che l’articolo 41 della Costituzione Italiana precisa che  l’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".

"Rilevato - conclude l’appello al Prefetto di Varese - che la pubblicità in oggetto possa esercitare una negativa influenza sugli utenti a cui è rivolta chiediamo che vengano fatti, in tempi brevi, gli interventi  previsti dal Codice della Strada".



© asaps.it
Martedì, 09 Maggio 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK